PIANI AMBIZIOSI - In Italia, il gruppo PSA va forte e punta in alto: con 91.666 veicoli venduti nel primo semestre, la filiale tricolore del colosso francese ha chiuso la metà del 2016 al terzo posto, dietro alla galassia Volkswagen (133.357 unità) e alla Renault (98.862). Per la Peugeot Société Anonyme la crescita, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è stata del 14,94%, in un mercato aumentato del 19,15%. Nel dettaglio, sono state 54.000 le Peugeot consegnate, 35.000 le Citroën e 2.500 le DS, per una quota dell'8,83%, ed è stata superata la soglia delle 10.000 unità tra i veicoli commerciali (il 13% delle immatricolazioni). Un risultato positivo, in linea con l'andamento europeo (1 milione di auto in sei mesi, +7,4%). Come anticipato dal nuovo direttore generale di PSA Italia, Massimo Roserba (nella foto sopra), nel suo primo incontro con la stampa: "Oggi PSA è il terzo gruppo estero in Italia per quota di mercato, ma entro il 2020 vogliamo diventare il primo". 48 anni, nato a Pescara ma cresciuto a Vasto, laureato alla Bocconi di Milano, una carriera in crescendo dentro e fuori il gruppo FCA, Roserba nel commentare i dati di vendita ha svelato obiettivi ambiziosi. E, in merito alla recente evoluzione del gruppo, ha sottolineato: ''PSA in Europa si è rafforzata e con la strategia Back in the race ha recuperato profittabilità. Con il nuovo piano Push to pass, annunciato in aprile dal numero uno del gruppo, il presidente Carlos Tavares, entreremo in Nordamerica per fare risultati, non per un viaggio turistico. L'Italia? Siamo nel G5 d'Europa, e uno dei maggiori protagonisti in termini sia di volumi sia di redditività''
SUV E “GREEN” - Per raggiungere la leadership, sottolinea Roserba, "quattro anni sono pochi. È una bella sfida, fa quasi paura". Ma il progetto è supportato da un piano di novità che non ha precedenti nella storia del gruppo: "Abbiamo appena lanciato la DS3, i commerciali Citroën Expert e Jumpy e adesso arriveranno la nuova Citroën C3 e, per la Peugeot, la 3008. Come gruppo lancieremo altri 13 prodotti completamente nuovi nei prossimi tre anni, a partire dal 2017, oltre a model year, facelift e serie speciali. B-Suv e C-Suv li prevediamo come segmenti crescenti in Italia e... arriveranno interessanti novità. Ne avremo con i marchi Peugeot, Citroën e DS, anche se per i nuovi prodotti del nostro brand di lusso bisognerà aspettare il 2018. Le elettriche? Ne abbiamo già in gamma quattro, ma ne presenteremo altrettante completamente nuove. Poi, le ibride plug-in: ne arriveranno altre sette". Una bella offensiva: "Delle Peugeot piacciono sicuramente la guidabilità e la qualità, riconosciuta ormai da tempo” chiarisce il manager. “La Citroen è creatività pura e i modelli in arrivo lo confermeranno, distinguendola in maniera importante ma coerente al proprio DNA. Con il marchio DS cavalchiamo il lusso alla francese: crediamo che il cliente lo apprezzi ".
