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Più c’è traffico, più risparmi

11 novembre 2011

Due giorni nella giungla urbana, tra semafori rossi, selciati sconnessi, marcia in colonna e a singhiozzo, scooter che fanno lo slalom fra le auto. Questa la situazione in cui abbiamo verificato quanto faccia effettivamente risparmiare il sistema Stop&Start. Sotto torchio uno dei dispositivi più recenti e sofisticati: quello della Peugeot 308 1.6 e-HDi. Che mantiene tutto quel che promette.

GUERRA AGLI SPRECHI - Ormai sembra che nessuna vettura possa più farne a meno. Ce l’hanno le berline e le utilitarie, le suv e le monovolume, e comincia perfino a fare capolino nella dotazione delle sportive. Eppure, quando nel 2004 il primo Stop&Start venne proposto a corredo della Citroën C3, erano in molti a guardare alla novità con una punta di sufficienza…

IDEA SEMPLICE MA "FURBA" - Oggi, invece, questo dispositivo è sempre più diffuso, e anche se alcuni pensano che si tratti soprattutto di un espediente delle case automobilistiche per rientrare più facilmente nei limiti sempre più rigidi imposti per le emissioni di CO2, resta indiscutibilmente un sistema utile nel traffico urbano. Come funziona? Semplice: quando ci si ferma a un semaforo rosso, o nelle brevi soste nella marcia in colonna, lo Stop&Start spegne il motore, per poi riavviarlo appena si preme il pedale della frizione. In questo modo, oltre a consumare meno, si emette anche una minore quantità di CO2.


Peugeot 308 stop start 12 ore


EFFICACE SOLO IN CITTÀ - Date le premesse, è chiaro che questo dispositivo dia un contributo apprezzabile esclusivamente in città, o - al massimo - quando ci si trova in colonna su strada extraurbane o in autostrada. Sì, ma, in soldoni, quanto permette effettivamente di risparmiare? Per verificarlo abbiamo preso uno dei sistemi più recenti e sofisticati (quello che equipaggia la Peugeot 308 1.6 e-HDi) e lo abbiamo messo sotto torchio in una prova di 24 ore nel traffico di Milano, suddivisa in due giorni: 12 ore no stop il primo giorno col sistema attivato, altrettante il secondo giorno col dispositivo disinserito. Non vogliamo anticipare troppo i risultati finali, ma alla prova dei fatti lo Stop&Start garantisce effettivamente un’apprezzabile riduzione del consumo urbano: risparmio che risulta tanto più sostanzioso quanto più il traffico è intenso.


Peugeot 308 stop start 12 ore 05


COSÌ FUNZIONA IL SISTEMA DELLA PEUGEOT 308 - Non è un semplice Stop&Start quello con cui è equipaggiata la berlina francese. Certo – come tutti gli altri – anche questo spegne il motore quando si mette il cambio in folle nelle brevi soste per poi riavviarlo appena si preme il pedale della frizione, ma ha in più altre prerogative. Tanto per cominciare, è più rapido del 40% (il motore va in moto in appena 0,4 secondi), perché al posto di un usuale motorino di avviamento potenziato utilizza un alternatore reversibile di 2,2 kW (garantito per ben 600.000 cicli). In aggiunta, può spegnere il motore anche durante le decelerazioni (a partire dai 20 km/h) ed è corredato di una batteria ibrida con supercondensatore, per stoccare e quindi erogare rapidamente la corrente supplementare richiesta per l’avviamento (e-booster). Infine, è corredato di un sistema per il recupero dell’energia cinetica in fase di decelerazione e in frenata che contribuisce a ricaricare l’accumulatore. 


Ecco i principali componenti del sistema PSA-Peugeot


Peugeot 308 stop start 12 ore 14

1 - Unità e-booster  2 - Batteria potenziata da 70 Ah  3 - Centralina integrata di controllo dello Stop&Start  4 - Alternatore reversibile (di seconda generazione) azionato da cinghia  5  - Motore turbodiesel HDi



DALL'ALBA AL TRAMONTO
- Ecco, in sintesi, come si è svolto il test. In ciascuna giornata siamo partiti alle 7.30 del mattino e abbiamo affrontato per dodici ore senza interruzioni l’intenso traffico della circonvallazione esterna di Milano. Viaggiando in colonna alla media di 13 km/h abbiamo impiegato più di un’ora e mezza per portare a termine il primo “giro” di 20,1 km. Un percorso che, per i suoi numerosi semafori, i selciati ora lisci ora sconnessi e i frequenti intasamenti, si è dimostrato il banco prova ideale per mettere alla prova le caratteristiche dello Stop&Start. Nei due giorni del test, abbiamo incontrato praticamente le stesse condizioni di traffico: dopo le prime “due ore di punta”, verso le 11.00 si alleggeriva, per poi tornare veramente caotico dalle 12.30 alle 13,45. La maggiore intensità l’abbiamo verificata a partire dalle ore 16, da dove abbiamo marciato quasi a passo d’uomo fino all’imbrunire.


