NEWS

Opel: prime indiscrezioni sul piano di rilancio

07 novembre 2017

La stampa tedesca ha svelato alcuni elementi del piano industriale: meno modelli in listino, tutti su base PSA, e forte impegno nell’auto elettrica.

Opel: prime indiscrezioni sul piano di rilancio

UN NUOVO FUTURO - Come se avesse il proprio destino delineato nel suo marchio, la Opel diventerà la punta di diamante del gruppo PSA (Peugeot, Citroën, DS) nel settore della mobilità elettrica. Il simbolo della casa tedesca è infatti la saetta del fulmine, e il nuovo management insediato dal gruppo PSA dopo l’acquisizione della casa dalla GM prevede per la Opel un ruolo di primo piano proprio nell’auto a emissioni zero. Lo stabilimento storico dell’Opel a Rüsselsheim (vicino a Francoforte) sarà infatti la sede dello sviluppo della tecnologia “elettrica” non solo per il marchio tedesco ma per tutto il gruppo PSA. Risvolto della medaglia di questo ruolo di rilievo è la contemporanea riduzione della gamma di modelli prodotti con il marchio Opel, e soprattutto la decisione che per quanto concerne motori e trasmissioni essi saranno sviluppati su basi PSA.

INDISCREZIONI ACCREDITATE - Queste due grandi direttrici operative non sono ancora frutto di dichiarazioni ufficiali, ma dovrebbero esserlo tra meno di due giorni. Giove di 9 novembre infatti è fissata la conferenza in cui saranno presentati i programmi di massima elaborati dalla nuova dirigenza Opel insediata dopo l’acquisizione della casa da parte del gruppo PSA, e il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine oggi ha pubblicato un articolo in cui riferisce autorevoli indiscrezioni che delineano il piano Opel appunto con forti tagli alla gamma e assegnazione di un ruolo guida nel settore dell’auto elettrica. Altri elementi strategici rivelati dalla fonte del Frankfurter Allgemeine sono l’obiettivo del pareggio di bilancio per il 2019 e alla realizzazione di un margine operativo del 2% per il 2020. 

PRASSI COLLAUDATA E FORTUNATA - Il piano triennale è stato messo a punto in 100 giorni, dopo l’acquisizione formale della Opel da parte di PSA avvenuta il 1° agosto. In quell’occasione il Ceo del gruppo Carlos Tavares preannunciò appunto che il piano di rilancio per il marchio della saetta sarebbe stato presentato entro 100 giorni. Esattamente la stessa tempistica con cui Tavares stesso nel 2014 elaborò il suo programma di risanamento e rilancio per l’intero gruppo. Il risultato di successo conseguito in quest’ultimo caso ha suggerito evidentemente di ricalcare le stesse modalità anche nel caso dei progetti Opel, e il nuovo Ceo della casa Michael Lohscheller ha appunto rispettato i tempi arrivando alla delibera del programma proprio 100 giorni dopo l’impegno preso da Tavares.

MENO COSTI E BASTA KM 0 - Elementi programmatici riportati dal Frankfurter Allgemeine sono anche l’impegno a un forte taglio dei costi di produzione, attraverso le sinergie di gruppo, e la determinazione a porre fine (o quanto meno a ridurre drasticamente) la pratica delle immatricolazioni da parte della rete di vendita per poter poi praticare prezzi più bassi rispetto a quelli del listino (con le cosiddette auto a “km 0”). Per saperne di più, basta attendere giovedì.



