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Violenta polemica tra industriali per la strategia Fiat

15 settembre 2012

L’imprenditore calzaturiero Diego Della Valle ha sparato a zero contro la Fiat, la famiglia Agnelli e il top manager Sergio Marchionne. Oggetto delle durissime critiche la decisione della Fiat di rivedere il piano di investimenti di 20 miliardi approvato due anni fa e firmato dalla Fiat assieme al governo e a parte dei sindacati.

SCONTRO MAI VISTO -  Ha avuto conseguenze imprevedibili - anche se forse non sorprendenti - la decisione della Fiat di dichiarare formalmente annullato il piano “Fabbrica Italia” lanciato nel 2010 e contenente impegni per 20 miliardi di investimenti da parte della Fiat a fronte di un cambiamento profondo dei rapporti tra azienda e lavoratori. Il tutto con il rinvio al 30 ottobre per sapere qualcosa sulle intenzioni della Fiat. La reazione imprevista è stata soprattutto quella dell’industriale calzaturiero Diego Della Valle (foto sopra) che ha emesso una nota in cui stigmatizza il comportamento della Fiat, sostenendo esplicitamente che le scelte compiute sono state sbagliate e che il problema non sono certo i lavoratori ma il management e gli azionisti.

GIUDIZI MOLTO DURI - Tranciante è stato il giudizio emesso nei confronti sia degli azionisti Fiat che dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, giudicato “inadeguato”. Al vetriolo le parole messe nero su bianco: “Continua - ha fatto sapere l’industriale marchigiano creatore delle scarpe Tod’s - questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat, del suo inadeguato Amministratore Delegato e in subordine del Presidente. Assistiamo infatti da alcuni anni a frequentissime conferenze stampa nelle quali, da parte di questi Signori, viene detto tutto e poi il contrario di tutto, purché sia garantito l’effetto mediatico, che sembra essere la cosa più importante da ottenere, al di là della qualità e della coerenza delle cose che si dicono”.

AL DI LÀ DELLE SCELTE INDUISTRIALI - La netta critica si riferisce appunto al comunicato della Fiat con cui è stato accantonato l’accordo “Fabbrica Italia”. Secondo Della Valle, “Con il comunicato rilasciato ai giornalisti oggi, Marchionne e Company hanno superato ogni aspettativa riuscendo, con alcune righe, a cancellare importanti impegni che avevano preso nelle sedi opportune nei confronti dei loro dipendenti, del Governo e quindi del Paese. Ma si rendono conto questi supponenti Signori dello stato d’animo che possono avere oggi le migliaia di lavoratori della Fiat e i loro familiari di fronte alle pesanti parole da loro pronunciate e alle prospettive che queste fanno presagire? Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l’Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo Amministratore Delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate o, peggio ancora, le scelte più convenienti per loro e i loro obiettivi, senza minimamente curarsi degli interessi e delle necessità del Paese".

DIFESA DEL MADE IN ITALY (SANO) - Della Valle non vuole neanche correre il rischio di vedere confusa tutta l’imprenditoria italiana con la Fiat, i suoi azionisti di riferimento (la famiglia Agnelli) e il suo management. Eloquenti le sue parole in proposito: “È bene comunque che questi “furbetti cosmopoliti” sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro”.

MONTEZEMOLO “ROMPE” CON L’AMICO - Alle parole sferzanti di Diego Della Valle ha risposto Luca Montezemolo, che oltre a essere presidente della Ferrari - notoriamente appartenente al gruppo Fiat - è anche amico e socio in affari di Diego Della Valle. Montezemolo ha reagito con un giudizio totalmente negativo sulle parole di Della Valle: “Espressioni come quelle usate da Diego sono assolutamente inaccettabili e non dovrebbero mai far parte di una dialettica tra imprenditori. Tanto più che coinvolgono imprenditori che in settori diversi affrontano una difficile competizione su mercati mondiali”.

NODI AL PETTINE - La questione è tutt’altro che uno scontro puramente dialettico. Una volta tanto argomento del contendere sono cose concrete, legate all’economia, al lavoro, alle prospettive industriali dell’Italia, non della società per azioni Fiat e dei suoi azionisti. In ballo c’è il futuro di importanti attività in Italia. Perché un conto è ragionare di Fiat che si salva e magari guadagna negli altri continenti, un conto parlare della presenza produttiva della Fiat in Italia. 

ROMITI D’ACCORDO CON DELLA VALLE - Che il tema sia scottante - forse un’apertura del preconizzato e temuto “autunno caldo” italiano - lo confermano altre prese di posizione. Perché l’attacco di Della Valle non è stata l’unica reazione imprevedibile all’iniziativa della Fiat. Non meno notevoli sono le parole spese da Cesare Romiti -  per anni a capo proprio del gruppo Fiat -  a sostegno delle parole di Diego Della Valle; parole che colgono l’essenza della questione prendendo le mosse dalle scelte della Fiat: “Quando un’azienda automobilistica interrompe la progettazione vuol dire che è destinata a morire” sono state le parole di Romiti a proposito della decisione della Fiat di mettere da parte il piano “Fabbrica Italia”. E una vera sorpresa sono le considerazioni fatte da Romiti sui sindacati: “Uno dei principali colpevoli è il sindacato assente che, tranne la Fiom, non hanno fatto nulla” per impedire le scelte Fiat. Ed è davvero clamoroso sentire Cesare Romiti avere parole positive nei confronti del sindacato Fiom, il sindacato “rosso” (non Ferrari).



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Ritratto di Robx58
15 settembre 2012 - 16:15
13
non avrà molto da dire, meglio che rimane negli USA, qui in Italia rischierebbe molto.
Ritratto di MatteFonta92
15 settembre 2012 - 16:21
3
Direi che in questo caso non c'è una parte che ha ragione al 100%. Sicuramente Della Valle ha ragione a protestare in questo modo per l'annullamento degli investimenti Fiat in Italia che, probabilmente, costerà il posto a migliaia di operai. D'altro canto la pressione fiscale e la lentissima e poco chiara burocrazia italiana scoraggerebbero chiunque imprenditore ad investire qui e, giustamente, la Fiat deve fare i propri interessi prima di tutto. Touché.
Ritratto di JDeeeeM
15 settembre 2012 - 19:16
le scelte di marchionne rispecchiano quelle dell'imprenditore diligente, del resto lo abbiamo visto più volte attaccare il governo responsabile di aver spinto a molte scelte pregiudizievoli per i lavoratori della fiat. Tod's vende scarpe dai prezzi esorbitanti...vorrei ben dire che riesce a rientrare nei costi... quanto una punto la paghi 9500€, meno di quello!!
Ritratto di studio75
16 settembre 2012 - 09:16
5
il percorso FIAT sembra chiaro via da confindustria, chiusura di stabilimenti, trasferimento sede legale in un paese dove la pressione fiscale sia più favorevole (Stati Uniti?). in effetti altre imprese che lavorano nel nostro paese (cito rayanair che paga le tasse in Irlanda) non sottostanno al nostro fisco. sembra l'unico modo per attrarre ancora nel nostro bel paese gli imprenditori stranieri.
Ritratto di Raffaelorenz
16 settembre 2012 - 11:49
FIAT poteva fare i suoi interessi in libertà se non si faceva finanziare dallo Stato, se non prendeva in regalo il terreno di Termini Imerese dalla Regione Sicilia, se non otteneva finanziamenti anche con il ricatto di chiusure delle fabbriche (ricatti andati a "buon fine") E no cari miei italiani, vi piace e godete ad avere un ombrello ficcato nel deretano ma ciò non vi dovrebbe impedire di pensare.
Ritratto di fogliato giancarlo
17 settembre 2012 - 01:18
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Ritratto di DS
17 settembre 2012 - 08:41
Infatti, con la storia che "lo fanno tutti" abbiamo visto a che punto è arrivato questo povero mondo.
