SULLA NEVE E SUL GHIACCIO - Per testare i nuovi pneumatici invernali Nokian WR Suv 4 ci siamo spinti sino nel cuore della Lapponia finlandese: a Ivalo, 200 chilometri più a nord del Circolo Polare Artico. Qui sorge White Hell, l'Inferno Bianco, il centro di ricerca e sviluppo che il costruttore finlandese Nokian ha fondato nel 1986. Ben protetto da occhi indiscreti da recinzioni e telecamere, occupa una superficie di 700 ettari, dispone di 30 piste e include un lago che, nel periodo invernale, quando si ricopre di ghiaccio, viene utilizzato per i test su superfici a basso coefficiente d'attrito. Una parte di questo specchio viene coperta da una maxi tensostruttura mobile lunga 700 metri, larga 16,5 e alta 6,45 per permettere ai tecnici di condurre le loro verifiche al riparo dalle tormente di neve. Dentro, l'illuminazione è a giorno, anche nei mesi in cui la luce naturale si limita a un paio d'ore. Nei periodi più rigidi dell'anno le temperature scendono facilmente sotto i -30 gradi centigradi, e non sono rare escursioni termiche di 40 gradi nell'arco delle 24 ore. Per oltre 200 giorni l'anno la temperatura, comunque, rimane sotto lo zero. Oltre che un vero inferno bianco, questa è anche una delle aree più avanzate al mondo per i test su pneumatici invernali. In alcuni di questi viene utilizzata un'auto-robot a guida autonoma: permette di effettuare prove ripetitive, senza il rischio di condizionamenti da parte del pilota. Spesso, poi, l’impianto viene utilizzato anche dalle case automobilistiche, che possono verificare il comportamento dei loro nuovi modelli in condizioni estreme, al riparo da curiosi, fotoreporter o ingegneri della concorrenza.
ROBA… DA CHIODI - Le rare opportunità in cui la Nokian permette l'accesso ai giornalisti nel suo White Hell sono per lo più legate alla prova di nuovi pneumatici, come nel caso dei WR Suv 4 del nostro test. Superata la sbarra d'ingresso, si viene accompagnati alle due aree aperte alla visita: quella che abbraccia una parte del lago e una delle 30 piste, su cui ci vengono affidate delle Audi RS4 con pneumatici da circuito chiodati al volante delle quali… "rompere il ghiaccio". Dopo aver saggiato la risposta delle auto su questa particolare superficie, si passa ai test veri e propri, messi a punto per permettere di apprezzare i differenti livelli di aderenza garantiti da prodotti più o meno estremi. Questa volta si tratta di prove comparativi fra penumatici chiodati, gomme invernali M+S tecniche e prodotti meno specialistici. Nell'occasione abbiamo provato, su una piccola “flotta” di Volkswagen Golf, gli Hakkapeliitta 9, gli invernali chiodati per Paesi nordici; i D4, degli M+S di alta resa chilometrica; e le nuove Hakkapeliitta R3, coperture specialistiche adatte al clima della Scandinavia. Le prove si articolavano su slalom e su test di accelerazione e di frenata su tre tipi di superficie: ghiaccio liscio (come s un campo da hockey), ghiaccio ruvido e ghiaccio coperto da neve. Quando si passa dalle chiodate alle gomme invernali meno specializzate si capisce sino in fondo quanto sia pericoloso percorrere tratti di strada ghiacciati con disinvoltura: a bassa velocità, al primo tentativo di sterzata appena più deciso, l'auto va inesorabilmente dritta e scivola per decine e decine di metri senza controllo, sulla superficie del lago, rallentando pigramente nonostante l'azione sui freni. Con i chiodati tutto sembra più semplice e sicuro: il veicolo risponde ai comandi, a patto di impartirli con dolcezza. Con la soluzione più tecnica si marcia sino a 40 km/h con una certa sicurezza, ma se si manovra con troppa rudezza la sbandata è in agguato.
120 ANNI D’INNOVAZIONE - La visita al centro di Ivalo, punto di partenza per i test su strade pubbliche effettuati con i nuovi pneumatici per suv WR Suv 4, è stata l'occasione anche per celebrare i 120 anni dell'azienda fondata nel 1898 con il nome di Suomen Gummitehdas Osakeyhtio. Oggi la società ha sede a Nokia, è quotata alla borsa di Helsinki, conta 4.600 dipendenti, vanta un fatturato di circa 1,6 miliardi di euro, esporta in 60 mercati mondiali ed è riconosciuta tra i leader nella produzione di gomme invernali, una tipologia che ha letteralmente creato nel 1934, quando presentò la copertura per camion Kelirengas. Le altre tappe da ricordare nella storia di quella che dal 1988 è la Nokian Tyres riguardano, innanzitutto, gli inizi del 900, quando la società, inizialmente impegnata a produrre guarnizioni, coperture per bicicletta e scarpe di gomma, cominciò a dedicarsi ai veicoli. Nel 1936 presentò l'invernale per auto Hakkapeliitta, diventato in Scandinavia sinonimo di copertura winter, oggi alla nona generazione. Nel 2002 il WR è stato il primo stagionale M+S con codice di velocità W (fino a 270 km/h). Dal 2005 laNokian conta un secondo sito produttivo in Russia, a Vsevolozhsk, e nel 2019 aprirà il suo terzo centro prove, dopo quelli di Ivalo e di Nokia: in Spagna, a Santa Cruz de La Zarza, e verrà utilizzato per i test in condizioni estive. La struttura disporrà anche di un anello d'alta velocità di 7 chilometri di lunghezza, con curve sopraelevate. Nel 2013 il record di velocità su ghiaccio fu stabilito proprio con degli Hakkapeliitta 8: 335,71 km/h. Citazione d'obbligo, infine, per il WR Suv 3, che nel 2016 è stato il primo pneumatico al mondo con classificazione europea doppia A, per la tenuta sul bagnato e per il risparmio di carburante.