INVESTIMENTO CONDIVISO - La base costruttiva introdotta sulle Alfa Romeo Giulia e Stelvio verrà utilizzata anche su altre automobili della FCA, in maniera da far crescere le economie di scala e ammortizzare gli elevati costi affrontati per svilupparla. Lo ha confermato il numero uno dell’azienda, Sergio Marchionne, nel corso in una conferenza con gli analisti finanziari per illustrare i dati relativi al bilancio 2016 del gruppo. La piattaforma a trazione posteriore o integrale denominata Giorgio rappresenta un elemento cardine nell’ambiziosa politica di rilancio dell’Alfa Romeo, visto che è stata concepita per essere modulare, adattabile cioè a automobili di lunghezza o categoria diversa. La FCA investirà 5 miliardi di euro per il completo rilancio dell’Alfa Romeo, 2,5 dei quali già spesi, ma l’azienda per il momento non ha ancora prodotto utili.
UNA MECCANICA PER TUTTE - Secondo quanto riporta il sito Automotive News, Marchionne ha spiegato agli analisti che l’investimento sostenuto per l’Alfa Romeo si ripercuoterà in termini favorevoli anche per gli altri marchi del gruppo, a partire dalla Maserati, che riceverà la piattaforma per tutte le nuove automobili dal 2018 in avanti. Automotive News cita una fonte a conoscenza delle mosse future della FCA e immagina che una variante meno sofisticata della base costruttiva sarà utilizzata per alcune vetture delle Chrysler, Dodge e Jeep, come ad esempio la sportiva Challenger, la suv Journey e la Grand Cherokee. La Maserati riceverà invece una versione migliorata della piattaforma, che utilizzerà per le nuove edizioni delle berline Ghibli e Quattroporte, le sportive GranTurismo e Alfieri e anche per una suv di dimensioni e prezzo inferiore alla Levante, ancora in fase di discussione.