Ritratto di Elcamino
15 settembre 2012 - 16:22
Condivido anche io le parole dette anche se non condivido che le abbia dette un altro imprenditore, dovrebbero essere i politici i primi mettersi al servizio delle persone, ma da troppo tempo o forse da sempre si cerca sempre di privilegiare gli imprenditori che i lavoratori. La panda è tornata in Italia, ma visto che il 90% delle vendite sono nel nostro paese mi sembra il minimo, se poi si continuano a licenziare persone e chiudere fabbriche è normale che non si riesca ad uscire dalla crisi, le persone non hanno soldi da spendere.
Ritratto di Claus90
15 settembre 2012 - 16:48
Diego della valle è un grande, lui si che produce ottimi prodotti duraturi , lui fa il vero MADE IN ITALY.
Ritratto di LucaPozzo
15 settembre 2012 - 17:35
Quindi fammi capire bene: se produci auto in Serbia sei un disgraziato. Se produci scarpe e portafogli in Romania "fai il vero made in Italy". Ok, fin qui ci sono. Quello che non ho capito è se è una questione di prodotto oppure se basta dire che non ti piace Marchionne per diventare un paladino dell'italianità
Ritratto di Claus90
15 settembre 2012 - 17:48
Il gruppo tod's è un'azienda italiana che produce in italia e di conseguenza si chiama made in italy, invece la fiat è un'azienda italiana che produce in serbia e non è made in italy il prodotto ha solo il nome italiano se no che made in italy è?
Ritratto di LucaPozzo
15 settembre 2012 - 17:54
Ah ok, il gruppo Tod's produce esclusivamente in Italia. Perdonami, non avevo capito. Adesso però scusa ma devo andare, ho un appuntamento con la fata turchina, dobbiamo andare al compleanno del gatto invisibile e Cenerentola ci dà uno strappo con la carrozza trainata dai topolini
Ritratto di Claus90
16 settembre 2012 - 00:55
io acquisto le Hogan e c'è scritto made in italy sarebbe illecito scrivere made in italy se poi sono state prodotte in Romania, al contrario a volte ho visto in grandi negozi t-shirt di dolce e gabbana con scritto made in china li non mi sentirei imbrogliato pechè sono stati onesti, ho tanti capi di dolce e gabbana che c'è scritto made in italy, anche la dsquared è made in italy, non credo che sia scritto a caso . Però dobbiamo dire che produrre scarpe e maglie è una cosa e produrre motori ed auto ne è un'altra quindi è normale che la fiat produca in serbia ha spese centinaia di volte più grandi.
Ritratto di LucaPozzo
16 settembre 2012 - 01:13
Tranquillo, se anche compri una scarpa o una borsa con la scritta made in Italy le garanzie che siano fatte in Italia sono praticamente zero. Quello che si fa nella pelletteria è far fare conto terzi il prodotto e per poi mettergli il marchio una volta arrivato in Italia. Se ci aggiungi la fibbia col logo / cuci le maniglie di una borsa / incolli la suola di una scarpa, quello basta a poter dire che il prodotto è stato fatto in Italia. D'altra parte non esiste un modo univoco per definire in che passaggio effettivamente si produce una scarpa o una borsa, per cui le case ci marciano (Tod's come Gucci o YSL o chiunque altro).
Ritratto di Claus90
16 settembre 2012 - 12:04
saranno anche le leggi che non funzionano perchè non c'è una definizione al 100% di made in italy ,però almeno i materiali sono eccezionali, è un peccato perchè potrebbero assemblare tanti operai italiani che sono a spasso, come ho detto prima con le leggi che non funzionano, un po la crisi, fare impresa in italia non è più possibile, moltissime grandi imprese sia italiane che estere stannto chiudendo i battenti non so cosa rimarrà in italia a parte il colosse, il duomo di milano, e la torre di pisa.
Ritratto di LucaPozzo
16 settembre 2012 - 12:24
Condivido, sono spesso ottimi materiali, ma sono anch'essi cinesi. Come ad esempio la pelle. L'eccezione è il tessuto che, nel caso degli abiti di un livello un minimo accettabile, sono italiani e fanno avanti e indietro (e con il delta costo sulla manodopera ci copri tranquillamente il trasporto). Per l'ipotesi di far fare scarpe all'estero: sì certo sarebbe possibile. Il problema è che per scarpe dai 50 ai 100 €, a meno di non far lavorare gli italiani come i cinesi (con relative paghe), non ci stai coi costi. Mentre per scarpe da centinaia di euro gli imprenditori non hanno alcun interesse a rovinarsi i margini (l'italianità è appunto un concetto di cui rempirsi la bocca quando devi attaccare qualcuno con cui hai ancora screzi personali per via di Mediobanca, quando si tratta del tuo portafoglio improvvisamente diventa un concetto meno importante)
Ritratto di Fr4ncesco
15 settembre 2012 - 16:51
2
Della Valle parla da imprenditore conoscitore del settore in cui opera, una persona competente di quello che fa. Ci vuole gente come lui a capo di un azienda, non persone incompetenti che nel caso di Fiat non ci capiscono una mazza. Gli Elkann pensassero ai vestiti (orribili) gli Agnelli alla Juve e Marchionne a dirigere qualche azienda di elettrodomestici dove la clientela è più spinta da convenienza che da passione. Ai vertici Fiat c'è gente che non capisce nulla di automobili e per un azienda che fa auto è una cosa grave. Meno male che ci sono ancora imprenditori intrapendenti che sanno cosa fanno e non dimenticano la loro provenienza
Ritratto di fogliato giancarlo
17 settembre 2012 - 01:25
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Ritratto di francesco alfista
15 settembre 2012 - 17:09
x la fiorentina...!!si lamenta xche' marchionne nn li ha commissionato le scarpe x i lavoratori di fiat group!!
Ritratto di ghighen
16 settembre 2012 - 09:55
Il vero problema della FIAT in questo momento, a mio modesto parere, sono gli Agnelli. Purtoppo non esiste più il vero capo storico Giovanni ma solo un bamboccio, John, in completa balia di Marchionne. Marchionne ormai si è votato alla Chrysler, e in periodo prelettorale, deve restituire il favore ad Obama, evitando che si insinui nell'opinione pubblica americana il dubbio che i soldi del Governo USA, accordatigli appunto da Obama, servano in realtà per finanziare la produzione in Italia. Ecco, a mio parere, il vero obiettivo delle dichiarazioni di Marchionne. Diversamente avrebbe potuto tranquillarmante starsene zitto. Quello che dovrebbero capire invece gli Agnelli è che serve urgenetemente un vero manager per il mercato Europeo. Abbandonare questa area strategica rinunciando ad una quota di mercato che fino a pochi anni fa era piuttosto interessante vuol dire decretare la propria morte. Basti considerare che la tecnologia con la quale la Chrysler è stata salvata, è nata in Italia, a Torino, sviluppata quando ancora si cercava di escogitare una qualche soluzione tecnologica che consentisse alla Fiat di prevalere sulla concorrenza. Certo i tempi oggi sono duri, tutti capiscono che investire soldi in Europa e ancor più in Italia, è molto meno remunerativo che investirli in Cina, Russia e Brasile, ma non si può regalare alla concorrenza il 6-7% del mercato Europeo. La direzione e gli ingegnari della Fiat non devono rinunciare a fare il proprio mestiere e lasciare che la nave affondi scappando in USA. Questo almeno gli Agnelli e gli altri azionisti dovrebbero capirlo |
Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 11:49
AREA STRATEGIA L'EUROPA ? MA VIVI IN KUWAIT DOVE IL GASOLIO COSTA 2 CENTESIMI............SIAMO A 2 EURO AL LITRO, STANNO SPARENDO UN SACCO DI FIGURE PROFESSIONALI LEGATE AL TRASPORTO E COMMERCIO. MA DOVE VIVI ????? RINGRAZIA IL SIG. MONTI E LA FORNERO SE MARCHIONNE RIVEDE I SUOI PIANI......FAREI LA STESSA COSA ANCH'IO !!!!!