Peugeot 308 stop start 12 ore 04


EFFETTI COLLATERALI
- Tutti gli Stop&Start - anche con quello della Peugeot 308 – hanno un problema: quando lo stato di carica della batteria scende sotto il livello di guardia, il sistema viene disattivato. E ciò, ovviamente, si verifica con maggior frequenza se si tiene il climatizzatore costantemente attivo, le luci accese e magari la radio “a manetta”: utilizzatori elettrici che assorbono grandi quantità di energia (e non favoriscono certo i consumi di carburante). Per questo, durante lo svolgimento della prova, abbiamo mantenuto tutti i citati servizi disinseriti (a esclusione delle luci diurne a led) e acceso l’impianto di illuminazione solo all’imbrunire. Nonostante ciò, il sistema ha funzionato con continuità e in piena efficienza soltanto nelle prime cinque ore, diminuendo poi, progressivamente, i suoi tempi di intervento.


Peugeot 308 stop start 12 ore 06


I CONSUMI, GOCCIA DOPO GOCCIA
- Avere suddiviso la nostra prova in due due giorni, con partenza e arrivo alla stessa ora, ci ha permesso di avere condizioni omogenee e, quindi, correttamente confrontabili. Per i rilevamenti abbiamo utilizzato la nostra strumentazione Corrsys-Datron DFL3x, un misuratore di flusso volumetrico che visualizza nel suo display quantità dell’ordine di un decimo di millilitro. Il sistema rileva costantemente l’effettiva quantità di carburante che arriva agli iniettori, tenendo pure conto dell’aliquota che viene messa in ricircolo. Abbiamo invece monitorato velocità e spostamenti dell’auto con un rilevatore satellitare V-Sat Leane.


Peugeot 308 stop start 12 ore 11


LE REGOLE D'INGAGGIO
- Ecco le norme di comportamento rispettate dai collaudatori nel corso del test: non andare mai oltre i 2300 giri (corrispondenti a circa la metà del regime massimo) nelle prime tre marce; divieto di superare la velocità di 55 km/h indicati nei rapporti più lunghi; decelerare sempre dolcemente (nelle 12 ore di guida con lo Stop&Start inserito) mettendo il cambio in folle fin dai 25 km/h di tachimetro. Procedura che è stata sempre favorita dalla dolcezza di funzionamento del motore e dalla notevole souplesse di marcia del 1.6 e-HDi, che dispone di una coppia vellutata ai regimi più bassi e vigorosa a quelli medi.


Peugeot 308 stop start 12 ore 16


RENDE LA VITA PIÙ CONFORTEVOLE
- Alla prova dei fatti, inoltre, lo Stop&Start della nostra Peugeot 308 ha effettivamente mostrato una notevole rapidità di avviamento: operazione che avviene con sorprendente silenziosità e, soprattutto, senza gli scossoni o le vibrazioni che affliggono altri sistemi, grazie al collegamento a cinghia dell’alternatore al motore. A dispetto dell’intensità del traffico, la guida della 308 1.6 e-HDi non ci ha creato particolare stress: l’efficace insonorizzazione dell’abitacolo e le sospensioni ben tarate, ma non troppo rigide, ci hanno fatto viaggiare quasi sul velluto. Peccato solo per la frizione un po’ pesante...

RISULTATI OLTRE LE ASPETTATIVE
- Le tabelle che pubblichiamo visualizzano chiaramente i tangibili vantaggi garantiti dallo Stop&Start nella marcia in città. Quando il sistema è in funzione, il consumo diminuisce anche di più del 15% dichiarato dalla Peugeot. Anzi, nel corso del primo giro (durante il quale il sistema ha spento il motore per un totale di ben 42 minuti) abbiamo addirittura sfiorato il 20%. Ma anche allargando il campione d’analisi, i risultati restano più che soddisfacenti: facendo la media dei primi tre giri (che rappresentano una gamma già piuttosto ampia della variabilità del traffico), lo Stop&Start ha garantito un aumento della percorrenza dell’ordine del 14,6%.
 

