ACCORDI STRATEGICI - Dal salone di Shanghai non arrivano solo notizie di nuove auto e concept che delineano il futuro. Novità importanti arrivano anche a proposito delle attività dei costruttori. Una delle più rilevanti è l’annuncio dato dal gruppo PSA Peugeot Citroën e dalla cinese Dongfeng di un accordo per lo sviluppo e la realizzazione di una nuova piattaforma per la produzione di modelli piccoli (per intenderci Peugeot 208 e 2008, Citroën C3, eccetera).
PRONTA TRA TRE ANNI - Per la nuova piattaforma è stato coniato il nome CMP, cioè Common Modular Platform. Secondo i programmi previsti dall’accordo, essa dovrà essere disponibile nel 2018, per essere impiegata da entrambi i partner dell’intesa, quindi su modelli Peugeot, Citroën, DS, e i marchi facenti capo al gruppo Dongfeng.
CINESI IN FRANCIA - Secondo l’accordo, i due gruppi porteranno avanti lo sviluppo della piattaforma già impostata da PSA nella sua sede di Velizy, dove andrà a lavorare un gruppo di ingegneri cinesi, mentre un nuovo centro di ricerca e sviluppo comune sarà creato in Cina. Il costo dell’operazione è di 200 milioni di euro, di cui la Dongfeng (che detiene il 14% del pacchetto azionario del gruppo PSA) metteranno il 40%.
IN CO-PROPRIETÀ - A sviluppo ultimato, la Dongfeng sarà comproprietaria della piattaforma e potrà usarla liberamente per produrre vetture con i suoi marchi. La stessa cosa ovviamente farà il gruppo PSA. Il vantaggio per la parte cinese sarà rappresentato che al contrario del passato, non dovrà più pagare royalties per l’uso di piattaforme create da PSA, mentre per il gruppo PSA i vantaggi derivano dal poter ridurre i costi di sviluppo per quelli che sono i modelli principali della sua offerta. Da notare che proprio una nuova piattaforma di questa categoria era uno dei progetti abortiti dell’intesa poi ridimensionata tra PSA e il gruppo General Motors.
CONTENIMENTO COSTI - La nuova piattaforma CMP è in linea con le necessità tecnico-industriali relative alla produzione automobilistica dei prossimi anni: peso contenuto, quindi consumi ridotti. Un aspetto economicamente importante è che i tecnici PSA sono riusciti a svilupparla utilizzando anche elementi della piattaforma attuale, riducendo così ulteriormente i costi di sviluppo. Tanto che con la nuova piattaforma si rende praticabile anche un’ipotesi di modelli low cost.
IPOTESI ANCHE ELETTRICHE - Infine è da sottolineare che la piattaforma CMP è stata progettata prevedendo un adeguato spazio per l’alloggiamento delle batterie, così da poter essere impiegata anche per veicoli elettrici. Una prospettiva che interessa sia la Dongfeng che PSA, in conseguenza della volontà della Cina di incentivare la diffusione dell’auto a emissioni zero.