Introdotta nel 2012, la piattaforma MQB (Modularer Querbaukasten) ha costituito la base per l’ingegnerizzazione di oltre 32 milioni di veicoli appartenenti ai marchi del Gruppo Volkswagen. La piattaforma MQB, sviluppata dalla Volkswagen, ha fatto il suo debutto con la Golf 7 nell'ottobre 2012. Dopo la Golf, a distanza di pochi mesi, l’Audi ha lanciato la terza generazione dell’A3, sempre ingegnerizzata sulla piattaforma MQB. La piattaforma modulare ha così permesso la standardizzazione dei processi produttivi, con conseguente maggiore flessibilità e riduzione dei costi di sviluppo.
La MQB consente la variazione di parametri come la carreggiata, il passo, le dimensioni delle ruote o la posizione del sedile e del volante, che possono essere adattati individualmente, a seconda del posizionamento e del segmento del rispettivo modello. Molti componenti della carrozzeria sono realizzati con acciai ad alta resistenza e con lamiere di spessore variabile; questo accorgimento ha permesso di ridurre il peso dei nuovi modelli MQB di circa 50 kg rispetto ai modelli precedenti. Per la Golf 7, la riduzione di peso è stata di quasi 100 kg, a seconda delle specifiche. Anche la posizione dei motori è standardizzata nella piattaforma modulare trasversale. Sono inclinati verso la parte posteriore di 12 gradi, con il lato di aspirazione nella parte anteriore e il lato di scarico nella parte posteriore. Per questo motivo, nei motori TSI della serie EA 211, che hanno debuttato insieme alla MQB, gli ingegneri addetti allo sviluppo hanno ruotato le teste dei cilindri di 180 gradi rispetto al motore EA 111 precedente. Le versioni con motore a benzina (TSI), Diesel (TDI) e a gas metano (CNG) sono state previste fin dall'inizio nel concetto di design, così come le unità mild hybrid e ibride plug-in.
I nuovi motori a benzina e diesel (EA 288) sono stati dotati di interfacce standard per la trasmissione. Questo ha permesso di abbinarli agli stessi cambi e agli stessi alberi di trasmissione sull'asse anteriore. Di conseguenza, il numero di varianti di motori e cambi si è quasi dimezzato. Nel caso delle unità di riscaldamento e condizionamento, un componente importante della parte anteriore del veicolo, il numero di versioni diverse è sceso da 102 a 28.
Nel corso degli anni, la piattaforma è stata continuamente ampliata e perfezionata. Tutti i veicoli basati sulla MQB possono essere standardizzati e prodotti negli stabilimenti della rete di produzione globale. La MQB consente inoltre di costruire sulla stessa linea di produzione veicoli con passi e carreggiate diverse, o modelli di marchi diversi.
Ralf Brandstätter, ceo della Volkswagen, ha dichiarato che la piattaforma MQB sarà la base per le prossime generazioni di Passat, Tiguan e Tayron, le quali potranno contare su una profonda integrazione del digitale, oltre che su diversi sistemi di assistenza alla guida.
Sfruttando l’esperienza maturata con la MQB, la Volkswagen ha sviluppato la piattaforma modulare MEB, specifica per i modelli completamente elettrici della gamma ID (nella foto qui sopra). Il layout tecnologico fondamentale della MEB si basa sul principio di alloggiare i componenti della trazione elettrica in uno spazio minimo. La batteria è collocata tra gli assi, mentre l'abitacolo offre un ampio spazio. Anche la MEB è in grado di coprire un'ampia gamma di modelli per i mercati globali, dalla city car fino allo spazioso ID. Buzz. La MEB costituisce anche la base per la futura piattaforma meccatronica SSP (Scalable Systems Platform), che rappresenterà un grosso passo in avanti sotto tutti i punti di vista. Nel 2026, la Volkswagen prevede di presentare il suo primo modello su questa piattaforma ultra-scalabile, con il progetto Trinity.