QUASI 8 MESI - L’auto nuova è uno di quegli acquisti che vanno ponderati a lungo. Tutti gli appassionati sognano i modelli più performanti e costosi, ma bisogna anche fare i conti con la realtà: il proprio portafoglio. E la profondità di quest’ultimo è strettamente legato al reddito mensile della famiglia che sta per effettuare l’acquisto. Una recente indagine di AutoScout24 ha rilevato che nel 2003 una famiglia doveva spendere in media 4,7 redditi mensili netti per acquistare un’auto nuova. Oggi, a distanza di 20 anni, servono 7,7 redditi mensili netti.
PIÙ CROSSOVER - Il portale ha incrociato i dati ISTAT sul reddito medio mensile delle famiglie nel 2003 e nel 2020 (ultimo dato disponibile) con il prezzo medio entry level per acquistare una delle 10 auto nuove più vendute nel nostro Paese nel 2003 e nel 2023 in base alle classifiche UNRAE, con l’esclusione delle elettriche. Queste sono le dieci auto più vendute nei due anni presi in esame:
Posizione |
2003 |
2023 |
1 |
Fiat Punto |
Fiat Panda |
2 |
Fiat Panda |
Dacia Sandero |
3 |
Citroen C3 |
Lancia Ypsilon |
4 |
Fiat Seicento |
Fiat 500 |
5 |
Ford Fiesta |
Jeep Renegade |
6 |
Renault Clio |
Toyota Yaris Cross |
7 |
Fiat Stilo |
Volkswagen T-Roc |
8 |
Peugeot 206 |
Fiat 500X |
9 |
Ford Focus |
Dacia Duster |
10 |
Toyota Yaris |
Renault Captur |
Da questa tabella si può notare come sia cambiato il mercato in questi 20 anni: da una top 10 dominata dalle citycar del 2003 a una classifica 2023 in cui i primissimi posti sono ancora occupati da modelli compatti, mentre dal quinto al decimo posto si trovano solamente crossover. Ciò ha contribuito a fare alzare il prezzo medio delle 10 auto più vendute in Italia dai 10.590 euro del 2003 ai 21.040 euro di quest’anno. Il prezzo medio è raddoppiato, mentre i redditi familiari netti sono sì aumentati ma in modo molto minore, passando da una media nazionale di 2.243 euro nel 2003 a 2.734 euro nel 2020 (+21,9%). Da questi dati si arriva ai 7,7 redditi mensili netti necessari per acquistare un’auto nuova.
PER UN’ELETTRICA NON BASTA UN ANNO - AutoScout24 ha anche considerato la tendenza nei vari segmenti di mercato. Quindi se per acquistare una citycar di segmento A nel 2003 bastavano 4 redditi familiari netti medi mensili, oggi, con le vetture di questa tipologia che costano mediamente 18.050 euro, ne servono 6,6. Per le utilitarie del segmento B di passa da 4,7 a 8,1 (22.185 euro) mentre per le compatte del segmento C da 7,2 a 12,9 (35.225 euro). Discorso a parte per le elettriche, che naturalmente nel 2003 non erano prese in considerazione, ma che oggi per essere acquistate impongono un investimento di oltre un anno di reddito familiare netto medio mensile, con 12,8 mensilità.
DOVE IMPATTA MAGGIORMENTE - La situazione varia anche in base alla regione di appartenenza: la Sicilia e l’Abruzzo sono i territori dove sono richiesti un numero maggiore di redditi familiari netti medi mensili (9,7) per acquistare un auto nuova, seguite da altre regioni del sud come Campania (9,5), Basilicata (9,4), Puglia (9,3) e Molise (9,2). Dove i redditi sono più alti, naturalmente servono meno mensilità, con la Lombardia e il Trentino-Alto Adige in cima a questa classifica con 6,7 redditi mensili. Rispetto ai dati del 2003, Abruzzo e Campania sono le regioni in cui l’aumento è stato maggiore, rispettivamente con +4,8 e +4 mensilità in confronto al 2003.