Confronto consumi con ECO disattivato e attivo
  ECO disattivato ECO attivato
Giro Tempo sul giro Consumo medio km/l Tempo sul giro Consumo medio km/l
1h 30'05 12,3 1h30'12 14,7
2 1h16'25 13,9 1h16'29 15,7
3 1h24'42 12,8 1h24'49 14,4
4 1h18'53 13,1 1h18'38 14,3
5 1h07'09 13,9 1h06'54 14,3
6 1h11'25 13,5 1h11'18 14,0
7 1h32'15 11,8 1h32'37 12,1
8 1h28'22 12,0 1h28'28 12,2
9 1h31'44 11,7 1h31'35 11,6

 

I risultati del test sintetizzati in cinque numeri
Con lo Stop&Start disinserito Con lo Stop&Start inserito
velocità media velocità media
14,4 km/h 14,4 km/h
chilometri con un litro chilometri con un litro
13,0 14,9
risparmio con lo Stop&Start inserito 14,6%

 

 



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Ritratto di Roberto-napoli
11 novembre 2011 - 19:34
so solo che sulla mini countryman l'ho dovuto disattivare che consumava tantissimo tra accendi e sepngi un pomeriggio se ne andavano 20€ di gasolio in città
Ritratto di mustang89
11 novembre 2011 - 20:29
Perchè parlano di "primo stop'n'start" nel 2004, quando la fiat lo inventò negli anni '80?
Ritratto di silvio59
11 novembre 2011 - 20:43
be, allora ci sarebbe anche la volkwagen Lupo, ma quello della prima C3 è effettivamente il primo Stop&Start concepito come sistema moderno, affidabile ed efficiente servito da un'elettronica come si deve che abbia avuto un seguito e non sporadiche riedizioni. Comunque questo test è interessante perché evidenzia su lunga distanza le effettivi vantaggi del sistema e anche i suoi limiti.
Ritratto di sciamano.web
12 novembre 2011 - 08:04
... il pulsante d'avviamento della FIAT campagnola allora hai ragione, ma siamo nel '70
Ritratto di IloveDR
12 novembre 2011 - 08:48
3
mi ricordo che erano versioni speciali con vari accorgimenti per ridurre i consumi. Ciao
Ritratto di werdas1
12 novembre 2011 - 09:33
Vedi REGATA/RITMO 70 ES Che furbi, ci stanno vendendo l'uovo di colombo o l'acqua calda?
Ritratto di SAUZER75
13 novembre 2011 - 20:24
E' vero questo dispositivo lo aveva gia' addottato la fiat nei tempi che furono, chissa' come mai fu abbandanoto con il passare del tempo... Secondo me queste diavolerie spariranno da tutte le macchine nel giro di 5 anni
Ritratto di AyrtonTheMagic
14 novembre 2011 - 13:22
1
lo hanno abbandonato perché faceva letteralmente defecare.. Ce ne fosse stato uno che funzionava.. Attualmente lo S&S di fiat è 2 piani sotto questo di PSA purtroppo...
Ritratto di Valerio Ricciardi
15 novembre 2011 - 18:21
...versione a tre volumi della Ritmo, abbastanza scadente (ad esempio, durava assai poco la frizione per il complessivo sottodimensionato) ma che nella versione Eco con Citymatic aveva esattamente uno Start&Stop identico concettualmente da quello di cui discettiamo. Che comunque non dovette avere un risultato di funzionamento eccellente, dal momento che all'epoca non ebbe seguito...
Ritratto di gabsalva
11 novembre 2011 - 20:30
Io ho una 500 purO2 e lo uso per gli spostamenti cittadini (sono agente di commercio). Bè devo dire che il risparmio c'è e riesco a rendermene conto anche senza sofisticati strumenti. Dopo avere visto il video e la prova di alvolante ne sono ancora più convinto. Strumenti così sofisticati non sbagliano. Bella prova.
Ritratto di gig
11 novembre 2011 - 20:39
Altro che gli stop e start Fiat
Ritratto di littlesea
12 novembre 2011 - 00:41
1
..ti dicono niente?...parliamo di preistoria, eppure...il funzionamento era lo stesso..informarsi please...
Ritratto di gig
12 novembre 2011 - 07:50
... questo è certamente più evoluto anche di quello delle Fiat attuali. Non avete il primato in tutto con la Fiat. Fatevene una ragione.
Ritratto di mustang89
12 novembre 2011 - 12:25
Fiat ha inventato lo start&stop 30 anni fa, il concetto di energy saving, i moderni common rail, la doppia sovraalimentazione di cui volksvagen si fa vanto, già negli '80 e tante altre cose che adesso vengono usate da tutto il mondo. Psa che avrebbe fatto, adottare un misero supercondensatore? Questa sarebbe innovazione? Se vuoi parlare di innovazione, prendi Merceds, che ha inventato gli airbag, l'abs, l'esp ecc. Di certo non prendere in considerazione Psa. Se in Fiat avessero avuto anche un minimo di furbizia e lungimiranza, non avrebbe rivali oggi. Purtroppo però, è stata guidata da incompetenti.