Ritratto di ghighen
16 settembre 2012 - 14:20
a maparu, apri le orecchie e gli occhi: io parlo di Europa, come mercato strategico, non di italia o sardegna dove forsi vivi tu!!! (in Svizzera ad esempio la benzina costa 1 euro al litro) Comunque la Volkswagen la Mercedes e Bmw sono tutt'altro che scappate e la Hiunday-Kia sta occupando proprio gli spazi lasciati liberi da Marchionne, ma forse tutti quelli non ti hanno consultato ! Rinunciare all'Europa vuol dire rinunciare ad un area dove per sopravvivere occorre sfornare idee e soluzioni tecnologiche innovative. La fiat fa volumi in Brasile, ma le hai viste le auto fiat in brasile che carciofi sono?
Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 15:16
.....ahhhh professore l'europa è un mercato strategico non l'italia...complimenti ma ce l'hai la terza media almeno.......per caso hai visto in brasile cosa vende la Ww secondo produttore del paese? La Lupo te la consiglio...... Ma parla di altri argomenti non di mercato dell'auto che non sai quello che dici.....
Ritratto di NicoV12
16 settembre 2012 - 17:14
2
Haha 1 euro al litro? Magari! Guardate che la Svizzera non è questo paradiso che si crede... tra cambio e tasse (si, le hanno aumentate anche la) siamo a quota 1,6 per la verde e 1,7 il gasolio... informarsi prima di parlare...
Ritratto di ghighen
16 settembre 2012 - 23:29
che la benzina costi 1 euro, 1,5 euro o 2 euro influisce comunque per tutti allo stesso modo. Forse i clienti Volkwagen ed i clienti Hiunday la pagano di meno dei clienti Fiat ? Marchionne per finanziarsi la campagna in USA ha bloccato lo sviluppo dei motori elettrici e diesel. Come motore benzina è uscito il 2 cilindri di 850 cc che è pietoso e lontano anni luce dal 1000 della Ford. Per adesso se la cava con le vendite della 500, ma tra due o tre anni la Fiat cosa venderà in Italia ed in Europa? altri baracconi USA con il marchio Lancia ?
Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 23:47
Parli del sesto gruppo al mondo come se fosse una fabbricchetta, aspetta e vedrai con 500L e la prossima alfa giuglia e poi ne riparleremo italiano macarrone
Ritratto di ghighen
18 settembre 2012 - 17:22
Adesso mi è tutto chiaro, l'Alfa GiuGlia, mi mancava proprio !! Ma adesso ho capito chi sei, Mr. Maparu, il rettore dell'Università di Oxford !
Ritratto di SaverioS
21 settembre 2012 - 10:21
Sentendo la "sparata" della 500L e della "giuglia" ( anche se per quest'ultima credo in un semplice errore di trascrizione ) SONO SOBBALZATO DALLA SEDIA E VADO AD INTERVENIRE. Sè gli Italiani sono intelligenti VEDRAI quante 500L si venderanno nel suolo Italiano....... " un maritozzo con la panna confezionato in Serbia QUANDO POTEVA BENISSIMO ESSERE CONFEZIONATO IN ITALIA !! da una Azienda che si professa ancora Italiana......" Và bè che ultimamente NOI ITALIANI siamo presi per il c***o alla grande da tutti.... ma pure essere dei cogl****i PREMIANDO un marchio, e un discutibile modello OLTRETUTTO costruito in un paese sopranominato non molto tempo fà... paese canaglia.... che veniva oltretutto bombardato... da una coalizione cui noi stessi facevamo parte..... NON CREDO SE NE VENDANO TANTE!! Per la "giulia" Alfa Romeo le aspettative sono sicuramente più appetibili..... ma fino a che il governo non fà inversione di rotta PER TUTTI riguardo il costo dei carburanti e delle varie tasse tassette,tassine, NEANCHE UN MULO POTREMO PERMETTERCI IN FUTURO!!! E CHIARO??
Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 23:47
Parli del sesto gruppo al mondo come se fosse una fabbricchetta, aspetta e vedrai con 500L e la prossima alfa giuglia e poi ne riparleremo italiano macarrone
Ritratto di DS
17 settembre 2012 - 08:46
La Giulia finirà a Mistero assieme al mostro del polesine e il fantasma di Azzurina.
Ritratto di LucaPozzo
15 settembre 2012 - 17:31
Che paese meraviglioso il nostro, dove pure un pregiudicato che ha portato la più grande azienda italiana sull'orlo del baratro può permettersi di alzare il ditino e spiegare come si fanno le cose. Romiti mi ricorda quei politici che non han fatto nulla di utile per il paese per 20 anni e adesso ci spiegano perchè Monti sta sbagliando tutto. E lo stiamo anche a sentire? Siamo proprio un paese di baluba.
Ritratto di oltre
15 settembre 2012 - 17:33
Le parole di Della Valle sono sacrosante, gli attuali vertici Fiat sono dei bravissimi giocatori di borsa. Ma di prodotto ne capiscono zero, in fatti di prodotti attualmente ma anche in passato nella gamma Fiat Grup cene poco o niente è vero la crisi ma guardate (KIA HYUNDAI) che con prodotti di buona fattura progettuale e costruttiva nonché con garanzie super a testimonianza della bontà del prodotto offerto riescono a far fronte alla crisi.
Ritratto di Bramante
15 settembre 2012 - 17:56
Per me Della Valle è Persona seria! Se ha parlato così avrà avuto i suoi buoni motivi!!!
Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 11:54
SI ANCHE LE MINORENNI CHE FREQUENTA E VANNO IN OSPEDALE E POI SI METTE TUTTO A TACERE. SI UN SANTO UNA GRANDE UOMO, UNA PERSONA DA STIMARE............
Ritratto di bruno1978bruno
15 settembre 2012 - 18:46
Normale, che da italiano voglio il bene del mio paese, e quindi prediliggo che un prodotto sia fatto in Italia (però bene). Ma tutto questo calore da parte di Della Valle mi puzza di bruciato, occhio gente che se uno si punge molto, vuol dire che perde molto, (il patriottismo non è dei Capi. . . .) per loro interessa il guadagno, lo sanno pure i sassi. Per le parole di Romiti; non credo che i veicoli prodotti (proporzionatamente alle epoche) nella sua gestione siano stati migliori degli attuali(anzi molto peggiori). Vediamo gli sviluppi della vicenda, sperando comunque che come al solito fra i due litiganti Imprenditori; chi la prende nel c. . . . . sono gli operai.
Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 11:56
...
Ritratto di wiliams
15 settembre 2012 - 18:43
Facile per DELLA VALLE fare commenti sull operato di altre persone,sono tutti capaci di fare così,lui sarebbe in grado di fare meglio di MARCHIONNE????Mah,non saprei.P.S.,pregherei al signor CESARE ROMITI di stare zitto e di non fare nessun commento,perchè se oggi il GRUPPO FIAT si trova in queste condizioni la colpa è anche sua,ROMITI è un altro che sapeva molto di finanza e nulla di auto,sarebbe stato meglio che si metteva da parte per lasciare il posto al grande e indimenticabile VITTORIO GHIDELLA,lui si che aveva passione per l auto,e forse oggi con lui il GRUPPO FIAT avrebbe meno problemi da risolvere.
Ritratto di Deleof
15 settembre 2012 - 19:49
Dai forza cercasi n 4 facoltosi imprenditori italiani che in questo momento di marasma generale strappino l alfa romeo alla fiat. Che non sia Montezemolo tra questi.
Ritratto di LucaPozzo
15 settembre 2012 - 20:09
Perchè no, ci mettiamo Di Risio, Rossignolo (appena lo scarcerano), chiediamo se Ricucci è ancora disponibile, poi ci aggiungiamo il mago Otelma e il quartetto è pronto. Ma per cortesia.
