INVASIONE DI NOVITÀ - Sono davvero importanti le ambizioni della
Opel: diventare il secondo costruttore in Europa entro il
2022, con una quota di mercato dell’8% contro l’attuale 5,8%. Oggi il secondo posto, alle spalle della Volkswagen, è occupato dal gruppo PSA Peugeot Citroën. Quanto ai conti economici, l’obiettivo principale è ancor più ravvicinato: tornare all’utile entro il 2016 (dopo più di dieci anni di perdite). Non sono numeri e tempi buttati lì, ma il programma strategico del presidente Karl-Thomas Neumann. La
strategia per realizzare questi ambiziosi traguardi si basa su una nuova e importante politica di prodotto dai numeri impressionanti: 27 nuovi modelli e 17 nuovi motori introdotti sul mercato nel periodo 2014-2018. Numeri a parte, alla base delle nuove iniziative c’è e ci sarà un corposo ricorso alla tecnologia General Motors.
PIANO DI 4 MILIARDI - Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, il piano Opel è stato messo a punto nello scorso aprile e prevede un investimento di 4 miliardi di euro entro il 2016, abbinando progetti riguardanti la Opel ad altri inerenti l’americana Buick, così da ridurre i costi di sviluppo. Neumann crede nei traguardi che si è dato, anche grazie ai risultati che sta ottenendo negli ultimi tempi, come la riduzione di circa la metà delle perdite nel 2013. Un andamento che appunto lascia ben sperare per il raggiungimento del pareggio di bilancio o - meglio ancora - dell’utile.
CHIUSURA DI BOCHUM - Momento importante di queste operazioni di risanamento economico sarà la conclusiva definizione della vicenda dell’impianto di Bochum, per la quale è previsto l’ultimo accordo per metà giugno. In pratica dovrebbe essere raggiunta un’intesa per le buone uscite del personale. L’alleggerimento dei conti della casa dai costi legati a Bochum costituirà un elemento determinante nel cammino sulla strada del risanamento.
PRODOTTI FLESSIBILI - Sul fronte della strategia di prodotto l’Opel si avvantaggerà della possibilità di impiegare una piattaforma modulabile della General Motors. Alla base di questa collaborazione ci sarà la nuova tecnica delle piattaforme che consentono di modificare le dimensioni. Un maggiore utilizzo di tecnologia e piattaforme comuni con le altre auto GM consentirà di compiere notevoli risparmi per la casa tedesca.
MENO MONOVOLUME PIÙ SUV - Sotto il profilo dei modelli in cantiere, si parla molto delle due monovolume Zafira e Meriva in via di trasformazione per assumere una identità più vicina a quella delle suv. Altra ipotesi circolante (di cui ha parlato Neumann) è quella di un modello più piccolo della Adam. Dal punto di vista dei contenuti, Neumann ha affermato che la Opel mira a proporre auto dall’elevato rapporto prezzo/qualità, con interni di livello superiore e una tecnica tedesca.