Aggiungi un commento
Ritratto di hulk74
7 novembre 2017 - 20:00
Oh, che dire, complimenti a tavares, ha portato un gruppo sull'orlo della bancarotta a diventare una azienda solida, in crescita e hanno pure acquisito Opel, esticazzi
Ritratto di Fr4ncesco
7 novembre 2017 - 20:18
2
Non per scatenare fanboy e troll (siamo su un sito di auto, non bisogna avere paura di citare Fiat e VW, che ca**o) Tavares mi ricorda Marchionne che assunse la direzione Fiat sull'orlo del fallimento portandola in utili acquisendo e salvando anche Chrysler e facendone un gruppo solido.
Ritratto di hulk74
7 novembre 2017 - 20:25
Beh, situazione ben diversa, ma Marchionne ha portato a casa 43.000.000 di bonus quest'anno, quindi non credo abbia fatto male!!!
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
7 novembre 2017 - 21:49
penso che anche tavares si porti via delle belle cifre.
Ritratto di bridge
7 novembre 2017 - 22:15
1
Diciamo che la situazione Tavares/Marchionne è un po' differente. La strada di Marchionne è stata decisamente più in salita. I periodi sono ben differenti. Marchionne ha acquistato Chrysler in un periodo nero per il mercato dell'auto (in quel periodo le 3 case di Detroit erano messe male). Tavares è entrato nel 2014 e il gruppo PSA aveva come azionista al 14% la Dongfeng e, prima di lui, negli anni della crisi del mercato dell'auto il gruppo francese aveva ricevuto degli aiuti statali (come la Renault). Opel era una particella di GM invece il gruppo Chrysler era un importante produttore americano rimasto orfano della Daimler. E poi vuoi mettere la Jeep con Opel? La Jeep è sempre stato un marchio famoso in tutto il mondo. Invece su alcune strategie aziendali hanno delle analogie. Per esempio la produzione di auto piccole all'estero. Aspettando la Citroën C5 Aircross (che verrà assemblata per il mercato europeo a Rennes) l'unica Citroën (mi riferisco alle auto e non a veicoli commerciali) che esce da una fabbrica francese è la E-Mehari. La prossima 208 uscirà dallo stabilimento di Vigo in Spagna (al suo posto a Poissy ci sarà la DS3 Crossback). Stesso discorso con la prossima Opel Corsa che verrà assemblata solo in Spagna. Come Marchionne sposterà di nuovo la Panda in Polonia per far posto ad un nuovo modello Alfa Romeo e come verrà spostata (almeno secondo alcuni rumors ma niente di ufficiale) l'erede della Punto in Serbia.
Ritratto di Fr4ncesco
7 novembre 2017 - 23:17
2
Si andando nel dettaglio sono diversi, la situazione Fiat era anche più complicata inclusa la scalata su Chrysler e Jeep è una gallina dalle uova d'oro.
Ritratto di Eccomi
7 novembre 2017 - 21:24
Con l’aiuto pesante dello Stato e dei soci cinesi.
Ritratto di Fr4ncesco
7 novembre 2017 - 20:20
2
Non concordo sul km0, grazie a questa pratica si portano a casa auto a prezzi convenientissimi che altrimenti non si valuterebbero nemmeno, perchè allo stesso prezzo prendi versioni base senza optional e passi a categorie inferiori o a usati. Soprattutto per Opel che dovrebbe essere un marchio popolare.
Ritratto di Dirk
7 novembre 2017 - 20:40
Senza voler scatenare i soliti 'tifosi', però [cit.]: "... forte impegno nell'auto elettrica." Chissà se il Sig. Marchionne sta facendo le scelte giuste?? Vedremo.
Ritratto di AMG
8 novembre 2017 - 09:41
Soprattutto per Opel, marchio popolare. Appunto
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
7 novembre 2017 - 20:47
ma la PSA non aveva annunciato faville con il motore ad aria compressa?
Ritratto di AMG
8 novembre 2017 - 09:42
Ma quale Premium.... Ti prego
Ritratto di hulk74
8 novembre 2017 - 12:15
Hanno DS come premium
Ritratto di AMG
8 novembre 2017 - 18:14
