CON LA ZONDA NEL CUORE - Si chiama Pagani Alisea, e da ogni poro della sua slanciata è bassissima carrozzeria trasuda il fascino unico della Zonda, il modello con cui, nel 1998, la casa modenese ha mosso i primi passi nel dorato e rarefatto mondo delle hypercar. Le sue forme snelle e atletiche lasciano a bocca aperta, e il senso di meraviglia cresce nell’apprendere che sono nate dalle matite degli studenti del master in Transportation Design dello IED di Torino, che hanno affrontato il percorso creativo che li ha condotti a confezionare la concept car dei loro sogni insieme ai designer del centro stile della Pagani.
TI FA DIRE “WOW” - Omaggio al primo quarto di secolo della Pagani Zonda, la Pagani Alisea ne reinterpreta lo “spirito” e le forme, ispirati alle Mercedes sport prototipo degli anni ‘90 che hanno animato le più famose corse di durata dell’epoca, come la 24 Ore di Le Mans. Dell’edonistica musa ispiratrice gli studenti, in particolare, hanno ripreso, reinterpretandoli in chiave moderna, gli stilemi più iconici ed evocativi. A cominciare dalla caratteristica forma a goccia dell’abitacolo a due posti secchi, proteso in avanti per lasciar posto al grosso V12 di derivazione Mercedes-AMG e raccordato senza soluzione di continuità alla coda, nella quale trionfano, immancabili, i quattro cannoni di scarico inseriti in un unico elemento circolare.
CAMBIO MANUALE - La Pagani Alisea è per ora solo una maquette, ma gli studenti ne hanno disegnato anche gli interni, che sono ispirati all’atmosfera elegante ed esclusiva delle hypercar della casa emiliana. Gli avvolgenti sedili sportivi, i pannelli delle porte e la plancia sono un trionfo di materiali leggeri e pelli pregiatissime, ma a far brillare di gioia gli occhi degli appassionati è un altro dettaglio: la leva del cambio manuale. Un “semplice” pezzo di metallo che, nelle auto da sogno della Pagani, si trasforma in una vera opera d’arte.