NOME ITALIANO - Una linea filante, generosa in lunghezza con i suoi 469 cm e aggressiva con i suoi 131 cm di altezza: la Opel Monza per il Salone di Francoforte è una coupé che anticipa il futuro design delle auto prodotte dalla casa tedesca, ma che attinge al passato il nome di battesimo. La Opel Monza, infatti, è stata prodotta dal 1977 al 1987: una coupé imponente derivata dall'ammiraglia Senator, che arrivava a montare un 3 litri da 180 CV nella versione più prestigiosa.
ALI DI GABBIANO - L'elemento distintivo della concept Opel Monza è la coda, che presenta un andamento molto personale e promette una capacità per i bagagli di tutto rispetto: 500 litri. L'apertura delle porte è ad ali di gabbiano, sicuramente d'effetto ma difficilmente proponibile per un'eventuale auto di serie che ne possa derivare. I fari presentano, davanti e dietro, elementi a Led: il taglio è decisamente aggressivo. I sistemi di informazione e la strumentazione si configurano singolarmente con controllo vocale e comandi al volante, per accedere alle informazioni in tutta sicurezza.
IBRIDA - La concept Opel Monza è un'auto ibrida: la propulsione è quella della Opel Ampera, quindi elettrica; un motore a scoppio viene utilizzato come range extender. In questa veste viene adottato il 1.000 cm3 turbocompresso, tre cilindri e iniezione diretta, appartenente alla famiglia SIDI: alimentato a benzina, sviluppa 115 CV, ma sulla Monza va a metano, per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale.
VISTA DAL VIVO - Allo standa della casa tedesca nel Salone di Francoforte il posto d'onore nello stand per la Monza. Vista da vicino, è molto bassa, assai larga e sembra più lunga dei sui 470 cm. Il frontale così aggressivo ed elaborato (per via della grandi prese d'aria ai lati del paraurti) si contrappone alle linee fluide e semplici del resto della vettura. Scenografica l'apertura delle porte e di parte delle fiancate verso l'alto, che dà un facile accesso allo spazioso abitacolo per quattro persone. Nell'interno spiccano la plancia molto modellata con la strumentazione costituita da futuribili proiettori a led 3D assai e l'uso di materiali “freddi” come l'alluminio, abbinati a quelli “caldi” come il legno. Per dare a quest'ultimo forme particolari, si è utilizzato il taglio al laser e la tecnica di sovrapporre fogli di legno spessi meno di un millimetro.