ADEGUAMENTO ALL’INFLAZIONE - Il risveglio dal Veglione di Capodanno potrebbe essere amaro per gli automobilisti: un articolo inserito nel recente decreto “Milleproroghe”, approvato dal Consiglio dei ministri pochi giorni fa, dà il via libera a un aumento dei pedaggi autostradali pari al 2,3%. Le indiscrezioni parlavano di un rialzo delle tariffe compreso fra il 2 e il 2,5% e quindi il dato effettivo è praticamente in mezzo. Una nota della Presidenza del Consiglio dice testualmente che “Nelle more degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3%, corrispondente all’indice d’inflazione (NADEF) per l’anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei PEF (Piani Economico-Finanziari)”.
RIPARTITI - Lo stesso decreto fissa al 30 marzo 2024 il termine per la presentazione, da parte delle società concessionarie arrivate alla scadenza del periodo regolatorio quinquennale, delle proposte di aggiornamento dei PEF. Ricordiamo che fino alla tragedia del ponte Morandi, sostituito dal Viadotto San Giorgio inaugurato nel 2020 (qui la notizia), gli adeguamenti delle tariffe avvenivano praticamente ogni anno ma dopo dopo il crollo gli aumenti sono stati congelati per 4 anni. Dal 1° gennaio del 2023 essi sono ripartiti in virtù di un decreto firmato dai ministri Salvini e Giorgetti che ha stabilito un +2% all'inizio dell'anno e un + 1,34% a luglio (qui la notizia).
AUMENTI NON GENERALIZZATI - Questi incrementi non dovrebbero colpire tutta la rete: secondo il Sole 24 Ore, i pedaggi delle A24 e A25 (la Roma-L’Aquila-Teramo e la diramazione Torano-Pescara) non dovrebbero aumentare: gli accordi fra il Governo e il gruppo Toto, concessionario di queste autostrade dal 1° gennaio 2024, prevede infatti tariffe bloccate fino al 2032. Più incerta la situazione dell’Autostrada del Brennero, le cui tariffe sono aumentate soltanto una volta nel periodo 2014-2023: nel 2024, secondo il meccanismo contenuto nell’accordo di concessione, si dovrebbe applicare un aumento del 2,29% da confermare.