Ritratto di gig
12 novembre 2011 - 15:56
A mio avviso questo start e stop è più evoluto degli altri.
Ritratto di mustang89
12 novembre 2011 - 16:12
Questo è fuori dubbio. L'errore sta nel dire che non c'è storia tra questo e quello fiat, visto che è pressochè uguale a quello degli altri, anzi, un pò meglio, visto che l'italiano ha un'alternatore intelligente che recupera l'energia cinetica della frenata per caricare la batteria. Il psa è il più evoluto, il fiat leggermente superiore alla media. Ce ne stanno molti altri al di sotto.
Ritratto di gig
12 novembre 2011 - 16:19
Ciò che in sostanza intendevo era questo. Perdonami se non l' ho spiegato in modo efficente. Ciao... :)
Ritratto di AyrtonTheMagic
14 novembre 2011 - 13:27
1
ma non è un errore dire che tra questo sistema e quello fiat non c'è storia.. anzi è assolutamente corretto. Quello di fiat dopo 4-5 funzionamenti, si disattiva per proteggere la batteria. Su siamo obbiettivi. Comunque l'alternatore intelligente non è vincolato allo S&S.
Ritratto di AyrtonTheMagic
14 novembre 2011 - 13:28
1
il modello Croma 2.0 CHT, era quello con il carburatore elettronico. Con gli Energy saving non c'entra nulla. ciao
Ritratto di gig
14 novembre 2011 - 18:42
Sì, però so che Fiat, anche se vuole avere il primato su molte cose, purtroppo non può. Ciao :)
Ritratto di trap
11 novembre 2011 - 21:37
Considerando tutti i 9 giri il risparmio si ferma al 6,2%, che cala al 3,1% se la metà dei propri tragitti è fuori città. Ciò significa circa 200 litri = 300 euro in 150000 km. Se è di serie conviene indubbiamente usarlo, ma ci penserei due volte prima di richiederlo come optional.
Ritratto di silvio59
11 novembre 2011 - 21:50
Scusa ma chi è che passa dodici ore filate nel traffico? Nemmeno un taxista. Per cui è giusto valutare i vantaggi dello Stop&Start su tempi più brevi. E in questo caso ci sono.
Ritratto di trap
12 novembre 2011 - 16:01
I risultati dei primi tre giri sono falsati dal fatto che il test è iniziato con la batteria completamente carica ed è terminato con la batteria mezza scarica.Prima o poi bisogna spendere energia per caricarla e i consumi salgono. Quindi ritengo i primi giri da non considerare nei calcoli
Ritratto di excinghios
14 novembre 2011 - 11:05
non c'è stata alcuna maggiorazione dei consumi in 12 ore per la carica della batteria (che si carica anche in decelerazione, basta non mettere in folle) al massimo un quasi pareggio dopo parecchie ore.
Ritratto di trap
14 novembre 2011 - 14:01
Invece c'è stata, nbasta guardare la tabella.
Ritratto di excinghios
14 novembre 2011 - 14:10
no, non c'è stato. Mi riferivo ovviamente al confronto fra sistema start e stop attivo e non e non fra start e stop al mattino o alla sera dopo parecchie ore.
Ritratto di trap
14 novembre 2011 - 16:22
In ogni caso con lo stop and start si risparmia. Ma, come ho scritto sopra, è logico confrontare i consumi se a inizio e fine viaggio la batteria è allo stesso livello, altrimenti si consumerà di più appena si andrà fuori città, quando si avrà modo di riportare la batteria al 100%. Quindi confermo i calcoli da me fatti: il risparmio c'è ma è limitato a 0,2-0,3 L/100km in città, probabilmente 0,1 in un mix tra urbano, provinciale e autostrada.
Ritratto di Obnurb
11 novembre 2011 - 21:54
Ma siete sicuri che S&S sia adatto ad un diesel? Le numerose accensioni favoriscono altrettante rigenerazioni del FAP/DPF, e allora addio risparmio.
Ritratto di silvio59
11 novembre 2011 - 22:15
Non solo questo. Il diesel più del benzina deve lavorare a temperature costanti per durare a lungo e tutti questi spegnimenti e accensioni d'inverno dovrebbero essere dannosi per la sua longevità.
Ritratto di apm
12 novembre 2011 - 00:18
Ma ricordo male io o il primo sistema Start&Stop è stato montato sulla C2 invece che sulla C3 nel 2004?