Il mio scetticismo, è riguardo alla possibilità che Opel sia premium. E poi, premium di cosa? Se sarà semplicemente una Peugeot ricarrozzata... Al massimo, ma proprio al massimo si potrà vedere come quality brand al pari di Volkswagen e Mazda forse... Ma premium direi che è un termine totalmente inopportuno, così come avrebbero tanto voluto in GM
Ritratto di Ercole1994
7 novembre 2017 - 21:10
Piccolo appunto, per quanto banale: ma le sigle dei nuovi motori Opel, diventeranno col tempo "HDi, PureTech e THP", oppure avranno nuove sigle fatte in casa?
Ritratto di Fr4ncesco
7 novembre 2017 - 21:22
2
Secondo me prenderanno le denominazioni PSA anche perchè quelle Opel sono utilizzate per i marchi GM.
Ritratto di Eccomi
7 novembre 2017 - 21:18
Bene, ora non rimane che capire a quanti tagli del personale corrisponde il taglio dei modelli e riduzione dei costi. Il taglio delle km zero avrà impatto sulle vendite. Si prevedono acque agitate in Opel.
Ritratto di Ale94
7 novembre 2017 - 22:54
Non ho mai amato particolarmente la Opel, secondo me a fine anno ‘90 era piú diffusa, Agila, Astra seconda serie, Corsa e le Vectra anni ‘90 molto diffuse, ora invece praticamente se ne vedono poche l Adam non ha venduto nulla, la Karl viene rovinata dalla vendite della Panda, la Corsa cosí cosí, la nuova Astra ne avró viste 2 o 3 massimo ed è uscita da almeno 1 anno ormai l unica che vedo che non è nemmeno bella è la Mokka e Mokka X e basta l unica riuscita negli ultimi anni è l Insignia ma già la nuova non mi piace come la Crossland X inguardabile! Comunque ridurre i modelli e non immatricolare praticamente quasi piú Km0 non ha senso tagli personale e perdi vendite, le km0 alla fine aiutano le vendite e fanno diffondere molto di piú un modello e ricordiamoci che piú la gente la vede per strada è piú la vuole! Poi vogliamo parlare dell elettrico? Ok che differenzi il marchio ma l elettrico quando si diffonderá? Tra anni e i costi di progetto i primi anni non genereranno utile e costano un bordello.... strategia che non vedo cosí vincente.
Ritratto di Fr4ncesco
7 novembre 2017 - 23:15
2
Concordo, tra le righe non mi sembra molto positivo questo rilancio, tra tagli, investimenti che nell'immediato non danno frutti e i km0.
Ritratto di Ale94
7 novembre 2017 - 23:23
Giusto evitare sovrapposizioni tra marchi, non deve accadere come in Vag, peró qui c è bisogno di rilancio, quindi auto che si differenziano da altri marchi del gruppo PSA con la loro identità e caratteristiche che generano utile da rinvestire pochi modelli magari ma che vendano bene. Solo i nuovi suv possono aiutare la Opel Crossaland X e Grandland X con Mokka X.
Ritratto di Ale94
7 novembre 2017 - 23:26
Opel doveva diventare il marchio premium visto che Citroën e Peugeot sono già sullo stesso livello e DS ha vendite marginali...
Ritratto di Fr4ncesco
7 novembre 2017 - 23:41
2
Il problema è che i marchi PSA sono legati troppo al mercato europeo, a parte un po' in Cina e Sudamerica e poi l'Europa è ostica per percezione, già GM provò a farne una semi-premium sulla falsariga di Buick in America senza risultati. Stanno comunque ben distanziando i prodotti secondo me, cioè la singola "base"/modello Citroen, Peugeot, DS e Opel sono del tutto differenti l'una dall'altra se non ad un occhio esperto (se il cliente tipo VW acquisterebbe anche una Skoda, il cliente tipo Opel non acquisterebbe una Citroen), un po' come Renault-Nissan, ma non so quanti numeri possano fare. Personalmente fossi stata PSA non avrei acquistato Opel.
Ritratto di Ale94
7 novembre 2017 - 23:47
Sisi di sicuro hanno tutte la loro identità anche se sono sullo stesso livello i marchi del gruppo PSA forse non ha senso farla diventare premium ma basta che hanno la loro identità. Comunque alla fine si possono fare concorrenza tra di loro basta dire prendo una C3 o una 208? Molto diverse ma stesso segmento e prezzo simile. Oppure fuori dal gruppo ma da te citato prima prendo la Kadjar o la Qashai?
