FINE CORSA - Al salone di Shanghai non si scoprono solo nuovi modelli. A essere svelati sono anche i piani produttivi delle case per i prossimi anni. È il caso della Peugeot, il cui direttore generale Maxime Picat ha affermato che l’attuale modello
Peugeot RCZ (lanciato come concept car nel 2007 e sul mercato due anni dopo) non sarà sostituito.
TAGLIO DELLA GAMMA - Le motivazioni della scelta di pensionare la sportiva che pure ha avuto un buon successo sono da far risalire al fatto che per ampia che sia l’accoglienza dei mercati, si tratta sempre di numeri bassi, che non producono vantaggi economici per il costruttore. Picat ha precisato che dagli attuali 26 modelli prodotti, per il 2022 si dovrà arrivare a 13, che sono poi quelli che rappresentano il 95% delle vendite (e il 100% dei profitti). E con numeri del genere è evidente che la scelta appare indiscutibile.
ALTRE SPORTIVE - “Adoro la Peugeot RCZ” ha detto Picat “ma la caccia alle nicchie dobbiamo lasciarla alle marche premium”. In pratica il De Profundis per la RCZ è dettato dalla necessità per la Peugeot di concentrarsi sui modelli di maggior diffusione per realizzare i risultati migliori. Ciò detto, il manager a capo del prodotto del gruppo francese ha anche precisato che la componente sportiva continuerà a essere presente nella gamma Peugeot con le versioni GT e GTI, oltre che con gli allestimenti “R”, di cui al salone di Shanghai è stata presentata l’ultima proposta con la concept Peugeot 308 R ibrida da 500 CV.