Ritratto di supermax63
12 novembre 2011 - 03:01
Tanto per cambiare l'ennesimo dispositivo che oltre ad essere inutile e superfluo risulta anche essere costoso ed anti economico in quanto va ad incidere sul sistema di avviamento e prevede batterie potenziate quindi più care.Rientra nella tecnologia inutile e modaiola come il tasto di accensione al posto della chiave oppure gli indicatori di direzione integrati negli specchietti retrovisori o gli pneumatici runflat.Il tutto a scapito di semplici ed introvabil dispositivi utili quali la buona vecchia ruota di scorta e l'estintore che dovrebbe essere installato di serie sulle vetture proprio come l'ABS o l'ESP
Ritratto di IloveDR
12 novembre 2011 - 09:14
3
Dopo il primo anno di vita, con la batteria che inizia a perdere efficacia, diventa un dispositivo inutile. Ciao
Ritratto di onlyroma
12 novembre 2011 - 17:55
Bravo mi hai rubato le parole. Infatti il continuo accendi e spegni nn credo che gioverà nn solo al motorino o altro sistema usato,ma penso alla trasmissione e a tutte quelle parti che vengono impiegate nel momento dell'accensione. l momento + critico di un'autovettura è proprio quando la si mette in moto. In media una persona accende 5-6 volte al giorno l'auto,qui si sta parlando di migliia di volte in un giorno. A fine anno si smontano x me,le vibrazioni e gli sforzi si fanno sentire. Volete risparmiare,compratevi una bella auto a gas. Con l'impianto sequenziale la potenza cala in maniera impercettibile e si dimezza il costo della benzina. il gas nn rovina nulla,basta ogni mese far girare e oliare un po il motore con una bella boccata di benzina.
Ritratto di gig
12 novembre 2011 - 17:58
... proprio non credo che alla Peugeot non abbiano pensato ad un rinforzamento per la batteria, in modo da non farla cedere, od anche a piani di manutenzione programmata per quest' ultima.
Ritratto di onlyroma
13 novembre 2011 - 06:55
La mia è una considerazione del tutto personale,dato che nn sono un tecnico e nn posso conoscere esattamente la qualità o le modifiche apportate dalla casa. Però "credo" che le batterie siano batterie,dato che se esistessero speciali accumulatori + longevi ed efficienti sarebbero usate anche x le auto normali,senza start e stop. é come dire l'i-phone ha una batteria che dura di + e si ricarica in 5 minuti,bene,ma nn pensi che se apple avesse una batteria del genere le avrebbero anche gli altri telefonini? il mio è un esempio x spiegarti che nn credo che peugeout utilizzi chissà che tipo di nuova tecnologia,nn xchè nn capace,ma xchè nn esiste ancora. Le batterie sono batterie sia in peugeout,in mercedes,in bmw,ecc.... Poi sul discorso manutenzione programmata sicuramente hai ragione,ma proprio x questo che mi preoccuperebbe avere una auto con questo sistema. Se effettivamente la casa ha un programma di manutenzione specifico,credo che il prezzo del tagliando sarà sicuramente + salato. Aggiungiamo il costo aggiuntivo quando comperi l'auto e il gioco è fatto. Per me "povero ignorante che sono" nn è conveniente tutto ciò in relazione al risparmio di carburante. Ford diceva "tutto quello che nn metto dentro un automobile nn si potrà mai rompere". Era un genio Ford.....
Ritratto di sciamano.web
12 novembre 2011 - 08:13
... si otterrebbe ibridando tutte le auto anche con piccoli motori elettrici e batterie di carica, allora si che avremmo il risparmio di carburante più il vantaggio della trazione integrale quando serve. Se ci pensate il grosso del consumo in città è dato proprio dalla partenza o ripartenza dai semafori, quando il motore deve spostare tutta la massa dell'auto dal punto 0. Se i motori elettrici si occupassero anche di muovere solo l''auto per i primi 200 metri fino al raggiungimento dei 40 Km/h, sai che risparmio rispetto ad un auto uguale, ma senza motore ibrido? Saluti a tutti.
Ritratto di werdas1
12 novembre 2011 - 09:42