Ritratto di fogliato giancarlo
17 settembre 2012 - 01:34
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Ritratto di money82
15 settembre 2012 - 20:13
1
Ma ci rendiamo conto? Persino un imprenditore ha dato voce ai milioni di italiani presi in giro da questo pseudo gruppo automobilistico superato in qualità dai coreani...hanno fatto fallire l' alfa, hanno fatto fallire la lancia, la fiat da 7 anni ha praticamente la stessa gamma e se si è rinnovata, lo ha fatto con poco...ora tolgono gli investimenti in italia e si prenderanno la mazzata finale, l' unico mercato europeo dove facevano dei numeri se lo stanno giocando così. Non voglio fare il saccente ma è da quando ha aperto questo sito che lamento l' amministrazione fiat, e adesso provate a dire il contrario.
Ritratto di cervuz
15 settembre 2012 - 20:17
Romiti deve solo stare zitto. Se la fiat è in questa situazione è solo colpa sua. Marchionne ha dovuto salvarla dai suoi casini altrimenti falliva
Ritratto di Ska99
15 settembre 2012 - 20:23
Secondo me...ce l'ha ancora per Berbatov.......
Ritratto di finvale
15 settembre 2012 - 20:23
Direi sicuramente così, se non fosse per i lavoratori tutti; indotto compreso. E ribadirei il concetto, se basassi la mia frase solo sull'operato di Marchionne, degno del peggiore dei cialtroni volta gabbana! Un atteggiamento di un'arroganza inaudita che se ne FOTTE bellamente degli impegni presi ufficialmente con il Governo Italiano (quello eletto democraticamente!), le parti sociali (sindacato Fiom in primis) e i lavoratori. Alcuni mesi or sono, l'a.d. Fiat e Monti si intrattennero in un colloquio privato, al quale seguirono dichiarazioni di grande intesa fra i due; su tutte, mi colpì una risposta secca e accompagnata da un ghigno mefistofelico, che Marchionne diede a un giornalista, il quale chiedeva "lumi" sul tet a tet con il Presidente del Consiglio. "Tutto perfetto!" fu la dichiarazione a caldo. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca; che il Ceo Fiat non abbia voluto dare un'anticipazione a Monti, annunciando l'intenzione di mandare a gambe all'aria gli accordi pregressi, siglati con il piano "Fabbrica Italia"? [excursus: agghiacciante assonanza con un altro piano, che è analogamente dannoso, ma non si limita ai dipendenti Fiat, bensì, coinvolge il Paese intero, il piano/decreto "Salva Italia"]. Visti il finto interesse (o il vero disinteresse), che il "Governo tecnico" ha sempre nutrito per i lavoratori, è più che legittimo pensare che tra i due M&M ci siano state vicendevoli rassicurazioni. Uno (Marchionne) si ingrassa con quote sempre maggiori di Chrysler investendo i fondi riservati al piano "Fabbrica Italia" in USA, l'altro (Monti) prosegue col programma di deindustrializzazione del nostro Paese, concordato con l'Europa (o, Germania, che dir si voglia, dell'era kohl). Rabbia, sdegno e tristezza, sono le sensazioni che trionfano da questa storia, che insieme ad altre farà la Storia (con la S maiuscola) degli anni a venire dell'Italia, ma la rassegnazione NO! Si può sempre fare qualcosa e ne riparleremo al prossimo turno elettorale...se non prima...
Ritratto di MaCiao5
15 settembre 2012 - 20:29
3
... e la gente si chiede pure perché gli italiani comprano dall'estero. Ah, quanto era bella la Fiat degli anni 70-80-90....
Ritratto di Merigo
15 settembre 2012 - 20:54
1
Dieguccio, ti brucia ancora che a Presidente di Confindustria sia stato nominato Giorgio Squinzi e non Alberto Bombassei e che tu non sia più in Consiglio? E te lo hanno detto che la FIAT è uscita da Confindustria? E quindi se tu non sei più in Consiglio di Confindustria e FIAT non è più in Confindustria, chi sei per dire a FIAT cosa debba fare? Certo è facile parlare quando si fanno scarpe, quando il top dei top degli investimenti è, a dirla grossa, una nuova fustellatrice per pellame. E dicci Dieguccio, a noi poverini blogger che arranchiamo in questa crisi, tu l'hai mai comprata una FIAT? Che so, una Punto? O a te che dici a Marchionne cosa fare fa schifo posare il tuo cappotto di cachemire su una squallida FIAT? E magari le auto aziendali Tod's sono tutte Ford, Opel o Citroen, eh Dieguccio? E dicci Dieguccio, sei proprio sicuro sicuro che le tue Tod's le produci tutte tutte tutte in Italia e non in Vietnam? Sicuro, sicuro? Perfino il tuo amico Luca con cui giochi col trenino ti ha detto che sbagli (anche perché altrimenti in Ferrari da Presidente che è, da lunedì si ritrovava magazziniere)! Dicci Dieguccio, cosa ti è preso?
Ritratto di Ghibly
16 settembre 2012 - 11:06
straquoto tutto e penso che monteprezzemolo sapesse , ed a breve avremo le sue dimissioni per motivi personali (leggi politici, leggi non ci servi più vai a fare il capostazione ). A me gli agnelli non stanno simpatici , arroganti senza sapere, ma della valle di più, è subdolo. Comunque il dado è tratto , la clamorosa rinuncia a fabbrica italia , voleva generare queste reazioni per poi creare rassegnazione. In Fiat hanno già deciso tutto ed al governo lo sanno, e non torneranno indietro , altrimenti avrebbero cercato di trovare un accordo con Fiom , invece di andare allo scontro continuo.
Ritratto di Ghibly
16 settembre 2012 - 11:36
straquoto tutto e penso che monteprezzemolo sapesse , ed a breve avremo le sue dimissioni per motivi personali (leggi politici, leggi non ci servi più vai a fare il capostazione ). A me gli agnelli non stanno simpatici , arroganti senza sapere, ma della valle di più, è subdolo. Comunque il dado è tratto , la clamorosa rinuncia a fabbrica italia , voleva generare queste reazioni per poi creare rassegnazione. In Fiat hanno già deciso tutto ed al governo lo sanno, e non torneranno indietro , altrimenti avrebbero cercato di trovare un accordo con Fiom , invece di andare allo scontro continuo.
Ritratto di Montreal70
15 settembre 2012 - 22:09
Ma che bella la repubblica delle banane! Dove basta iscriversi ad un sindacato e spalare fango sul proprio datore di lavoro per far carriera! Dove gli imprenditori per risparmiare in pubblicità, sparano a zero sui colleghi per finire sulle prime pagine. Caro Diego, mentre tu fai scarpette, Marchionne è stato chiamato a dirigere una enorme multinazionale sull'orlo della bancarotta e l'ha portata in ottima salute, rendendola una delle più grandi a livello planetario. Tu saresti stato capace di fare altrettanto? No perchè, se tu sei a capo della tua azienda, è perchè appartiene da sempre alla tua famiglia, non perchè ti sei reso famoso per le tue abilità da salvatore di aziende moribonde. Fai il tuo lavoro, che a privarti di ogni credibilità ci ha già pensato Romiti nel darti corda. Lui che ti si accoda è come Berlusconi che attacca Monti sul suo cattivo operato. Cesare come "il più grande premier della repubblica", sono colpevoli del disastro torinese l'uno, italiano l'altro. Che vadano a quel paese entrambi, magari assieme a Landini. Un bel trio sarebbe.
Ritratto di cristian96
15 settembre 2012 - 22:14
Non c'è niente da fare: è il solito mangia mangia degli avidi imprenditori, tanto la NOSTRA fabbrica va verso la disperazione e a loro non importa nulla. E' finito il tempo in cui l'imprenditore teneva alla propria impresa e nella quale metteva la sua dedizione...se Ghidella lo sapesse si rivolterebbe nella tomba! Povera Italia...
