IL SECONDO LOTTO - Una boccata d'ossigeno da 349 milioni di euro per la futura A36, vale a dire la
Pedemontana, arriva direttamente dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica: l'ente ha defiscalizzato la somma di cui sopra che, insieme ai 700 milioni di ricapitalizzazione approvati dalla società madre Serravalle, garantiscono la realizzazione dei lavori per il secondo lotto. Viene dunque assicurata la realizzazione delle opere di accessibilità ad Expo
2015, in tempo per la sua
inaugurazione: la Pedemontana corre parallela alla BreBeMi recentemente inaugurata (
qui la news) e collega Busto Arsizio con Brembate, snellendo il traffico in transito sulla A4 Torino-Venezia, le A8/A9 Milano-Varese e Milano-Como-Chiasso e permettendo di snellire il traffico delle tangenziali del capoluogo lombardo.
IL PEDAGGIO RESTA - La Pedemontana (qui sopra il tracciato) prevede anche la costruzione di due nuove tangenziali, a Como e a Varese: previsto il pagamento di un pedaggio che, sin dall'inizio, ha suscitato polemiche. È toccato al Presidente di Pedemontana, Salvatore Lombardo, smorzare gli entusiasmi: “Da comasco pagherò il pedaggio sulla mia tangenziale e così faranno a Varese”. Dalla Regione Lombardia, per contro, c'è maggiore ottimismo. L'assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Lombardia, Alberto Cavalli, ha dichiarato: “Il pedaggio previsto sulle tangenziali di Como e di Varese costituisce un aggravio che gli utenti considerano non giustificato. L'attenzione del Presidente Renzi su questo punto mi consente di sperare in un impegno comune di Stato e Regione”. Quello che conforta, comunque, è che il traffico verso le sedi dell'Expo proveniente dal nord, tipicamente dalla vicina Svizzera, nel 2015 dovrebbe essere meno congestionato di adesso.