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Piano FCA: così parlerà… Sergio Marchionne

06 maggio 2014

Ancora poche ore, e scopriremo quali sono i piani di Fiat Chrysler Automobiles per i prossimi quattro anni.

Piano FCA: così parlerà… Sergio Marchionne
48 MESI - Partirà subito dopo l’ora di pranzo (dalle 14:30 ora italiana) la presentazione dei piani industriali e finanziari di Fiat Chrysler Automobiles, da qui al 2018. L’evento, attesissimo dal mondo dell’automobile, si terrà a Detroit, e vedrà protagonista il numero uno della società Sergio Marchionne. Le aspettative sono elevate, anche perché la presentazione arriva in un momento particolare per il gruppo: negli ultimi mesi le vendite dei marchi Jeep e Maserati hanno raggiunto vette mai toccate prima, e lasciano spazio all’ottimismo.
 
GRANDE ATTESA PER L’ALFA - Come abbiamo già anticipato (qui la news), le prospettive per il marchio fuoristradistico del gruppo FCA sono ulteriormente accresciute dal lancio della nuova Renegade (che verrà prodotta anche in Italia); in base a fonti interne, nel corso della presentazione dovrebbe essere annunciato l’obiettivo di vendere un milione e mezzo di Jeep nel 2018, raddoppiando in pratica il risultato ottenuto nel 2013. L’attesa maggiore è tuttavia per il marchio Alfa Romeo, che dovrebbe essere rilanciato in ambito mondiale, con (finalmente, dopo lunghi anni di annunci regolarmente disattesi) la presentazione di molti nuovi modelli e addirittura la possibilità di creare, per il Biscione, una società distinta. Ma bando alle ipotesi: fra poche ore, saranno Marchionne e suoi uomini a parlare del futuro dell’Alfa Romeo e di tutto il gruppo Fiat Chrysler Automobiles.


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Ritratto di Merigo
6 maggio 2014 - 12:36
1
Redazione ci sei o ci fai? Il piano è quinquennale! Dal 2014 al 2018 gli anni sono 5 anni non 4: 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018.
Ritratto di cavalierebianco
6 maggio 2014 - 13:29
C'è scritto "per i prossimo quattro anni", non "per l'anno in corso in corso e per i prossimi quattro anni". E siccome siamo già nel 2014, gli anni "prossimi" - piano quinquennale o no - sono quattro. Comunque è un'osservazione assolutamente irrilevante
Ritratto di Merigo
6 maggio 2014 - 14:29
1
Si chiama piano quinquennale e non è pignoleria precisarlo. Sotto il titolo sono poi ribaditi "48 mesi", a rafforzare che chi ha scritto non ha né contato né ragionato ma ha semplicemente sottratto 2018 a 2014 come sembra stia facendo anche tu. Come annunciato da mesi, quello che presenterà oggi Sergio Marchionne è il piano quinquennale 2014-2018 di FCA ed è assurdo che il Redattore di una testata sedicente del settore non lo sappia. Pignoleria è la tua nel correggere la mia correzione.
Ritratto di Gilbi79
6 maggio 2014 - 16:46
a me sembra che da oggi al 2018 sono quattro anni (dal 2014 al 2015 un anno, dal 2015 al 2016 un anno, dal 2016 al 2017 un anno, dal 2017 al 2018 un anno). Forse sei più bravo in italiano che in matematica
Ritratto di Merigo
6 maggio 2014 - 19:08
1
Guarda che se ci pensi è facile. Un piano biennale, ipotizziamo 2014 e 2015, comprende appunto il 2014 e il 2015, mentre tu li fai diventare un anno solo, togliendo un anno né più né meno come ha fatto la Redazia. Te li riconto: 2014: 1°; 2015: 2°; 2016: 3°; 2017: 4°; 2018: 5°. Provaci anche tu che ce la puoi fare! Comunque, il piano presentato oggi da Sergione è il piano quinquennale, che ti piaccia o non ti piaccia, e che io sia o non sia più bravo in italiano che in aritmetica (scomodare come dici la matematica per contare fino a 5 non mi sembra il caso). Ciao, Gilberto (Gilbi sta Gilberto vero?).