Ritratto di Fr4ncesco
8 novembre 2017 - 00:09
2
Tra C3 e 208 sicuramente si fanno più concorrenza (e il problema di sovrapposizione già ce l'avevano) che tra Grandland e C5 Aircross dove la prima è più classica e austera la seconda più originale, però è vero che dipende anche dai segmenti, tipo le future segmento D non si possono diversificare molto come concetto vista la fascia di prezzo che vuole auto elegante e sopra le righe. Comunque come fatto da notare da qualcuno su questo sito Citroen sta diventando la Fiat del gruppo, con una gamma divisa tra modelli simpatici e originali (come la C3 Aircross paragonabile alla 500x) e razionali ed economici come la C-Elysee (paragonabile alla Tipo), Peugeot più tradizionale come articolazione della gamma e target ma con uno stile elegante e fuori dagli schemi, Opel la più classica (anche per l'impostazione interna di quadro strumenti, volante e tasti), DS dicono loro lusso alla francese diverso dal concetto premium tedesco, direi più barocco e con uno stile più ricercato. La differenziazione dovrebbe stare in questo circa.
Ritratto di Ale94
8 novembre 2017 - 10:09
Si concordo peró DS ancora non mi convince...
Ritratto di Isogrifo70
8 novembre 2017 - 02:54
2
Senza contare che comprando Opel si sono portati a casa una bella montagna di debiti... Ma con il simpatico aiutino dello stato francese il tutto si risolverá a tarallucci e vino. Che simpatici sti "franzosi", trovano sempre il modo di farla franca con le regole dell' Unione europea....
Ritratto di Rikolas
8 novembre 2017 - 08:41
I tedeschi fanno molto di peggio, se fossimo più intelligenti dovremmo boicottare i loro prodotto. Io lo faccio da anni, per qualsiasi cosa, se vedo "made in Germany" o "made in France" evito assolutamente. Preferisco che i soldi rimangano all'interno della nostra nazione, basta arricchire i tedeschi che poi puntualmente ci umiliano.
Ritratto di Il demagogo
8 novembre 2017 - 19:28
giusto, mica come fiat che non ha mai preso soldi dallo stato
Ritratto di AMG
8 novembre 2017 - 09:33
Wow!! Ma che piano di rilancio ahahah... Economie di scala a tutto spiano e senti senti, meno modelli!! Fantastico (se non altro meno modelli forse significherà meno opel... Speriamo) ad ogni modo queste economie di scala già oggi ma sempre più in futuro, che porteranno le auto a essere sotto semplici ricarrozzamenti rispetto ad altre mi danno al voltastomaco. Sì le Opel erano già sotto delle Chevrolet del cavolo ma adesso saranno delle Peugeot in tutto e per tutto, e sicuramente si vorranno ancora una volta differenziare per prezzo e una inesistente immagine percepita superiore alla Peugeot. Per me è assurdo, e mi piacerebbe, anche se ovviamente non si può, credere che ciò porterà il marchio al suo crollo e scomparsa. Ma il futuro sarà tutto così. Due pianali, 4-5 motori e 36 modelli su tre marchi diversi! Caso esempio? Renault-Nissan-Mitsubishi. E in futuro si aspettano altri crolli di tale genere per Subaru e Mazda che mantengono qualche personale tecnologia rispetto ad un mercato tutta apparenza e sempre meno sostanza
Ritratto di Claus90
8 novembre 2017 - 11:23
Potrebbero ripartire dalla insigna verso i segmenti più alti e ovviamente dai modelli elettrici o ibridi.
Ritratto di preda
8 novembre 2017 - 13:34
E considerando la tanta esperienza che hanno i francesi con la tecnologia, a posto stiamo....Vogliono imitare i giapponesi ma ne capiscono meno della meta' di elettronica. Auguri......
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
9 novembre 2017 - 09:55
Adesso vedremmo la Claudia Schiffer che dice "tecnologia francese" invece di "tecnologia tedesca"