QUESTIONE DI CODICE - Venerdì 15 aprile scadono le varie ordinanze che su diversi tratti di strade e autostrade imponevano (già dallo scorso 15 novembre) di montare pneumatici invernali o di avere a bordo le catene da neve. Liberi da quest'obbligo, quindi, si può tornare a montare le estive. Attenzione, però. Nulla vieta di tenere le invernali tutto l'anno (anche se è sconsigliabile, perché col caldo peggiorano spazi di frenata e tenuta di strada), a meno che non abbiano un codice di velocità inferiore a quanto indicato nella carta di circolazione. Infatti, la legge prevede solo per le gomme invernali di poter scendere col codice di velocità (fino a Q, che equivale a 160 km): per esempio, se il ribretto prescrive coperture di 225/45 R 18 95V (quindi con codice di velocità V, pari a 240 km/h) per le invernali si possono utilizzare gomme di pari dimensioni ma con codici H (210 km/h), T (190 km/h) e così via, fino a Q. Questa deroga vale però solo fino al 15 maggio: dopo quella data si possono montare le invernali soltanto se il codice di velocità è pari (o superiore) a quanto riportato sulla carta di circolazione.
PER CHI SGARRA... - I trasgressori (ovvero che montano gomme invernali con codice di velocità sbagliato) rischiano una multa tra 422 e 1.695 euro (art. 78 del Codice della Strada) col rischio anche di vedersi ritirare la carta di circolazione ed alla richiesta di effettuare la revisione del veicolo. Per gli altri (quelli con pneumatici invernali dal codice di velocità corretto) conviene comunque ricordare che le temperature più elevate influiscono anche sull’usura del battistrada, oltre che sul consumo di carburante e (come accennato) su spazi di frenata e tenuta di strada. Questo perché i pneumatici invernali utilizzano materiali progettati per rendere meglio con temperature inferiori ai 7° C.