Ritratto di angelo.luc
15 settembre 2012 - 23:53
Caro Diego possiedi tutte auto del gruppo FIAT o anche tu come 7 italiani su dieci comprano auto straniere/tedesche ? Dove produci la merce che vendi, non mi dire anche tu in cina ?
Ritratto di ghighen
16 settembre 2012 - 10:19
Non credo che la Fornero legga Al Volante, tutta presa com'è ad escogitare nuove leggi per lasciare a casa gli attuali, pochi, lavoratori che ancora ci sono in Italia, ma forse il marito Deaglio o il ministro Passera sì, e allora le dicano cortesemente che quando incontrerà Marchionne per chiedere chiarimenti circa gli investimenti che il gruppo Fiat intende effettuare o meno in Italia e magari quale sia il piano industriale per i prossimi anni, non si dimentichi di portare un elenco dettagliato e preciso di tutte le tasse e balzelli che gravano, direttamente o indirittamente, sull'auto. A partire da tutte le tasse che si pagano sul lavoro dipendente, all'Ires e Irap che pagano le aziende, all'Iva e Ipt sulle nuove auto, alle tasse di proprietà e quelle sulle assicurazioni e all'Iva e altre tasse sulla benzina, gasolio, gpl, ai parcheggi e le tasse per entrare nei centri storici delle città. Per non dire di quelle sulle autostrade e le multe per superamento di limiti di velocità assurdi che alcuni comuni superindebitati si inventano senza che nessuno li controlli. Forse così capirà perchè in Italia più nessuno acquista auto e soprattutto usa le auto, con la ovvia conseguenza che nessuna casa automobilistica le vuole più produrre. Ancora una domanda per la Fornero e gli altri ministri italiani, scusi scusate, ma Voi che auto usate ?
Ritratto di fogliato giancarlo
17 settembre 2012 - 01:46
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Ritratto di lucios
16 settembre 2012 - 09:23
4
....lotta tra generali......che bellezz.....mamma mia sto paese dove sta arrivando! Della Valle ha ragione, però poi sentire anche Romiti, che durante il suo periodo è uscito il "fior fiore" della produzione Fiat,........MARONNA RO' CARMINE!
Ritratto di edolello
16 settembre 2012 - 10:46
Ricordiamoci risiede in Svizzera lavora negli USA a quel Signore non importa nulla dell'Italia e personalmente dubito di tutte le sue capacita' manageriali
Ritratto di SHAOLIN QUAN
16 settembre 2012 - 11:11
Una matita in Italia per produrla costa 10 cent;la stessa matita in Cina costa 3cent;In Brasile ne costa 5di cent..e allora?Dov'e'che ci saranno problemi di produzione o di investimento?In Italia ovviamente.Perche'dietro quei 10 cent ci sono voci diverse..tasse,costi maggiori etc etc.Perche'in Italia ci sono costi maggiori?Perche'dietro quei 10 cent ci deve mangiare l'Ente barraccone,il subente barracconne,la Sanita',la Previdenza etc etc..,L'ente per la tintarella,etc etc..Ora il punto che non torna e'che non ci sono servizi per i cittadini.Perche'ci fossero,come non so in Norvegia,io lo capirei pure,ma qua servizi non ce ne sono.Se prendi un tumore,vai in lista di attesa eee nn c'e'niente da fare.Mi chiedo ma I soldi dve vanno?Cioe'che fine fanno i soldi?Se siamo i piu'tassati del mondo,i soldi dove vanno?Lo chiedo a quello che ha ipotizzato la pubblicita'Se tutti paghiamo le tasse,tutti avranno piu'servizi.Ma quali servizi?Ma poi da chi?75 euro per un codice bianco..inutile?Cioe'a cosa serve questa tassazione?Ce lo chiede l'Europa?E io chiedo all'Europa,io operaio,io imprenditore,io professionista,io medico,io ingegniere etc etc sto andando in mezzo ad una strada,che vogliamo fare?Il Bene del Paese siamo noi.Mica e'un Ente astratto.Qua o la matita costa ovunque 10 cent,o tu Europa devi proteggere il nostro mercato;e'normale che in Paesi senza regole i prodotti costino di meno,ma Se vuoi entrare qui da noi,beh..il nostro mercato ha regole.Non e'profitto spostare dve nn ci sono regole e portare prodotti dve invece le regole ci sono;e'una truffa!E'normale che non convenga investire qua!Poi ci sarebbe l'apparato statale italiano e vabbe'..contratti incomprensibili,farraginosi,giustizia letargica,struttura pubblica inefficiente,costi dell'energia assurdi,dei carburanti inaccettabili..e infine dulcis in fundo..un'Europa che non ha regole di entrata e di uscita.Continuate cosi'..bravi.Soluzioni?Che gli italiani dedichino tempo alla democrazia.L'imprenditore e'un delinquente?Lo si denuncia.Il magistrato sta a guardarsi la televisione?Lo si denuncia.Il carabiniere lo chiami e nn viene?Denuncia.Di ogni tipo.Se arrivano 60 milioni di querele verso chi materialmente truffa,agisce in modo illegittimo o realizza malaffare,voglio capire che succede?Penso che decidera'qualcuno di lavorare,mi auguro?Ma se continua la lamentela..mah..bisogna armarsi per la democrazia,non con parole ma attivandosi per la vita democratica del Paese.Ovviamente dove c'e'democrazia;nn mi riferisco certo ai partiti,ma agli strumenti che ancora abbiamo per combattere.Se continuera'cosi',purtroppo il rischio serio,con tanti disoccupati,di una insurrezione ci sara'.Son troppi i ragazzi che nn trovan lavoro qui..e non e'che si possa continuare con il ragionamento del Capo dello Stato..Mi auguro..ma quale augurio!Qua ci vogliono politiche di ristrutturazione dello Stato,di efficienza,di chiarezza sul lavoro,di ricerca e di valorizzazione energetica.Basta chiacchiere.
Ritratto di brando77
16 settembre 2012 - 11:09
cito la fonte di alvolante che in un articolo cita il presidente Anand Mahindra: “Non c’è momento migliore per lanciare nuovi prodotti che un periodo di crisi”. Perche' non lo va a dire a Marchionne!
Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 12:11
.......PEUGEOT LASCIA A CASA 8000 PERSONE GRAZIE AI NUOVI MODELLI....
Ritratto di SHAOLIN QUAN
16 settembre 2012 - 17:17
Propone una media a 30.000 euro..voglio dire il problema non e'se e'carina la ds3 o la ds4 o la ds5..il problema e'che sono auto che si rivolgono a fette di clienti che si assottigliano in Europa.Il problema e'sempre li'..
Ritratto di andy962
16 settembre 2012 - 11:16
ha sicuramente ragione,se qualcuno prende accordi con lo stato deve mantenerli questi accordi ,non pensare sempre ai propri fini.Il male della fiat purtroppo e' che produce in Serbia,in Polonia,la lancia ormai è un clone della Chrysler e produce in Canada:questa delocalizzazione infinita ed a buon mercato per la fiat ,sta uccidendo e chiudendo piano piano tutti quei stabilimenti che producevano il prodotto nazionale(vedi Termini Imerese) e sarà sempre peggio.Marchionne fa quello che vuole,gli Agnelli contano come il 2 di picche,l'importante comunque che la parte dirigenziale abbia sempre utili e possa vivere sempre alla grande.Dell'operaio cinquantenne che perde il lavoro,a questi che gliene può fregare?Manca poi una politica di sostituzione dei modelli principali,calmierare i prezzi delle auto(questo in generale per tutti i produttori industriali) e migliorarne la qualità ed affidabilità.
