ELETTRICO? NO PROBLEM - L’elettrificazione non come un problema, ma come un’opportunità. Per dimostrare che la Caterham può essere anche altro oltre alla Seven, senza tuttavia perdere per strada un solo briciolo della tradizione di costruttore di auto sportive senza compromessi che da cinquant’anni la rende famosa e amata dagli appassionati del genere in tutto il mondo. L’azienda britannica, che ha cominciato a produrre la sua spartanissima roadster a ruote scoperte nel 1973, acquistando il brevetto della celebre Lotus 7 del 1957, dal 2021 è controllata dalla giapponese VT Holdings, che per lunghi anni della Catheram è stata importatrice e in patria distribuisce anche le Lotus e le moto della Royal Enfield. Il nuovo corso dagli occhi a mandorla entrerà davvero nel vivo, ancora non si sa quando, con un modello completamente nuovo e completamente elettrico.
SARÀ DIVERSISSIMA DALLA SEVEN… - Ma che tipo di auto bisogna attendersi? Qualche giorno fa, ne hanno parlato in esclusiva con Autocar il capo dello stile della Caterham, Anthony Jannarelly, e l’amministratore delegato dell’azienda, Bob Laishley. A proposito dell’aspetto della nuova sportiva alla spina - che potrebbe essere anticipato da una concept car entro la fine del 2023, quindi nell’anno dei festeggiamenti per il primo mezzo secolo di storia del costruttore d’oltremanica - Jannarelly ha detto che l’architettura elettrica offrirà maggiori gradi di libertà al tavolo da disegno. Affrancarsi completamente dalle forme di un’auto mitica e amatissima come la Seven “è una grossa responsabilità”, ha ammesso il designer, consapevole della difficoltà del compito che attende il suo team, ma anche del fatto che, per la prima volta nella sua storia, “la Caterham ha la chance di plasmare un proprio stile”, mettendo volutamente da parte i retaggi più classici della tradizione Lotus.
MA LO “SPIRITO” RESTA QUELLO DI SEMPRE - Jannarelly, che di macchine sportive va matto e se n’intende parecchio, avendo progettato e costruito con il suo nome la Design-1, una grintosa barchetta mossa da un V6 Nissan da 320 CV con uno stile che ricorda le sport prototipo degli anni ’60, ha garantito che nel dar vita alla sua prima auto elettrica la Caterham farà ogni sforzo necessario per mantenere intatti i principi cardine intorno ai quali ha preso forma il mito: “La cosa che tutti amano della Seven è la sua leggerezza, la sua semplicità: cercheremo di applicare la filosofia che da cinquant’anni ci contraddistingue”. Per parlare di stile in termini concreti, però, è ancora troppo presto, e così il designer si è limitato a dire che l’auto “non avrà un cofano lungo” come la Seven e non sarà “ingombrante”.
IN OGNI CASO, SARÀ UNA RIVOLUZIONE - Qualche informazione in più sulla prima Caterham a pile, che secondo le ultime indiscrezioni provenienti dall’Inghilterra dovrebbe mettere le ruote su strada nel 2026, arriva dal boss dell’azienda, Bob Laishley: “L’auto avrà tutte le caratteristiche che i nostri clienti conoscono bene. Parlo di leggerezza, semplicità, agilità, prestazioni. Come la Seven, il telaio sarà formato da una struttura reticolare in acciaio. La stiamo concependo da zero come elettrica pura, con la sola trazione posteriore”. E la carrozzeria? Composta da “sei pannelli in alluminio o in fibra di carbonio”, sarà snella e “avvolgente”. E, forse, “con un tetto”. Più rivoluzionaria di così…