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Portabici da gancio di traino: presto regole più semplici

Pubblicato 28 ottobre 2024

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le aziende del settore hanno trovato un accordo per semplificare le normative riguardanti questi pratici accessori.

Portabici da gancio di traino: presto regole più semplici

ACCORDO RAGIONEVOLE - Oltre che sul tetto, un portabici può essere montato anche nella parte posteriore dell’auto. In quest’ultima categoria rientrano i portabici da gancio di traino, particolarmente comodi perché bassi da terra, rendendo quindi più semplice caricare e scaricare le bici. Inoltre, rimanendo coperti dalla sagoma della vettura, rispetto ad altre soluzioni sono più efficienti dal punto di vista aerodinamico, pesando meno sui consumi ed incidendo in modo minore sull’autonomia delle auto elettriche. Questo genere di dispositivi ad oggi è normato da una serie di regolamenti che hanno sollevato diverse proteste da parte degli utilizzatori e delle aziende produttrici e distributrici, le quali chiedevano di “evitare nuove e irragionevoli limitazioni e costi per i possessori di portabici e di garantire parità di trattamento tra italiani e stranieri”, scrive in un comunicato la Cora, azienda che opera nel settore degli accessori auto. Da un confronto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le aziende sono però uscite con un “ragionevole accordo”.

MENO DIVIETI - I tecnici del MIT hanno infatti annunciato un imminente decreto interministeriale per semplificare le normative riguardanti questi dispositivi. Nelle nuove disposizioni, per i portabici montati sul gancio di traino, che possono coprire targa e luci posteriori, non sarà più necessaria la visita alla Motorizzazione e l’annotazione sul libretto: chi li utilizza dovrà semplicemente portare la documentazione di omologazione del produttore. Verrà anche eliminato il limite di sagoma, che impone di non superare la larghezza del veicolo: in futuro sarà ammessa una sporgenza laterale fino a 30 cm per lato, fino a una larghezza complessiva di 2,55 metri (in questo modo si supera l’ostacolo che avrebbe impedito nella sostanza di trasportare biciclette con entrambe le ruote montate). Mentre finora, quando si monta il portabici, è obbligatorio lo spegnimento automatico delle luci posteriori, in futuro ciò non sarà più richiesto (saranno esclusi dalle nuove norme gli accessori che non nascondono luci o targa in quando soggetti alle normali regole dei carichi sporgenti). 

APPROVATO FRA 45 GIORNI - Il provvedimento raccoglie il parere del Consiglio di Stato (a cui le aziende del settore si erano appellate), che aveva sospeso le circolari precedenti per presunta violazione delle normative europee: i cittadini italiani sarebbero stati discriminati. L’approvazione del decreto richiederà 45 giorni. Le aziende e le associazioni coinvolte “si ritengono soddisfatte del dialogo con il Ministero, che ha portato a questa ragionevole e logica soluzione, riconoscendo l’importanza di semplificare l’uso della bicicletta in Italia e di migliorare la sicurezza stradale senza oneri aggiuntivi per i cittadini”, sottolinea Luigi Pini, delegato per gli aspetti giuridici della Cora.



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Ritratto di Lorenzoagasolio
28 ottobre 2024 - 16:52
io la bicicletta la infilo dentro la macchina.
Ritratto di ssensi
28 ottobre 2024 - 17:00
Idem, ma c'è anche chi ne carica più di una
Ritratto di deutsch
28 ottobre 2024 - 17:16
4
o le porta in vacanza con famiglia quindi non può abbattere i sedili e perdere il bagagliaio
Ritratto di Andre_a
28 ottobre 2024 - 18:24
Io preferisco caricarle sul tetto. Al rientro le bici sono sempre un ammasso di fango o di polvere.
Ritratto di AZ
28 ottobre 2024 - 20:59
Vergogna. Solo in Italia c'erano regole così assurde.
Ritratto di Autosport
28 ottobre 2024 - 21:10
+1
Ritratto di Toretto73
29 ottobre 2024 - 09:27
Italia = Ufficio Complicazioni Affari Semplici (e serve sempre perchè ci devono mangiare in 100.000)
Ritratto di bluset
29 ottobre 2024 - 12:43
Allora si elimini anche l'assurdo che il carrello appendice può essere associato a un'UNICA auto