Ritratto di Gilbi79
6 maggio 2014 - 23:27
....in ogni caso da oggi al 2018 ci sono 3 anni e otto mesi......FRA CINQUE ANNI SIAMO AL 06 MAGGIO DEL 2019 NON 2018. Nelle slide si vede chiaramente che il programma va fino al 2018 se poi lo vuoi chiamare quinquennale fa come preferisci
Ritratto di cavalierebianco
7 maggio 2014 - 11:05
Non ti sembra di cadere nel ridicolo, caro Merigo?
Ritratto di Arcadia
6 maggio 2014 - 12:52
Nei prossimi anni ne vedremo delle belle.
Ritratto di napolmen
6 maggio 2014 - 13:01
......rispetto a vw FCA E' UN SUEPRGRUPPO CON POTENZIALITA' ENORMI!!!!! basta dire ferrari che surclassa per rpestiogio e nomea porsche od JEEP un brand ultra rinomato...oppure la stessa alfa romeo in cui seat nn e' neake la "palla destra" del marchio!!! e che dire di mamserai che fa' 100a cosa che nessun marhcio in vw puo' vantare?...oltretutto e' ora e' ben piantata in america dominandola (in sud e' leader incontrastata) ed in crescita in europa....la partita si giochera' in cina e li' vw parte avvantaggiata visto che roamai e' mezza cinese di fatto!!!
Ritratto di Merigo
6 maggio 2014 - 13:59
1
Stai superando te stesso in quanto a errori: oggi ti sei lanciato con degli inarrivabili "rpestiogio" e "mamserai"! Immagino tu scriva non con un PC ma con un telefonino ma non basta: deve avere anche la tastiera rotta per scrivere tanti strafalcioni! Però credimi, sei l'unico di cui mi diverte leggere i post! Ciao e continua così.
Ritratto di wesker8719
6 maggio 2014 - 14:18
Ahahah fca che supererá Vag nelle vendite é la perla del secolo , e quanto ne é convinto capozzi napolmen
Ritratto di UnAltroFiattaro
6 maggio 2014 - 14:09
Non esageriamo... Magari ma è quasi impossibile!
Ritratto di DS
6 maggio 2014 - 14:28
Forse tutto dipende da come quantifichi "prossimi anni", se intendi decenni magari tutto può essere, nei prossimi cinque anni non riuscirà nemmeno ad avvicinarsi.
Ritratto di wesker8719
6 maggio 2014 - 14:41
Nei prossimi anni sono fortunati se arriveranno a sei milioni di auto di cui tanto parlano!! Vag raggiungerà i 10 milioni giá nel 2014
Ritratto di UnAltroFiattaro
6 maggio 2014 - 14:48
Ma stai sicuro che anche VAG a 10.000.000 di auto nel 2014 non ci arriva! Anche nel 2013 dicevano che avrebbero superato Toyota, ma così non è stato...
Ritratto di wesker8719
6 maggio 2014 - 14:54
Chi ha parlato di superare toyota nel 2014? Vag continuando come nei primi tre mesi ci arriverà eccome mentre fca ha un obiettivo di 4,5-4,6 milioni auto , una differenza abissale
Ritratto di UnAltroFiattaro
7 maggio 2014 - 00:30
e che quest'ultima non raggiungerà i 10 milioni di veicoli nel 2014, non ci riuscirà neanche VAG... Non è difficile capirlo... Inoltre 4,5 milioni di veicoli per un'azienda sull'orlo del fallimento solo qualche hanno fa, è un ottimo risultato! VAG quanto tempo ha impiegato per raggiungere questi risultati? E nonostante gli elevatissimi investimenti, riesce per un soffio a salire sul 3° posto del podio...
Ritratto di napolmen
6 maggio 2014 - 16:33
..il boss vag diceva:"entro breve primo posto ed andremo su marte con i nostri motori iniettore pompa..."!!!! POI la storia li ha confermati come buffoni....
Ritratto di marian123
6 maggio 2014 - 19:11
guarda cosa sono diventati oggi. Buffone chiamerei qualcun'altro che è bravo a parlare ma molto meno a mettere in pratica.
Ritratto di Fr4ncesco
6 maggio 2014 - 12:58
2
Non ci resta che aspettare allora, prima di formulare qualsiasi considerazione.
Ritratto di Veloce
6 maggio 2014 - 13:03
ad esempio con lo scorporo del marchio Alfa Romeo, sarebbe disponibile per gli investitori il profit/loss statement del marchio per la prima volta.