Ritratto di fogliato giancarlo
17 settembre 2012 - 01:54
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Ritratto di maparu
16 settembre 2012 - 11:41
...........LASCIO PERDERE I VARI COMMENTI SULL' ITALIANITA' DI CERTI PRODOTTI COME LE SCARPE, SIAMO IN DEMOCRAZIA E QUESTO E' UN FORUM MA PER FAVORE ITALIANI DOCUMENTATEVI. UN OPERAIO IN ROMANIA PRENDE 300 EURO AL MESE PER FARE MIGLIAIA DI SCARPE AL GIONO "ITALIANE", LE STESSE CHE COMPRIAMO NEI NOSTRI BEI NEGOZI SITI SUI VIALI PIU' IN DEI CENTRI STORICI AL PREZZO DI UNO STIPENDIO DI UN OPERAIO. DELLA VALLE: ATTACCA L'AZIENDA DOVE IL SUO PIU' GRANDE AMICO E COLLEGA D'AFFARI MONTEZEMOLO FA IL PRESIDENTE DELLA FERRARI ED E' IN SIEME A MARCHIONNE L'ARTEFICE DEL TRAPASSO FIAT DA GENERAL MOTORS AD OGGI. FORSE NON VIRICORDATE MA NEL 2002 LA FIAT STAVA SCOMPARENDO COMPRESI TUTTI I SUOI GIOIELLI. MERCATO DELL' AUTO: FIAT SE SOPRAVVIVE E' GRAZIE ALL'ESTERO E GUARDA CASO NEI MERCATI EMERGENTI CI E' ARRIVATA ADESSO CON MARCHONNE NON DI CERTO CON IL SIGNOR ROMITI CHE QUANDO ERA IN SELLA CI PPROPONEVA LE VARIE FIAT DUNA ECC. ECC.. OGGI LE CASE SONO TUTTE IN ROSSO E CREDETEMI A FINE ANNO LA GERMANIA SI RENDERA' CONTO DI COSA VUOL DIRE VENDERE I SUOI TANTI MARCHI IN UN MERCATO EUROPEO CHE E' IN RECESSIONE DA 3 ANNI. CHISSA' PERCHE BMW APRE NUOVI STABILIMENTI IN CINA, ALLA FACCIA DEL MADE IN GERMANY...........
Ritratto di italico
16 settembre 2012 - 12:07
1
certo mette bocca uno che fabbrica le scarpe all'estero ...e solo per una legge italiana fatta ad hoc per gli industriali ..,,basta che il 30% del prodotto finito viene fatto in italia può essere marchiato made in italy.....insomma altri fanno le scarpe e noi mettiamo i lacci e le scatole e lui può fregiarsi del marchio made in italy .....ma per cortesia....della valle statte zitto.!!!
Ritratto di TurboCobra11
16 settembre 2012 - 13:16
E chi difende Fiat e Marchionne, è un asservito a Fiat, indegno di chiamarsi italiano, infatti un vero cittadino pensa ai concittadini che perdono il lavoro, chi pensa a Marchionne semplicemente non ha capito nulla, e sono curioso di vedere finche sti soggetti vanno avanti con le assurdità, chissà se continueranno anche quando Fiat andrà fuori dall'italia, marchionne sarà ancora più pieno di soldi e altre 80.000 persone e più saranno alla fame, sono proprio curioso se continueranno a dire che Marchionne e Fiat fanno bene. Ci vorrebbe un piano per mandare via Fiat e attirare al suo posto altri, utopico, ma l'unico modo per salvare la nazione dalla banda di rovina paese quali sono Fiat Elkann e Marchionne, i quali si devono solo vergognare se hanno coscienza, indegni di essere italiani, per la parte che lo sono, che non è quella fiscale.
Ritratto di onlyroma
16 settembre 2012 - 14:23
Ma se una azienda sta sull'orlo della bancarotta,il nuovo capo cosa deve fare? Continuare 1-2 magari 4 anni eppoi chiudere i battenti e mandare a casa tutti? O magari diminuire la produzione che fa solo debiti,dimettere stabilimenti inutilizzati,mandare a casa 100 persone x salvarne 1000. Magari un giorno,finita la crisi,tornare e ricominciare a produrre veramente auto. Se la fiat nn ha soldi da investire in un mercato europeo fermo,cosa vuoi che facciano,si indebitano ancora di + per farti contento a te? Io sono dispiaciuto che Fiat sia in queste condizioni,sono nazionalista x natura,ma ragiono e capisco che nn ci sono alternativa. Alle prossime elezioni,vota Della V. lui si che è un grande,Il treno av italo è Francese,non è costruito in Italia,e ti garantisco che Ansaldo è il miglior produttore di sitemi ferroviari,ma stranamente 2 italiani comprano un etr all'estero. Prima di santificare qualcuno,informatevi. Questi parlano solo quando di mezzo ci sono i loro interessi,nn certo quelli tuoi e miei.
Ritratto di fogliato giancarlo
17 settembre 2012 - 02:00
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Ritratto di TurboCobra11
17 settembre 2012 - 12:43
Ma quale santificare?! Io su della valle ho solo detto "Concordo con Della Valle" niente più, se è una santificazione o un apprezzamento totale si vede che non capisco nulla di italiano, visto che mi sembra di non aver detto ciò. Per Fiat, i soldi per investire ci sono 20MLD per la precisione, e non pretendo che facciano una gamma completa, ne tantomeno che li spendano tutti, però dall'attuale situazione c'è un abisso, infatti, perchè il suv 500X è così in ritardo, avrebbe un gran mercato, garantito, i suv piccoli ora sono i pochi veicoli che si vendono, perchè la 159 non ha sostituta e la futura si farà in USa, forse, perchè?!?!?! Con quale coraggio dice che negli stabilimenti italiani non c'è produttività, quando non ci sono modelli da produrre, che diavolo fanno a Mirafiori, che hanno solo la Mito per qualche giorno al mese, come fanno ad essere produttivi? E non è per farmi contento a me, ma per continuare a far essere Fiat, la fabbrica italiana automobili, e come ho detto, certi modelli che non si fanno sarebbero sicuramente produttivi, se li sanno fare, il problema è tutto nella volontà di marchionne e Elkann, se si vuole produrre in italia, lo si può fare benissimo, semplicemente non vogliono, è lampante. Con Termini avevano 5 stabilimenti di auto, a parte produzione motori pratola serra e i veicoli industriali di sevel sud. Percui 3 marchi per 5 stabilimenti, non mi sembra un esagerazione per chi dice di voler produrre 6 Mln di veicoli all'anno, se ne producesse 1,5 mln in italia, all'estero ce ne sarebbero da produrre i restanti 4,5 Mln, la maggior parte. Questo in una visione di massima produzione, ma comunque la produttività in italia si potrebbe raggiungere, poi se i nuovi modelli li fai tutti all'estero, grazie al cavolo che in italia non c'è produttività, e la Panda è un effetto placebo, perchè mentre la panda dalla polonia veniva in italia, la Ypsilon è andata in polonia, e sarebbe 1-1 ma in più c'è la chiusura di Termini, percui è una perdita per l'Italia, la panda, non un guadagno. E di interessi, un cittadino di un paese evoluto, parla non di miei suoi tuoi, ma di interessi NOSTRI, ma qui in italia, ogniuno pensa quando va bene ai cavoli suoi, e per questo siamo un paese arretrato, e se i presupposti per il futuro sono il ritorno del cavaliere oscuro che toglie l'Imu, se tutto va bene siamo rovinati. Comunque, ...Saluti
Ritratto di fogliato giancarlo
17 settembre 2012 - 15:24
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Ritratto di TurboCobra11
18 settembre 2012 - 15:03
Grazie, certo, io citavo solo il caso in qui si dice che l'Italia ha avuto la panda, poi nel conto possiamo mettere, Croma, Multipla, Idea, Musa, Thesis, 159, brera, spider, Gt, 166, ecc con nessun guadagno, perchè panda-Ypsilon Giulietta-147 da pomigliano a Cassino e poi non c'è altro di italiana, infatti il resto è 500 500L Freemont Voyager e Thema, niente a che vedere con l'italianità come produzione e le ultime anche come origini. ...Ciao!