Chi ricorda la Regata 70 ES bene dopo TRENTA Anni queste sono le novita'. Solo piu' complesse che determinano una manutenzione piu' cara e un costo piu' alto del prodotto, senza nessuna innovazione tecnologica, e a quanto pare anche inutile, il futuro è nell'elettrico meno parti in movimento piu potenza per peso specifico del motore, il problema è l'accumulo di energia, risolto, saluti al petrlio e ai furbi cha vendono antiquariato per novita'.
Ritratto di supermax63
12 novembre 2011 - 18:10
Negli anni '80 la FIAT vendeva oltre alla Regata 70 ES anche la FiAT Uno ES.Nota di colore in tutti i sensi entrambe erano stranamente stravendute e stracomprate nella tonalità bluette tipica delle FIAT di quegli anni.Mi pare anche di ricordare ma non ne sono sicuro che pure la Ritmo esistesse in versione ES ovvero Energy Saving il moderno corrispettivo degli inutili dispositivi Start&Stop
Ritratto di Robx58
12 novembre 2011 - 15:38
13
pienamente che questo dispositivo è inutile, costoso e più inquinante, per verificare l'inquinamento, basterebbe rilevare nel momento dell'accensione e ripartenza quanto CO2 e particolati escono dallo scarico e verificare se in moto con sosta di 5 minuti si rilevano dati diversi o uguali. Secondo me la differenza è quasi nulla, e poi quello che si risparmia in carburante lo ripaghi dall'elettrauto, con batterie nuove, alternatore reversibile ecc... anche perchè nella sosta, rimani con luci, climatizzatore, autoradio, tergicristalli (se piove) ecc... tutto in funzione, non puoi spegnere nulla!!! Poi tutte queste batterie, alternatori, una volta esauriti che fine fanno? Andranno ad inquinare in qualche discarica extraurbana distante dagli occhi di tutti, è più inquinante di tanti prodotti usati quotidianamente da tutti. Io l'ho provato, ma dalle mie parti non ha una facile applicazione, (nei paesi di provincia) lo tengo sempre non in uso, ritengo più efficacie l'ausilio di un secondo motore con alimentazione elettrica, come quello introdotto da Peugeot sulla 508, così nella partenza, sarà questo propulsore a rimettere in movimento l'auto nei primi metri, che sono quelli più dispendiosi di energia e quelli dove, un motore termico (diesel o benzina) consumano di più e inquinano di più. L'alternativa è l' elettricità, usiamola, iniziamo a costruire auto con doppia alimentazione ( so che ci sono, la stavo per comprare ) ma hanno ancora costi troppo elevati, se avessero prezzi più ragionevoli, credo che parecchi le comprerebbero, e allora si avrebbero dei benefici nell'inquinamento special modo nelle città, anche acustico, e non è poco.
Ritratto di silvio59
12 novembre 2011 - 16:43
che sia alvolante che vuole "vendere" lo Stop&Start. Invece er la prima volta su una rivista è scritto a chiare lettere che il sistema funziona e dà pure un bel risparmio, ma ci sono anche dei limiti dovuti al calo di tensione della batteria, nel qual caso il sistema si stacca e non dà più vantaggi. Penso che per capire l'efficienza dello Stop&Start è giusto considerare i primi giri, caro Trap, quando la batteria è tutta carica. E' quello che succede ai pendolari che abitano in provincia e vengono in città per lavorare: arrivano con la batteria "piena", poi guidano due o tre ore in centro (non sono tutti taxisti) per andare in ufficio e la sera rientrano al paesello ricaricando la batteria, pronti per il pendolarismo del giorno dopo.
Ritratto di trap
14 novembre 2011 - 13:58
...la batteria prima o poi deve caricarsi, e ripristinare il livello iniziale. E questa energia non può che chiederla all'alternatore, il quale la ruba al motore, che a sua volta la ottiene bruciando gasolio.
Ritratto di Lorenzo888
12 novembre 2011 - 17:00
Calcolatrice alla mano... ogni giorno hanno fatto 172,8 km in tot. Senza eco: consumo 13 km al litro, quindi: 172,8/13=13, 30 litri di gasolio consumati. Costo gasolio 1,50€ circa, quindi 13,30x1,50=19,95€ Con eco: consumo 14,9 km al litro, quindi: 172,8/14,9=11,60 litri di gasolio consumati. Costo gasolio 1,50€ circa, quindi 11,60x1,50=17,40€ Risparmio con start&stop 2,55€. (Fin qui tutto torna) Ma listino alla mano: la 1.6 Hdi acces, quindi senza start&stop, costa 19560€, mentre la 1.6 e-Hdi access, quindi con start&stop, costa 20.660 €. 20660 - 19560= 1100€ Più c'è da considerare i costi di mantenimento, che sicuramente si alzano per la versione con lo start&stop, quindi credo che non sia poi così conveniente...comunque ognuno la può pensare come vuole, però secondo me non serve a niente!
