SI CAMBIA - A Ginevra l'abbiamo conosciuta (
qui la news) come
Aston Martin Vantage GT3: si tratta della versione più estrema dell'elegante granturismo inglese, come confermano i 600 CV spremuti dal V12 aspirato da 6 litri, e l'aerodinamica che sembra presa a prestito dalle GTE che hanno corso a Le Mans. Ora l'Aston Martin Vantage diventa GT12 a poche settimane dal debutto ufficiale. Il motivo è semplice: la Porsche ha fatto la voce grossa, rivendicando l'uso della sigla GT3 per le 911 più cattive prodotte a Zuffenhausen.
LA PRIMA ERA UNA LOTUS - Questo accade, per la precisione, dal 1999: una cosa che non è sfuggita agli avvocati tedeschi i quali, secondo indiscrezioni, si sono visti e sentiti più di una volta con i propri colleghi inglesi. Da parte dell'Aston Martin, la motivazione verte sul fatto che la sigla richiama il campionato GT3, quello più vicino alla produzione di serie che, con taglio centrato sull'Europa, completa il Mondiale GT1; d'altro canto, la Porsche non è stata la prima a utilizzare la sigla, che a memoria d'uomo risale alla Lotus Esprit GT3 del 1996. La stessa Bentley ha chiamato una versione della Continental GT3, senza risentimento da parte della Porsche.
STRAGIUDIZIALE - Nel caso dell'Aston Martin, evidentemente, alla Porsche non è piaciuta la possibile sovrapposizione in termini di mercato, in verità abbastanza labile, tra la 911 e la Vantage: da Gaydon si è deciso di non arrivare alla lite in tribunale, e di rinominare tanto la versione stradale quanto quella da pista Vantage GT12, ponendo l'enfasi sul frazionamento del motore, ormai raro.