Ritratto di maxs73
16 settembre 2012 - 13:46
http://www.matinella.it/?p=9246 la Romania e la Cina sono suolo italiano ?!
Ritratto di francesco alfista
16 settembre 2012 - 19:31
poi critica Marchionne che fa lo stesso con Fat...!!che pagliaccio....
Ritratto di totus
16 settembre 2012 - 18:21
penso che Della Valle sia un personaggio davvero di basso rango, ma qui ha ragione su tutta la linea. Capisco che i tempi sono quelli che sono, ma le promesse che sono state fatte devono essere mantenute. Cos'è, uno la mattina si alza, e decide di mettere in mezzo alla strada migliaia di persone, solo perché c'è un'alternativa "leggermente" migliore? Stiamo parlando di persone, non di oggetti. E la cosa che davvero mi infastidisce è il fatto che si continuino a difendere questi personaggi (Marchionne e gli Elkann), che sinceramente mi fanno vergognare di italiano... Ricchi sfondati e che giocano col destino di tante famiglie. Ma fatevi un esame di coscienza. E a casa mia, dopo oltre 20 anni di sole FIAT, è mi sa arrivato il tempo di "cambiare aria".
Ritratto di maxs73
16 settembre 2012 - 21:49
chi ha consentito ciò Con l'espressione inglese made in Italy, si indica il processo di rivalutazione della produzione artigianale e industriale italiana che ha spesso portato (soprattutto negli anni ottanta) i prodotti italiani ad eccellere nella competizione commerciale internazionale. All'estero, infatti, i prodotti italiani hanno nel tempo guadagnato una fama (con corrispondente vantaggio commerciale) tale da costituire una categoria a sé in ciascuna delle merceologie rispettivamente interessate.[senza fonte] Sono generalmente riconosciute al prodotto italiano medio, o quantomeno ci si attende che esso presenti, notevoli qualità di realizzazione, cura dei dettagli, fantasia del disegno e delle forme, durevolezza.[senza fonte] Nella realtà dei fatti (v. sentenze della corte suprema di cassazione)[quali?] apporre la bandiera italiana, la dicitura Italy o made in Italy su un prodotto è possibile per riferirsi alla parte imprenditoriale del produttore, mentre quella produttiva (manifatturiera, coloro che materialmente lavorano il prodotto) vera e propria può trovarsi ovunque. Basta quindi che il prodotto sia «pensato o disegnato» se non tout-court gestito da un imprenditore italiano, per potersi tranquillamente fregiare di tale marchio, anche se questo è costruito in un qualsiasi altro luogo. Attualmente la dicitura made in Italy è il terzo al mondo per notorietà, dopo i marchi Coca-Cola e VISA.[senza fonte] Nel 2009 è stata emanata una legge per tutelare il made in Italy: il decreto legge nº 135 del 25 settembre 2009 contiene l'art. 16 dal titolo Made in Italy e prodotti interamente italiani....da Wikipedia
Ritratto di Porsche
17 settembre 2012 - 08:41
Ottimo intervento di Della Valle. Se non ricordo male è anche azionista (di minoranza) di Ferrari, per cui le parole non sono a vanvera e sono sicuramente parole forti come dice Montezemolo, ma parole che rispecchiano la situazione attuale. Marchionne ed il pupetto sono due incapaci, è ora di buttarli fuori a calci. Marchionne è un banchiere, serve gente che ne capisce di prodotti, in questo caso di automobili. Ovviamente propongo Wester amministratore delegato. ADESSO !!!!
Ritratto di belzebù
17 settembre 2012 - 10:16
Il governo italiano dovrebbe incentivare l'ingresso di aziende che producono in Italia. Anche un bambino capisce che se non produci , non mangi. Di sola finanza non si vive.
Ritratto di belzebù
17 settembre 2012 - 10:18
Il made in italy( marchi notissimo) no è solo fiat grazie a dio.
Ritratto di Gino2010
17 settembre 2012 - 10:31
quello che io vado postando da mesi.Ossia che la fiat ha intenzione di:1)trasferirsi completamente nelle americhe chiudendo tutti gli stabilimenti in italia 2)trasformare lancia in un sottomarchio di Crhysler 3)se l'alfa non ha le caratteristiche per entratre nelle due opzioni di sopra lasciare che venda ancora per qualche tempo la giulietta e poi chiuderla per evitare che sia solo fonte di perdite. Ormai non c'è alternativa.Per evitare il fallimento di alfa e la degradazione di lancia occorre venderli.E l'unica possibilità e la vendita ad un gruppo tedesco perchè:1)lancia ed alfa rimangano in europa,il che vuol dire che esiste la concreta possibilità di avviare una trattativa che mantenga gli stabilimenti ed un livello accetabile di occupazione dentro gli stessi.2)non è possibile vendere a PSA perchè è anche questo in difficoltà Con ogni probabilità il gruppo che potrebbe farsi avanti su tutti è VAG.Utilizzerebbero l'alfa per fare concorrenza a BMW e Lancia per fare concorrenza a Mercedes. Più complesso il destino di FIAT.Finchè vende la panda è salva ma dopo?Difficile anche la vendita a VAG perchè sarebbe per lei un concorrente interno.Ci vorrebbe una cordata di imprenditori guidata da Montezemolo che la rilevi.Ma questa gente pensa di più a fare politica che impresa.
Ritratto di francesco alfista
17 settembre 2012 - 12:31
ancora nn puo' salvare seat anzi tra un po' la chiudera' se continua cosi....!!!ti sei fissato tu e vag.....1)vag ha detto che nn compra nessuno altro marchio 2)di conseguenza nn produce in italia....3)se cordata sara' dpo marchionne e tutto da vedere...quindi nn hai x niente ragione...!!
Ritratto di Gino2010
17 settembre 2012 - 13:41
vedi un po' allora se VAG non è interessata all'Alfa,quella VERA,non l'imitazione,(non riuscita) spagnola.Non so come ragionano dentro il gruppo VAG ma io al posto loro cederei sia seat che skoda per prendere alfa e lancia.ma non ci penserei due volte.Vendere seat e skod a chi?ai cinesi?ai russi?non lo so.Ma lasciare due sottomarchi per due blasoni come quelli è un affare.Non mi sembrano scemi dentro VAG.VAG ha detto che non compra?dipende da quello che c'è in vendita.Se poi dovesse prendere Alfa e Lancia si aprirebbe una trattativa che comprende:VW,Fiat,l'ACEA,il governo italiano,il governo tedesco,i sindacati e qualche istituzione europea.Per raggiungere l'obiettivo di:tenere aperti gli stabilimenti e livelli occupazionali del 70-80% pari a quelli attuali.Se non lo fa manda l'economia italiana in malora.Fare questo significa mettere in crisi tutta l'eurozona.E non credo che VAG possa fare una cosa del genere impunemente.Marchionne invece sì.Tanto a lui interessa solo il mercato americano.Non gli importa nulla se fallisce l'italia e va a picco tutta l'area euro.Non hai ancora capito che la fiat è già proprietà di una multinazionale straniera scarsamente radicata ed interessata al mercato europeo.
Ritratto di francesco alfista
17 settembre 2012 - 15:04
Skoda lo stesso....!!1)marchionne ha detto che alfa li serve in U.S.A. x fare i numeri automaticamente nn si vende...infatti la 4c e la Giulia le vendite partiranno da li!!2)LANCIA nn e' mai stata in vendita...3)..vag nn salva nessuno x che poi fra qualche anno voglio vedere chi salvera' lei....che tolta le audi e le golf e polo che vende...a grandi numeri x il resto sono flop che tu nn vedi o fai finta di nn vederli...!!4)i cinesi nn comprano m....a...come seat...o skoda..e nn a caso volvo nn e' una m.....a!!fiat si espande cme fanno gli altri...quindi..che ce di male...??licenzia li operai...xche' psa cosa fa???li prende x caso....fantastica meno che vag nn e' tutto sta superpotenza...e solo apparenza....!!