DA MARCHIONNE A TAVARES - La carriera del nuovo direttore generale di PSA Italia, in sella dal 22 febbraio 2016, è cominciata dalla finanza, nel campo delle fusioni-acquisizioni d'azienda. Il manager abruzzese ha avuto anche esperienze nel credito al consumo. Dopo un primo passaggio alla Fiat è diventato direttore commerciale di Epta, primo gruppo italiano per la refrigerazione commerciale per la grande distribuzione. Richiamato dal gruppo di Torino nel 2009, ha vissuto per tre anni in Cina, a Shanghai, dove ha ricoperto i ruoli di responsabile del marchio Fiat e di direttore marketing prodotto di Fiat-Chrysler Group per i Paesi dell'area Asia-Pacifico. Da settembre 2015 era responsabile dello sviluppo commerciale dell’Alfa Romeo per Europa, Africa e Medio Oriente, prima di accettare la nuova sfida al vertice di PSA Italia. "La prima impressione in questo nuovo ruolo? Le aspettative che avevo sono state confermate, l'azienda è ambiziosa, vanta una gamma importantissima di nuovi prodotti e Tavares l'ha rigirata in pochissimo tempo: quello che ho trovato in PSA è un'organizzazione incredibile, con processi estremamente ben strutturati". Il confronto con Marchionne? "Entrambi hanno influenzato i manager di primo livello e, a cascata, tutta l'organizzazione aziendale: sono due personaggi ambiziosi, molto determinati, due duri diversi caratterialmente".
PRIVATI E AZIENDE - Sulle differenze e sulle prospettive dei canali di vendita in Italia, Roserba offre una visione interpretativa interessante: "Quello rivolto ai privati è importante, perché offre i migliori risultati in termini di profittabilità e perché è in grado di far cambiare la percezione del cliente rispetto al marchio in termini di immagine. Il canale B2B (Business to Business, il commercio tra azienda e azienda) è fondamentale, perché oggi i maggiori acquirenti di vetture sono le aziende attraverso le flotte. Noi vi saremo sempre più presenti e dal 2017 avremo più vetture che potranno interessare le flotte". Le differenze tra i due canali di vendita, però, per il direttore generale di PSA Italia sono destinate nel tempo ad assottigliarsi: "In futuro vedremo variare le modalità di acquisto delle automobili: con il passaggio dalla proprietà all'utilizzo probabilmente si verificherà una commistione dei due canali. L'utilizzatore finale sarà quello che è oggi il privato ma, forse, l'acquirente sarà il cliente B2B. Dovremo essere presenti, quindi, su entrambi i canali, da una parte per capire le esigenze della clientela, e dall'altra per proporre la giusta tecnica di vendita". C'è, poi, il discorso legato all'affermazione dell'auto condivisa: " Siamo pionieri e teniamo aperte varie soluzioni. In Sicilia, a Palermo, abbiamo già oltre 50 auto elettriche in car sharing, vogliamo andare avanti con questo piano con altre vetture nell'isola e in differenti aree turistiche".
MARCHI, RETE E SPORT - Dopo le presentazioni di rito e il discorso generale arriva il momento del "botta e risposta" durante il quale Roserba chiarisce, in poche parole, quella che è la sua visione dell'azienda e le strategie che seguirà per farla diventare leader in Italia: "Abbiamo tre brand ben distinti su cui dobbiamo continuare a lavorare per distinguerli ulteriormente e catturare i bisogni diversi sul mercato. Dobbiamo migliorare ed evolvere sia come PSA Italia sia come rete, per avere il passo potenzialmente da numeri 1. È un percorso che deve essere assolutamente strutturato e organizzato: significa avere le competenze, lo sviluppo, la velocità giusta per fare le cose giuste al momento giusto". Oggi la struttura di vendita conta su 240 punti a livello nazionale, il 75% dei quali con monomandato: "Lavoreremo sulla rete per un cambio di passo: il push to pass lo faranno anche i concessionari con performance più alte rispetto al passato". L'attività sportiva continuerà a giocare un ruolo importante per raggiungere i nuovi obiettivi di vendita, sia a livello internazionale sia nazionale: "Abbiamo una divisione netta coerente con i brand. Con la Citroën il campionato WTCC. La Peugeot si dedica alle imprese straordinarie come la Dakar. Il mondo DS è quello dell'elettrico: siamo in Formula E. Per noi le corse sono importanti per la ricerca e lo sviluppo, per poter trasferire il know-how delle competizioni nelle vetture di produzione". E, in particolare, sulle attività italiane: "La Peugeot con Andreucci punta al decimo titolo nazionale rally".