Ritratto di Merigo
6 maggio 2014 - 13:50
1
Un eventuale scorporo di Alfa-Romeo da FIAT GROUP AUTOMOBILES non modificherà nulla per gli investitori, perché le Società quotate continueranno ad essere 2 e solo 2: FIAT CHRYSLER AUTOMOBILIES da ottobre quotata a Wall Street e Milano (oggi FIAT spa quotata solo a Milano) e CNH INDUSTRIAL (in precedenza FIAT INDUSTRIAL spa) quotata già oggi a Wall Street e Milano. Quindi saranno sì disponibili come per tutte le Società i bilanci di Alfa Romeo, ma non ci sarà nessuna possibilità per gli investitori di acquistarne azioni che saranno al 100% di FCA. Anche il termine "per la prima volta" non è esatto, perché come sappiamo Alfa-Romeo è stata una Società a sé per decenni, ed inoltre perché anche quando entrò in orbita FIAT le venne creata una Società ad hoc assieme a Lancia: ALFA LANCIA INDUSTRIALE spa. Concludendo, lo scorporo servirà a mio parere e come ho già scritto in altro blog sul tema, per creare un contratto a sé come è stato per OFFICINE MASERATI GRUGLIASCO e FABBRICA ITALIA POMIGLIANO, mentre il P&L Statement servirà solo al CEO Sergio Marchionne per capire meglio i numeri ma non agli investitori per investirci.
Ritratto di Veloce
6 maggio 2014 - 14:58
Rileggi il mio post, non ho mai parlato di azioni Alfa Romeo ma solo della possibilità di conoscere la redditività del marchio, dato che a oggi conosciamo solo quella aggregata. Per la prima volta si intendeva chiaramente dall'acquisizione da parte di FIAT...
Ritratto di Veloce
6 maggio 2014 - 13:00
Va bene l'atteggiamento conservativo negli anni della crisi. Ma ora che la Commissione Europea stima crescita del PIL sopra '1% in Italia nel 2015, è decisamente ora di fare uscire nuovi modelli e riconquistare fette del mercato nazionale. Per non parlare del mercato europeo, dove le auto del gruppo non vendono più ormai da parecchi anni. Occorrono investimenti mirati anche di immagine. FCA non vivrà di soli USA!
Ritratto di napolmen
6 maggio 2014 - 13:06
..ora che nn sia piu' italy-dipendete!!!! ORA E' UNA MULTINAZIONALE E QUALCUNO QUI' IN ITALIA SPERO LO CAPISCA LA DIFFERENZA
Ritratto di onavli§46
6 maggio 2014 - 13:55
la crisi c'è eccome, e non è sicuramente nel solo settore auto, ma nell'economia generale EU, tra cui pesantemente nel nostro Paese. Le stime fatte da Bruxelles, sono statistiche, cui mai, ripeto mai, hanno azzeccato qualcosa. Il rigore economico imposto delle "lobbie EU" , tendenzialmente per la Germania, hanno fatto un disastro, ed in Italia un cataclisma. Leggiamo bene i numeri dei disoccupati, dei licenziati, dei cassintegrati e delle aziende piccole, medie e grandi che hanno chiuso. Comprendiamo bene che il potere d'acquisto italiano, è come Grecia, Portogallo, Slovenia, cioè insignificante e catastrofico. Le statistiche vanno osservate sui fatti e non sulla carta della burocrazia propagandistica che "confonde solo le idee alla gente comune".. Il mercato auto in Italia, si riprenderà solo e quando, alcuni settori trainanti industriali ed economici, riusciranno ad invertire marcia. Nella "nassa", non vi è soltanto l'auto, che essendo un bene di consumo, è trainante solo quando i consumi indispensabili sono appagati e/o recuperati. Per FCA, come altre moltissime aziende, non servono investimenti di immagine, ma investimenti sostanziali che producono ricchezza economica e finanziaria, e pur anche occupazione. Tutto ciò significa economia.
Ritratto di Veloce
6 maggio 2014 - 15:08
la recessione è tecnicamente finita, dato che il 2014 chiuderà con tutta probabilità in leggerissima (zero virgola qualcosa) crescita. Certo, le conseguenze in termini di impoverimento di famiglie e aziende e disoccupazione si trascineranno ancora per molti anni. Per giunta, il mercato europeo dell'automobile attraversa un momento di crisi ancora più profondo di quello che ha investito l'economia in generale. Sono giuste le tue precisazioni, però il succo del mi intervento voleva essere l'assenza di scuse per non investire, non una puntuale analisi economica del frangente in cui ci troviamo. Infine, l'auto non è esclusivamente un bene di consumo, ma un bene strumentale. Pensa ad un professionista che la utilizza per lavorare e ne deduce gli oneri del mantenimento.
