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Rally WRC: dal 2022 le auto ibride

04 febbraio 2019

Nel nuovo regolamento del campionato mondiale di rally verrà introdotta questa importante novità.

Rally WRC: dal 2022 le auto ibride

UN PASSO INEVITABILE  - Il WRC, il campionato mondiale di rally, potrebbe presto introdurre i motori di tipo ibrido. A rilanciare l’ipotesi è il presidente della FIA, Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, il quale, nel corso di una recente intervista, ha dichiarato che il campionato mondiale di rally dovrà aprire all’utilizzo di queste nuove tecnologie. Secondo Todt le case impegnate nel campionato mondiale di rally sono ancora restie per via degli iniziali costi di investimento che dovrebbero sostenere e perché sarebbe necessario un cambio del regolamento. Tuttavia, negli ultimi mesi, tutte le maggiori case automobilistiche impegnate nel campionato di rally, come ad esempio la Citroën, la Ford o la Toyota, hanno già in casa motori ibridi che potrebbero quindi essere sfruttati. Quindi il cambiamento è diventato assolutamente inevitabile.

NON PRIMA DEL 2022 - L’introduzione dei motori ibridi dovrà essere opportunamente disciplinato dal nuovo regolamento tecnico del World Rally Campionship, la cui uscita è prevista entro il 2019. Il nuovo regolamento delineerà le vetture del futuro, dando quindi modo alle aziende di adeguarsi. Per vedere le auto da rally ibride bisognerà attendere almeno fino al 2022. Attualmente nel WRC è in vigore il regolamento che ha portato le case a introdurre mezzi da 380 CV dall'aerodinamica più efficiente rispetto alle vetture utilizzate fino al 2016. L’ibrido è entrato in quasi tutte le categorie del motorsport, ad esclusione del WRC. L’introduzione dell’ibrido consentirebbe al campionato mondiale di rally di conformarsi all’attuale F1 e con il WEC, il campionato mondiale di endurance.



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Ritratto di Alfiere
4 febbraio 2019 - 21:07
2
Prima che ridikolas impazzisca, chiariamo che nessuna competizione sportiva può sussistere se non permette di sviluppare tecnologie che potrebbero giungere sui prodotti finiti.
Ritratto di Scaloppo
5 febbraio 2019 - 10:25
Sì, ma così non ha molto senso, visto che i regolamenti del WRC sono così stringenti che le case non possono fare chissà che ricerca. Avessero più libertà sarebbe diverso. Il 4x4 non è arrivato perchè si è deciso di usarlo, ma perchè c'è stata la libertà di farlo, lo si è provato, si è visto che andava benissimo e da lì si è imposto. Come Toyota avrebbe, da quello che ho capito, voluto fare con l'ibrido. Per come funziona il regolamento ora, invece, o nessuno può usare l'ibrido, o in pratica devono tutti aderire ad uno specifico standard di ibrido e usare tutti quello, con poco margine di sperimentazione. Non molto interessante. Nelle competizioni deve esserci uno sviluppo ed una "selezione naturale" delle soluzioni tecniche, imporre cose uguali per tutti serve a ridurre i costi. Imporre soluzioni che aumentano i costi senza aumentare la libertà tecnica è un controsenso.
Ritratto di Federico Oberto Tarena
5 febbraio 2019 - 10:38
Ma soprattutto uno spettacolo sportivo non può rappresentare un mondo che non esiste più senza sparire nell'irrilevanza. Come dimostrano il FIA Master Historic (vetture di F1 storiche), o le corse per bighe, presso cui il grande pubblico e i grandi sponsor non fanno la fila...
Ritratto di vins72
5 febbraio 2019 - 08:08
l'ibrido va bene in città! fuori città l'auto va sempre a benzina! forse può recuperare l'energia in frenata e scaricarla in accelerazione quello si! sono curioso di vedere come si evolve la cosa.
Ritratto di Benky
5 febbraio 2019 - 10:05
8
È evidente che un auto ibrida non l’hai mai guidata. La diceria che persiste del “solo termico in autostrada” fa veramente ridere!!
Ritratto di vins72
5 febbraio 2019 - 10:34
E ti sbagli6ho una Toyota prius per lavoro e fuori va solo esclusivamente a benzina dopo i 60kmh.
Ritratto di erresseste
5 febbraio 2019 - 10:07
Aumentando i costi di gestione, sempre meno case parteciperanno ai Rally
Ritratto di alex_rm
5 febbraio 2019 - 10:31
Ora il rally diventerà come la formula 1 e con costi di sviluppo sempre maggiori e pochi partecipanti(o come in formula 1 molti figuranti che si fanno dare vecchi motori dai team più forti per poter solamente partecipare)
Ritratto di Fulminebianco
10 febbraio 2019 - 18:09
Il WRC sta andando sempre più in un declino irrefrenabile. Quale competizione rappresentante un vertice motoristico dovrebbe, al pari della formula 1 o della Moto GP, rappresentare la punta di diamante a livello di sviluppo tecnologico. Non esiste che questa categoria si basi sull'utilizzo di auto derivanti dalla serie (per di più derivate dal segmento delle utilitarie) con regolamento che è un'accozzaglia di regole che deprimono il fatto di andare in questa direzione, nel nome della sicurezza e del contenimento dei costi. Viva le "gruppo B" di una volta!