Ritratto di DS
17 settembre 2012 - 11:56
Sono in molti a dire che il capitalismo è giunto al suo apice e che è già iniziato il crollo di tutto il sistema, d'altra parte anche qui leggo commenti di osanna nei confronti di Marchionne e della sua politica, ok, è vero tutto, certo in questo modo non diamo più alcun ruolo a imprenditori e aziende all'interno di una società ma cosa vuoi che sia. In pratica possiamo pure abolire la società civile a questo punto, tanto nessuno ha dei doveri nei confronti di nessuno, l'imprenditore deve essere libero di fare quello che vuole e di andare dove vuole, i politici di fare i penosi teatrini degli ultimi decenni e via così. Io credo che all'interno di un popolo tutti debbano avere l'obbligo morale di fare la loro parte per far si che il sistema funzioni, le aziende di guadagnare un pò meno di restare nel loro paese (aprendo pure in altri paesi ma senza chiudere nel proprio) e i dipendenti di far bene il loro lavoro, mettendoci impegno per produrre beni al 100% della qualità, l'unico libero è il consumatore che deve poter scegliere cosa comprare con i propri soldi.
Ritratto di MISER
17 settembre 2012 - 13:40
PURTROPPO SIG. ITALIANI QUESTO è IL RISULTATO DI ANNI DI GOVERNI LADRONI,POLITICHE CHE GUARDAVANO SOLO A COME RIEMPIRE IL L ORO PORTAFOGLIO, ORMAI LA NAVE E AFFONDATA E ANCORA QUALCUNO PENSA A RUBARE LA RIMANENZA PRIMA CHE LA NAVE ARRIVI IN FONDO AL MARE. IO NON HO SCUOLA ,MA CREDO CHE LUNICA COSA KE RESTA AGLI ITALIANI PER SALVARE QUESTO PAESE NON ANDARE PIù NESSUNO A VOTARE NESSUNO.O PURE UNA RIVOLUZIONE TOTALE CAMBIARE TUTTI I PALAZZI DI GOVERNO BRUCIARE E SDRADICARE TUTTA LA GENTE KE A MESSO PIEDE SINO AD OGGI IN QUEI PALAZZI. E FAR ENTRARE GIOVANI LAUREATI CON IDEE UNICHE DI SALVARE LA PATRIA E DI RICOMINCIARE TUTTO DA 0. ALLORA CI SARà VERAMENTE UN RINNOVAMENTO TOTALE E UNA CRESCITA TOTALE IN TUTTI I CAMPI.AGRICOLTURA, INDUSTRIA, PENSIONI, ENERGIA PULITA, SANITà, ECOLOGIA, LEGGE. FARE LEGGI SEVERE PER KI SBAGLIA .E DARE PREMI A KI CONTRIBUISCE AL RINNOVAMENTO DEL PAESE.ULTIMA COSA USCIRE FUORI TUTTI QUEI MEDICINALI SEGREGATI E PROGETTI NASCOSTI DAI GRANDI POTERI FARMACEUTICHE PER SCONFIGGERE LE MALATTIE GRAVI KE CI SONO MA NON VOGLIONO .PER SOLDI PER IL DIO DENARO MALEDETTO. SCUSATEMI SE NON SONO STATO CAPACE DI ESPRIMERMI MEGLIO MA CREDO KE GENTE CON SCUOLE PIù ALTE DELLE MIE SAPPIA COMPRENDERE ....
Ritratto di fogliato giancarlo
18 settembre 2012 - 02:31
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Ritratto di Gino2010
17 settembre 2012 - 13:46
gruppo Crhysler e per lanciare i suoi nuovi modelli.Ormai siamo in presenza di uno sfacciato furto del nostro patrimonio industriale per consentire il rilancio di quello altrui.In tempo di guerra il comportamento di marchionen verrebbe definito alto tradimento.E siamo in tempo di guerra.Economica.
Ritratto di Gino2010
17 settembre 2012 - 13:52
sono la conseguenza della consapevolezza che l'addio di fiat farebbe crollare la nostra economia.E lor signori finirebbero per rimetterci.Però se ci tengono tanto a non far finire l'italia nel baratro si facciano avanti per proporre l'acquisto di fiat con una cordata anzicchè fare politica a Ballarò.A parlare sono buoni tutti.
Ritratto di Baq
17 settembre 2012 - 15:36
Quando e' stato lui a cominciare il declino della fiat prendendo le sovvezioni per poi girare in elicottero, e' veramente ridicolo....
Ritratto di marvel
17 settembre 2012 - 16:59
molti sono gli esempi della serie...c'era una volta.... Un tempo chi acquistava una Fiat si sentiva italiano. Oggi, con la globalizzazione, non è più così. Nonostante tutto stavo per caldeggiare l'acquisto della auto e stavo optando per la nuova 500L o la futura 7 posti, nonostante di italiano avesse soltanto il marchio sulla calandra. Se la Fiat non rispetterà gli impegni in Italia e per l'Italia, oltre a me forse perderà tanti altri estimatori. Ma in tutto questo cosa ci guadagna la Fiat?
Ritratto di milziade368
17 settembre 2012 - 17:42
"Sutor, ne ultra crepidas"
Ritratto di Gordo88
17 settembre 2012 - 17:58
1
Marchionne ci ha sempre preso per il cuxx dicendo che anche se si legava a crysler investiva in Italia e adeso si rimangia tutto. é scandaloso ma me lo aspettavo dato il personaggio che non definirei neanche un imprenditore (come invece è Della Valle) ma un approfittatore che ora che non vede un futuro certo in Europa scappa lasciando migliaia di lavoratori a casa. Mi auguro per il bene del nostro paese che il governo trovi un accordo e se proprio se ne va gli farei pagare una bella penale per aver mancato ai propri impegni che aveva preso, diciamo tutti i soldi che lo stato ha dato alla Fiat in questi anni più gli interessi, allora magari potrebbe ripensarci
Ritratto di TN68
17 settembre 2012 - 18:49
Sia il Dott.Diego Della Valle sia il Dott.Romiti hanno perfettamente ragione. Personalmente come italiano vorrei dire solo una cosa: mi vergogno che in una grande azienda come la Fiat ci siano personaggi del genere, persone che fino a ieri hanno goduto dei soldi degli italiani ora investono in America con le tecnologie acquisite in anni di ricerca e sviluppo dai nostri valenti ingegneri. Al posto di Montezemelo avrei glissato, avrebbe fatto più bella figura. Personalmente trovo veramente vergognoso e schifoso questo atteggiamento della Fiat e dei suoi azionisti di riferimento. Se proprio vuole andare in America ci vadano pure ma devono andarci con i quattrini di loro e non con i soldi dello Stato Italiano. Quelli devono rimanere in Italia.
Ritratto di ARAN-GP
18 settembre 2012 - 01:20
mandiamo tutti a casa, questa è gente incompetente. Marchionne ritira gli investimenti? Ma come, in cambio di essi hanno toccato i diritti dei lavoratori e ora? Il grande bluff. Chi investe in Italia se neanche gli italiani? Stiamo perdendo l'alluminio, stiamo perdendo l'acciaio, ora perdiamo anche l'auto, lo psiconano che si ricandida andremo a far parte della unione africana
Ritratto di Boys
18 settembre 2012 - 20:58
1
Difficile dar torto a Della Valle..... tenendo in altissima considerazione che negli anni passati la Fiat ha ricevuto stanziamenti statali ......cioè noi... a tonnellate!!!!!
Ritratto di fogliato giancarlo
18 settembre 2012 - 21:21
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Ritratto di maparu
22 settembre 2012 - 21:46
impara l'italiano Somaro !!!
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