OLTRE 10 MILA DA ROTTAMARE - Intrecciando i dati dei registri della Motorizzazione e del Pra, la Polizia stradale è arrivata a identificare la bellezza di 10.892 autoveicoli con intestazioni fittizie di cui si prevede la radiazione in base all’articolo 94 bis del Codice della strada, secondo cui la Carta di circolazione e il Certificato di proprietà “non possono essere rilasciati qualora risultino situazioni di intestazione o contestazione simulate o che eludano e pregiudichino l’accertamento del responsabile civile della circolazione di un veicolo”. In sostanza se l’intestazione di un veicolo è tale da non consentire con immediatezza e precisione il titolare dello stesso, l’immatricolazione non è valida e quindi, appunto, si deve procedere con la radiazione. I 10.892 veicoli citati sono appunto in questa condizione e si prevede di radiarli.
“INCROCIO” INFORMATICO - È uno dei risultati impressionanti dell’operazione “Ghost car” (auto fantasma) svolta dalla Polizia lavorando essenzialmente al computer, mettendo a confronto i dati del Pra con quelli della Motorizzazione. E quanto emerso ha dimensioni ancora più clamorosi del citato dato dei 10.892 veicoli da radiare.
SITUAZIONE ABNORME - Per esempio, al Pra risultano 14.115 persone fisiche intestatarie di più di 10 veicoli ciascuno. Alla Motorizzazione si è invece riscontrato che 151.149 veicoli fanno capo a persone intestatarie di più di 50 auto. Di questi casi che paiono incredibili ce n’è un po’ in tutte le regioni, ma a distinguersi in modo particolare è la Campania, che ne conta 29.709. In Sicilia ne sono risultate 19.528 e in Lombardia 19.299; in Puglia 14.451, in Emilia Romagna 11.833 e in Piemonte 10.097. Così via sino alla Valle d’Aosta.
I SUPER INTESTATARI - In totale sono 1.571 gli intestatari “over 50” (nel senso di numero di auto immatricolate a proprio nome). 280 sono in Campania, 214 in Sicilia, 183 in Lombardia, 172 in Puglia. Quanto alla effettiva identificazione dei veicoli, si è potuta effettuare per 66 auto in Veneto, 40 in Campania, 35 in Piemonte, 23 in Sicilia e 18 in Lombardia.
PER GLI ATTI CRIMINALI - Le conclusioni della Polizia al termine dell’operazione “Ghost car” hanno puntato il dito contro le organizzazioni criminali che in questo modo si procurano il “parco macchine” per le loro attività illecite, dai furti alle rapine, ai traffici di droga. Ma anche questo non è tutto. Perché questa massa di veicoli che circola senza una corretta immatricolazione (151.149 unità) per il 70% (107.402 veicoli) risultano non assicurati; questo secondo le verifiche compiute dalla stessa Polizia presso i registri dell’Ania, l’associazione delle compagnie di assicurazione. Con ciò che questo significa in caso di incidente.
ATTO D’ACCUSA - Insomma, un quadro gravissimo. Perché è facilmente immaginabile che oltre a questi “campioni” con decine di immatricolazioni a proprio nome (magari anche con qualche defunto) ci sia una moltitudine di veicoli registrati a individui che altrettanto “fantasmi”, cioè irreperibili. Un altro enorme buco nero del mondo dei registri pubblici degli autoveicoli, che è sì un ennesimo atto d’accusa contro le organizzazioni criminali, ma soprattutto è una testimonianza di un fallimento da parte dei sistemi di registrazione e controllo dei veicoli. In sostanza un atto d’accusa contro l’apparato statale.