Ritratto di gaspro
14 novembre 2011 - 18:14
E completo i tuoi calcoli: pareggio dopo 75mila km (peraltro fatti tutti nel traffico).... Pensavo meglio....
Ritratto di Fabbro
16 novembre 2011 - 23:50
Considera anche una batteria da cambiare sicuramente più spesso che con un motore normale e che questa sarà sicuramente molto più costosa di una batteria normale (SETTANTA Ah, con supercondensatore!)
Ritratto di werdas1
12 novembre 2011 - 18:35
fare alzare i prezzi delle auto aumentare i costi di manutenzione e a imbrogliare i consumatori che credono che la tecnologia è sempre all'avanguardia quando viene publicizzata da tuttti i canali mediatici come un lavaggio del cervello. Occhio ai furbi che si inventano arcani sistemi obsoleti con tecnologia moderna ma dalla dubbia efficacia,la vera novita sta' nell'elettrico............................... come fanno le navicelle e i satelliti a stare nello spazio senza energia dove la prendono? Quello che oggi e fantascienza domani e realta' quotidiana. Alle case automobilistiche DATEVI una MOSSA che il petrolio è una risorsa finita la quale piu si esaurira piu' aumenteranno i costi. A chi conviene il petrolio.........? Le multinazionali..... Gli stati con i loro balzelli............. Case automobilistiche IMMOBILI.........
Ritratto di lucios
13 novembre 2011 - 02:57
4
.....tante altre diavolerie montate sulle moderne auto hanno dei pro e dei contro. Riguardo ai filtri antiparticolato ad esempio, sono sempre più frequenti i casi di continuo intasamento e trafilaggio di gasolio nella coppa dell'olio quando si viaggia molto nel traffico e per brevi tragitti. Riguardo allo S&S chi ci dice che alla lunga non influisca negativamente sul motore (ad esempio i diesel con FAP o DPF devono stare a temperatura per funzionare bene), sull'impianto elettrico, ecc.? E poi, sempre in nome dell'ecologia, quante auto si son trovate dalla sera alla mattina alimentate a GPL e Metano durante il periodo degli incentivi? Avranno fatto realmente dei test approfonditi? Poi si scopere che tanti motori hanno problemi alle vavole dopo 40.000 km! Io mi chiedo se le innovazioni vengano fatte realmente per apportare dei benefici o siano solo degli specchietti per le allodole per crearsi dei vantaggi sul mercato a discapito però dell'affidabilità? A sto punto dico: VIVA il vecchio motore 5 cilindri turbodiesel mercedes di mio padre, che ha raggiunto la bellezza di 380.000 km senza alcun problema, sebbene inquini come un carro armato.
Ritratto di SAUZER75
13 novembre 2011 - 20:19
Approvo appieno Lucios, per fortuna la mia astra diesel non ha il filtro, che mi avevano proposto come optional al momento dell'acquisto, che ai tempi rifiutai per non incappare nei guai, ora sorrido e son felice della scelta che feci, questi filtri sono solo delle diavolerie e grattacapi, tanto che pur di non averlo, sulla mia prossima macchina optero' per un benzina. Il mio vicino ogni 2 mesi deve portare la macchina in officina per la pulizia!
Ritratto di AyrtonTheMagic
14 novembre 2011 - 13:32
1
:)
Ritratto di ilovenaples89
13 novembre 2011 - 19:51
questo della peugeot è della 2^ generazione, infatti il motore elettrico in partenza spinge un pò il motore, per questo consuma di meno. del tutto inutili gli altri sistemi, che fanno consumare tanta batteria, motorino d'avviamento e anche i consumi, basta chiedere a chi ha la smart mhd
Ritratto di SAUZER75
13 novembre 2011 - 20:13
