PNEUMATICI TRASCURATI - Sono decisamente sconcertanti e preoccupanti i risultati di uno studio condotto dalla Bridgestone a livello europeo per verificare il grado di attenzione degli automobilisti alle condizioni di gonfiaggio delle gomme della propria auto. L’analisi è stata compiuta sulla base dei controlli effettuati nei punti di assistenza della casa nell’ambito della campagna di sensibilizzazione mirata a far comprendere l’importanza di avere le gomme gonfie. Sono state controllate 28 mila vetture e di queste ben il 78% sono risultate con una pressione inferiore a quella richiesta. Non solo: circa un quarto delle auto controllate aveva gomme in condizioni al di sotto dei limiti di legge.
TENDENZA NEGATIVA - Esito forse ancor più negativo emerso dall’indagine è che rispetto al 2011 gli automobilisti per così dire trascurati sono aumentati di circa il 25%. Nel 2011 infatti la percentuale delle auto “sgonfie” era del 63%. Quanto alla categoria di chi non ha remore neanche a viaggiare con pneumatici fuori legge, la sua quota ha registrato un aumento del 20%. Per la Bridgestone alla base di questa tendenza c’è la crisi economica: l’automobilista evita qualsiasi spesa evitabile, senza preoccuparsi delle conseguenze che tale comportamento viene ad avere. E le conseguenze del viaggiare con le gomme sgonfie sono un aspetto da considerare e su cui ragionare, proprio per gli aspetti economici.
MAGGIORI CONSUMI - La gomma che ruota con pressione insufficiente genera maggiori costi per l’automobilista. Per quel che concerne le gomme, il fatto che ci sia una maggior superficie di gomma a contatto con la strada dà luogo evidentemente a un maggior logorio del battistrada. Oltre a ciò, è provato che la gomma sgonfia fa consumare più carburante; ciò perché la capacità di rotolamento è parecchio ridotta con le gomme sgonfie. La trascuratezza di viaggiare con gomme sgonfie fa sprecare 3,9 milioni di litri di carburante, con maggiori emissioni di CO2 stimate in 9,2 milioni di tonnellate ogni anno. E queste sono conseguenze dannose per l’ambiente e la società, ma anche per le tasche dell’automobilista, che dunque forse dovrebbe considerare diversamente la piccola spesa (ma spesso si può fare gratuitamente dal benzinaio) richiesta per controllare la pressione delle gomme.
SENSIBILIZZAZIONE E STATISTICHE - Oltre a elaborare le sue statistiche in materia, la Bridgestone porta avanti con convinzione la sua campagna per sensibilizzare gli automobilisti europei sull’argomento. Il 2012 è stato infatti l’ottavo anno che ha condotto l’operazione di controllo gratuito della pressione, sulla cui base sono state elaborate le statistiche citate.