DA DECIDERE - L’Autorità di regolazione dei trasporti ha approvato la proposta di nuovi modelli tariffari per le concessioni autostradali: tocca adesso al governo decidere se far applicare a tutti i gestori il nuovo sistema,c che è già in uso per l’Autostrada del Brennero. L’authority vuole mettere mano alle convenzioni, ossia ai contratti che legano lo Stato (proprietario della rete autostradale) e i gestori privati (che incassano pedaggi a condizione di investire in sicurezza stradale). Lo scopo è di rivedere i meccanismi che portano (da sempre) a puntuali rincari del pedaggio, vigilando con maggiore cura sull’effettiva applicazione dei piani di manutenzione e di miglioramento della rete. Qualora la modifica dell’authority divenisse realtà, avrebbe effetto retroattivo: gli esborsi effettuati dai gestori porrebbero essere ridiscussi.
REPLICA IMMEDIATA - Rapida e con toni polemici la replica dell’Aiscat (l’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori), che esprime grande preoccupazione. Si oppone alle deliberazioni sui sistemi tariffari delle concessioni autostradali, che sono il frutto di “una consultazione meramente formale nella quale è stato chiesto ai concessionari di riempire un formulario con proprie osservazioni, senza possibilità di un reale confronto, peraltro dovuto trattandosi di modifiche unilaterali a contratti di durata”.
C’È UN RICORSO - Contro questa procedura di consultazione hanno fatto ricorso tutte le concessionarie interessate, pubbliche e private, aderenti all’Aiscat. Gli esiti della procedura “vìolano i più basilari principi giuridici della certezza dei contratti e delle regole stabiliti” a livello comunitario e nazionale, “indebolendo fortemente l’immagine di affidabilità del sistema Italia”. Secondo l’Aiscat, la modifica unilaterale che l’authority vorrebbe introdurre “appare sulla stessa linea di quella già stigmatizzata in ambito comunitario, come risulta dalla procedura di infrazione comunitaria numero 2006/2419”.
“PEDAGGI BASSI” - L’Italia, attacca l’Aiscat, presenta tariffe autostradali tra le più basse in Europa a fronte dei maggiori investimenti per ammodernare la rete autostradale, costruita per la maggior parte negli Anni 50 e 60. “Inoltre, il nostro Paese ha un sistema concessorio e tariffario che l’Unione europea, soltanto un anno fa, ha ritenuto equo e ragionevole, tale da non generare sovra-compensazioni”.