in ditta abbiamo un fiorino Diesel con lo start & stop e dopo 4 mes di uso intenso in citta' di Milano il dispositivo non funziona gia' piu'. Inoltre il continuo accendere e spegnere il motore ogni 5 minuti secondo me pregiudica la durata del motorino d'avviamento e dell'alternatore (anche se rinforzato) e della batteria continuamente stressati, e poi... parliamoci chiaro...Non e' mica il momento dell'accensione dove il mototre inquina di piu'? visto che la miscela aria carburante non e' del tutto ottimizzata? Per me e' un dispositivo inutile. Ben vengano le Ibride diesel
Ritratto di querelle61
14 novembre 2011 - 11:53
col motore elettrico utilizzato soprattutto in partenza da fermo, ed a bassa velocità tipo 30-50 km/h. Diminuirebbe sia i consumi che le emissioni.
Ritratto di Merigo
14 novembre 2011 - 12:08
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Percorro sempre strade di campagna, con diversi cantieri di posa tubazioni e relativi lunghi semafori a regolare interminabili sensi unici alternati e trovo anche passaggi a livello: il mio Start&Stop è quello di spegnere sempre il motore appena mi fermo in queste condizioni (per altro richiesto dal codice della strada) e noto che a farlo sono la mosca bianca anche in condizioni meteo accettabilissime, cioè senza il bisogno dell'aria condizionata. Diversamente, concordo con chi trovi un poco paranoico spegnere anche per pochi secondi di sosta, specie con un motore diesel che è più contento se rimane acceso.
Ritratto di duiliocurradi
14 novembre 2011 - 19:06
Io sono uno di quelli, spero pochi, che non hanno guardato con "sufficienza" la Citroen C3 stop e start senso drive. Ho ancora la macchina, che mi ha fatto uscire pazzo, e la uso escludendo, subito dopo l'avviamento, il sistema stop e start. Poco dopo la Citroen ha smesso di proporre quel sistema, evidentemente ancora immaturo quando l'ho comprato io. Per il resto la vettura, che ha superato i 100.000 chilometri, va bene.
Ritratto di milziade368
14 novembre 2011 - 21:12
...spegni/accendi nuoce al rendimento e alla durata di un motore termico. Il sistema S&S è un inutile e costoso palliativo. Per ora meglio un ibrido intelligente: gruppo diesel/alernatore, NO cambio, NO differenziali, motori elettrici nei mozzi, reversibili in frenata e accoppiati a dischi freno emergenza, batterie ridotte al minimo per contenere il peso. In seguito, con batterie evolute, anche intercambiabili, elettrico puro. Infine, i dati raccolti mi paiono un po' sommari.
Ritratto di duiliocurradi
14 novembre 2011 - 21:56
La mia C3 Stop & Start senso drive, del 2006, ha presto dato problemi. Si fermava ma, a volte, non partiva. Naturalmente al verde del semaforo. Ho minacciato Citroen di circolare con dietro un cartello di scuse e di spiegazione. Mi hanno sostituito la centralina dedicata (ho dovuto scrivere a Parigi) ma senza soluzione. Alla fine hanno montato una batteria potenziata ma funziona solo a batteria nuovissima. Poi, se non escludo stop e start, a volte non solo non riparte ma manda in crisi anche il cambio robotizzato. Il bello è che la macchina non si muove neppure a spinta. Se mi dimentico di disattivare lo S&S e vado in crisi devo togliere la chiave e aspettare 30 secondi quindi riavviare. E' più facile il PC.
Ritratto di Guido ibrido
14 novembre 2011 - 22:34
L'autostop funziona al 100% su un'auto Ibrida, guidandola lo si capisce subito, non esiste nessun motorino d'avviamento è lo stesso motore/generatore elettrico che fa tutto, sono inavvertibili sia lo spegnimento che l'accensione, e ovviamente non c'è confronto sulla capacità delle batterie! Che al Volante sostenga che è la C3 del 2004 la prima vettura con un sistema autostop efficiente, mi fa specie, nel 2003 guidavo una Civic IMA con uno straefficiente autostop identico all'Insight che utilizzo tuttoggi.
Ritratto di pasavare
15 novembre 2011 - 17:50
dalle tabelle pare che all'aumentare dei giri percorsi il risparmio di benzina diminuisca progressivamente ed all'ultimo giro si consuma di più con lo start e stop inserito che senza: sarebbe stato interessante fare qualche altro giro... forse è più l'energia richiesta dagli avviamenti che quella che si risparmia con il motore spento. Il che fà pensare all'ennesima complicazione inutile...

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