Ritratto di onavli§46
6 maggio 2014 - 20:13
il concetto espresso da entrambe è analogo, cioè, gli investimenti debbono servire per rilanciare effettivamente l'economia, l'immagine rimane un rilancio virtuale che di concreto non ha nulla. In fattore di recessione, debbo contraddirti, e ti spiego il perchè: con una crisi economica e finanziaria, di valori simili a quella che abbiamo e stiamo tutt'ora attraversando, vi può essere contemporaneamente inflazione e recessione, stranamente ma non troppo, l'Italia ed altri Paesi non solo Europei, hanno avuto poca inflazione, che significa poco aumento dei prezzi nella totalità. Il processo d'inflazione, pur sempre e comunque vigente in ogni economia, e un poco d'inflazione vige in tutti i paesi, sia nei termini di costo e prezzi merci sia all'ingrosso che al dettaglio. Un'esempio, il carburante non costa di più perchè il prezzo del "barile" al mercato in commercio è aumentato, ma perchè è stato sovra caricato di accise, (mi riferisco all'Italia) per cui è aumentato il prezzo al dettaglio, non quello all'ingrosso. Il prezzo del barile è sempre ragionevolmente fluttuante da anni, per fortuna. La recessione, quella che pur per l'Italia ed altri Paesi EU sussiste, non è proprio terminata, anzi, è più preoccupante del previsto e neppure altalenante. Pur in questo un esempio di spiegazione: recessione in decrescita in termini prettamente economici, significa quando il PIL (prodotto interno lordo) nell'anno in corso di riferimento e per almeno 6 mesi consecutivi dall'osservazione reale, diminuisce o meglio dire cala almeno dell'1%, rispetto all'anno precedente. In Italia in particolare, non è accaduto, anzi, qualche mese è stabile nei valori, qualche mese cresce, e qualche misero mese diminuisce poco o nulla. Dunque è recessione economica del Paese, con ogni negatività che quotidianamente assistiamo e viviamo. La Spagna ad esempio ha avuto un processo esattamente contrario, ma è cresciuta l'inflazione, cioè i prezzi. Sempre tornando al PIL, il nostro ovviamente, se decresce come indicato precedentemente, è recessione calante, ma se rimane sotto l'1% è pur sempre crisi economica, cioè il prodotto e/o i prodotti, danno meno utili economici rispetto a ciò che si immette al mercato nazionale e/o estero. Ci sono poi altre decine e decine di fattori sul concetto, inflazione, recessione e crisi, compresa anche quella di mercato. In conclusione, gli investimenti veri, che sono poi denaro fresco investito dalle aziende, possono invertire tendenzialmente il fattore di recessione, ma certamente nel lungo periodo. Da qui la necessità, che le aziende investano in progettazione e prodotto, da immettere sul mercato e favorirlo alla vendita. Gli Stati uniti, hanno fatto questo, e cominciano ad intravvederne i risultati economici e pur occupazionali. In quanto all'auto, è si un bene di consumo, indipendentemente dall'utilizzo cui essa è programmata e/o destinata, ma un bene di consumo di secondaria importanza.
Ritratto di Veloce
6 maggio 2014 - 22:51
l'investimento in immagine non può che accompagnarsi ad un adeguato investimento di prodotto. Ma occorre sostenere il prodotto valido con sforzi divulgativi all'altezza. Non se hai avuto occasione di vedere, ad esempio, lo spot di Maserati per il Super Blow (advertising di Brand). Una platea che vede da sempre presenti tutti i più grandi costruttori di auto. Mi sembra che le ambizioni di Fiat vadano nella direzione giusta per collocarsi fra i più grandi. I numeri finanziari che sono usciti per gli investimenti sono buoni. Ora stiamo a vedere come va a finire.
Ritratto di vespa50
6 maggio 2014 - 13:53
1
peccato! ci speravo in una diretta streaming... :-)
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
6 maggio 2014 - 15:52
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di LucaPozzo
6 maggio 2014 - 17:38
In effetti è un articolo un po' superfluo. Comunque sul sito del gruppo c'è già il lineup futuro di praticamente tutti i marchi
Ritratto di LucaPozzo
6 maggio 2014 - 17:39
Sta parlando in questo momento Marchionne per Ferrari, l'ultimo che rimaneva

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