UN NUOVO FUTURO - Come se avesse il proprio destino delineato nel suo marchio, la Opel diventerà la punta di diamante del gruppo PSA (Peugeot, Citroën, DS) nel settore della mobilità elettrica. Il simbolo della casa tedesca è infatti la saetta del fulmine, e il nuovo management insediato dal gruppo PSA dopo l’acquisizione della casa dalla GM prevede per la Opel un ruolo di primo piano proprio nell’auto a emissioni zero. Lo stabilimento storico dell’Opel a Rüsselsheim (vicino a Francoforte) sarà infatti la sede dello sviluppo della tecnologia “elettrica” non solo per il marchio tedesco ma per tutto il gruppo PSA. Risvolto della medaglia di questo ruolo di rilievo è la contemporanea riduzione della gamma di modelli prodotti con il marchio Opel, e soprattutto la decisione che per quanto concerne motori e trasmissioni essi saranno sviluppati su basi PSA.
INDISCREZIONI ACCREDITATE - Queste due grandi direttrici operative non sono ancora frutto di dichiarazioni ufficiali, ma dovrebbero esserlo tra meno di due giorni. Giove di 9 novembre infatti è fissata la conferenza in cui saranno presentati i programmi di massima elaborati dalla nuova dirigenza Opel insediata dopo l’acquisizione della casa da parte del gruppo PSA, e il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine oggi ha pubblicato un articolo in cui riferisce autorevoli indiscrezioni che delineano il piano Opel appunto con forti tagli alla gamma e assegnazione di un ruolo guida nel settore dell’auto elettrica. Altri elementi strategici rivelati dalla fonte del Frankfurter Allgemeine sono l’obiettivo del pareggio di bilancio per il 2019 e alla realizzazione di un margine operativo del 2% per il 2020.
PRASSI COLLAUDATA E FORTUNATA - Il piano triennale è stato messo a punto in 100 giorni, dopo l’acquisizione formale della Opel da parte di PSA avvenuta il 1° agosto. In quell’occasione il Ceo del gruppo Carlos Tavares preannunciò appunto che il piano di rilancio per il marchio della saetta sarebbe stato presentato entro 100 giorni. Esattamente la stessa tempistica con cui Tavares stesso nel 2014 elaborò il suo programma di risanamento e rilancio per l’intero gruppo. Il risultato di successo conseguito in quest’ultimo caso ha suggerito evidentemente di ricalcare le stesse modalità anche nel caso dei progetti Opel, e il nuovo Ceo della casa Michael Lohscheller ha appunto rispettato i tempi arrivando alla delibera del programma proprio 100 giorni dopo l’impegno preso da Tavares.
MENO COSTI E BASTA KM 0 - Elementi programmatici riportati dal Frankfurter Allgemeine sono anche l’impegno a un forte taglio dei costi di produzione, attraverso le sinergie di gruppo, e la determinazione a porre fine (o quanto meno a ridurre drasticamente) la pratica delle immatricolazioni da parte della rete di vendita per poter poi praticare prezzi più bassi rispetto a quelli del listino (con le cosiddette auto a “km 0”). Per saperne di più, basta attendere giovedì.