SI METTE IN MOSTRA - Quasi pronta per la produzione (i primi esemplari usciranno dalla fabbrica a settembre e verranno consegnati ai clienti in novembre), tra un collaudo e l’altro la supercar Porsche 918 Spyder incomincia a frequentare i luoghi dell’alta società. Noi ne abbiamo fotografata una che si aggirava a Milano, attorno al Duomo, e poi per le vie del “quadrilatero della moda”, in occasione di un video promozionale della casa tedesca.
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FA UNA SCENA IMPRESSIONANTE - La Porsche 918 Spyder che vedete fotografata (ancora allo stato di prototipo, ma ormai in versione quasi definitiva) è nella livrea Martini Racing (disponibile come optional), che ricorda le storiche vittorie ottenute in anni di competizioni endurance dalle vetture di Stoccarda “vestite” con i colori dello sponsor italiano (tra le tinte disponibili ci saranno però anche il nero, il blu, il rosso, il giallo e il bianco). L’effetto che la vettura fa, vista dal vivo, per le strade cittadine accanto alle altre macchine, è davvero impressionante, da autentica supercar. Così bassa e acquattata a terra (è lunga 464 cm, larga 194 e alta solo 117), con le sue linee sinuose, le grandi prese d’aria sulle fiancate e i grossi scarichi sopra il motore, la Porsche 918 Spyder fa davvero scena.
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SUONA BENE, BEVE POCO - E conquista, specie quando si sente il rombo rauco e possente del motore termico: il 4.5 V8 da 560 CV. Ma la Porsche 918 Spyder non colpisce solo per il suo aspetto da supercar. Come la Ferrari LaFerrari e la McLaren P1, è una supersportiva ibrida, con il motore termico, sotto il cofano posteriore, abbinato a due unità elettriche: una da 122 CV dietro i sedili e una da 109 CV all’avantreno (in grado di funzionare anche da soli), per un totale di 770 CV. Stupiscono anche i dati di consumi ufficiali: fino a 3 litri per 100 km, cioè 33,3 km con un litro. Le prestazioni dichiarate sono da paura: 2,9 secondi per bruciare lo “0-100”, 326 km/h di velocità massima e… un prezzo adeguato: ben 786.739 euro. Per contenere il peso e garantire la necessaria rigidità alla vettura, il telaio monoscocca è interamente in fibra di carbonio. Inoltre, per migliorare la resistenza all’aria, l’auto è dotata di profilo aerodinamico variabile. Arricchiscono il quadro tecnico le ruote posteriori sterzanti in maniera adattativa e i terminali di scarico “Top Pipes” a sbocco superiore verticale.
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FINO A 25 KM IN MODALITÀ ELETTRICA - La trasmissione è affidata al cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK) a 7 rapporti, che trasmette all'asse posteriore anche la potenza della trazione elettrica. Con un pulsante di regolazione posto sul volante è possibile selezionare fra quattro diverse modalità di funzionamento: la “E-Drive” permette di guidare con alimentazione esclusivamente elettrica (l’autonomia è di circa a 25 km). La funzione “Hybrid” consente alla Porsche 918 Spyder di sfruttare sia i motori elettrici sia l’unità termica, impiegando ciascun propulsore in base alla situazione di guida, più economa o sportiva. Anche la modalità “Sport Hybrid” usa entrambi i sistemi di trazione, tuttavia il funzionamento in questo caso è più orientato alle prestazioni e chiama maggiormente in causa il motore a benzina. La trazione posteriore e l’uso del differenziale Torque Vectoring consentono, inoltre, di migliorare la dinamica di marcia. La modalità “Race Hybrid”, infine, sfrutta tutti i sistemi di trazione, spingendoli al loro limite, per uno stile di guida che punta esclusivamente alle massime prestazioni. Se la batteria è sufficientemente carica, il tasto Push-to-Pass offre una coppia motrice elettrica supplementare (E-boost), per esempio durante le manovre di sorpasso o per migliorare ulteriormente la performance. Con queste modalità di funzionamento, la Porsche 918 Spyder da un lato può spuntare tempi sul giro paragonabili a quelli delle vetture da gara (inferiori a 7 minuti e 30 secondi sulla Nordschleife del Nürburgring), dall’altro consente di emettere solo 70 g/km di CO2 per chilometro nel caso si scelga uno stile di guida più attento al risparmio.