LEONE DI RITORNO - Se ne era cominciato a parlare già qualche anno fa, ma poi la crisi dell’auto e del gruppo PSA
Peugeot Citroën in particolare avevano fatto finire nel dimenticatoio il progetto della
Peugeot 608 l'ammiraglia del Leone, che riprendesse il discorso lasciato perdere nel 2010 con il pensionamento della 607. Il ritorno di fiamma si spiegherebbe un po’ con la strategia della marca del Leone basata su un innalzamento d'immagine e quindi della gamma, un po’ perché nelle sinergie di gruppo è più che comprensibile (forse necessaria) una produzione comune con l’ammiraglia DS.
GELOSIE E CONVENIENZE - Il settimanale francese
AutoPlus (autore del
disegno sopra) dà un po’ di colore alla vicenda dicendo che la Peugeot sarebbe “innervosita” dai piani di ampliamento della marca DS che avrebbe in programma un'ammiraglia DS6. Ma forse più dell’irritazione c’entrano le opportunità industriali e la preoccupazione di sfruttare nel miglior modo gli investimenti necessari per la produzione di un modello, specie se dell’importanza come la DS6.
MECCANICA DI GRUPPO - La Peugeot 608 sfrutterebbe così il lavoro portato avanti per la realizzazione della “cugina” DS utilizzando la stessa piattaforma e sostanzialmente gli stessi motori. Con l’aggiunta che in tema di propulsori le fonti francesi prevedono anche che il modello Peugeot avrà la gamma motori ampliata verso il basso, con probabilmente due turbodiesel adatti a versioni da proporre a prezzi più accessibili.
SFIDA OLTRE RENO - Pur con questa particolarità di puntare a una fascia di mercato più ampia rispetto a quella della DS6, comunque la Peugeot 608 rientra pienamente nella strategia voluta dal gruppo PSA per la Peugeot: puntare a un innalzamento dell’immagine, con relativo arricchimento dell’offerta a base di contenuti e prestigio. Insomma, tutto ciò che occorre per andare a per lo meno disturbare la triade tedesca Audi, BMW, Mercedes.
STRATEGIA DEL PRESTIGIO - Si tratta di una strategia su cui il presidente del gruppo PSA, Carlos Tavares, da tempo ha detto di puntare. Questione di orgoglio di gruppo, che non accetta di essere secondo a nessuno nelle capacità produttive, ma anche esigenza di cassa, in quanto è solo producendo (e vendendo) modelli di rango che si possono fare buoni profitti e far quadrare i bilanci. Del resto è un po’ il leit motiv dell’industria automobilistica europea: la Renault lavora alla Initiale Paris, PSA alla DS e alla Peugeot riposizionata, la Ford alla gamma Vignale, la FCA al rilancio dell'Alfa Romeo.
PRONTA TRA DUE ANNI? - Stando a quanto riporta AutoPlus, di solito ben informato sulle auto francesi, il lavoro di sviluppo sarebbe già avviato e il lancio commerciale del nuovo modello dovrebbe avvenire nel febbraio 2017. Le dimensioni previste sono da berlina importante: poco meno di 5 metri di lunghezza e 1,90 di larghezza. Il profilo a quanto se ne sa dovrebbe essere molto fluido, con abbondanti superfici vetrate. La gamma motori dovrebbe comprendere propulsori a benzina con potenze da 160 a 240 CV, mentre i diesel dovrebbero andare da 120 a 200 CV. Tutto ciò oltre all’ibrido plug-in, che potrebbe essere sia con motore a benzina che con il diesel.