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Range Rover: tutti i capitoli della leggenda

Pubblicato 02 novembre 2021

In oltre mezzo secolo la fuoristrada di lusso della casa di Solihull è cambiata molto, pur rimanendo aderente al concept originario. Ecco tutte le tappe della carriera di una 4x4 leggendaria appena giunta alla quinta generazione.

Range Rover: tutti i capitoli della leggenda

ELEGANTE AVVENTURIERA - Nel 2020 la Range Rover ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni. Oggi, a un anno di distanza, l’evoluzione della 4x4 britannica prosegue con il modello di quinta generazione, che aggiornandosi nello stile e nella tecnica continua a segnare il solco di una tradizione che, appunto, dura da oltre mezzo secolo e ha creato un prima e un dopo nel nostro modo d’intendere i veicoli fuoristrada. Acclamata come la regina delle suv, la lussuosa Range Rover dei nostri tempi è in realtà la diretta discendente di un mezzo da lavoro “travestito” con grande maestria ed eleganza da berlina a ruote rialzate. Ne sono prova immagini e filmati che raccontano imprese epiche e ritraggono gli abiti signorili della Range Rover imbrattati del fango e della polvere dei più duri e massacranti raid in fuoristrada: dalla British Trans-Americas Expedition del 1971 al Camel Trophy, il capitolo forse più affascinante dell’epopea Land Rover del quale la Range è stata protagonista di tre edizioni delle venti disputate dal 1980 al 2000 nelle foreste tropicali di mezzo mondo. 

OTTO CILINDRI PER CONQUISTARE L’AMERICA - La prima Range Rover viene presentata in Cornovaglia il 17 giugno 1970 e rimane in produzione fino alla metà degli anni Novanta in varianti sempre più raffinate a tre e - dal 1981 - anche a cinque porte. In realtà, però, l’idea del gruppo Rover di far coesistere in un unico veicolo la robustezza di una fuoristrada e il comfort tipici di una berlina risale addirittura al 1950, due anni dopo la fondazione della Land Rover. Concepita in origine come una 4x4 di lusso per gli Stati Uniti, un mercato dalle grandi potenzialità, proprio oltreoceano il nuovo modello trova il motore che avrebbe contribuito a decretarne il successo: un V8 benzina a carburatori che - narra la leggenda - l’amministratore delegato del gruppo Rover del tempo, Martin Hurst, scovò per caso durante un suo viaggio di lavoro in America nelle officine della Mercury Marine, dove nessuno, di quel vecchio otto cilindri, che pareva fatto apposta per la nuova Land Rover, sapeva più che farsene. 


> Nelle foto qui sopra la prima generazione della Land Rover nelle sue varie versioni.

UNA VERA FUORISTRADA - Installato a partire dall’estate del 1967 sotto il cofano dei primi prototipi - battezzati “Velar” per nascondere la vera identità dell’auto che lentamente stava prendendo forma - il V8 di origine americana, molto più potente rispetto ai diesel che equipaggiavano le Land Rover dell’epoca, non è però l’unica grande novità del progetto Range Rover. Gli appassionati sanno che prima di allora e fino ai primi anni ’80 le vecchie Series hanno conservato l’impostazione delle fuoristrada classiche, con le sospensioni a balestre. Veicoli da fatica che nessuno avrebbe desiderato guidare in città. Un habitat tutt’altro che sgradito, invece, alla nuova Range Rover, che pur essendo una vera fuoristrada non impiega molto a farsi apprezzare per le sue doti di comfort fuori dal comune, diventando un vero cult tra gli automobilisti più benestanti. Merito di uno schema meccanico classico, con il telaio a longheroni separato dalla carrozzeria, quattro ruote motrici e riduttore, eppure estremamente moderno grazie all’adozione della trazione integrale permanente e delle sospensioni a molla che, dal 1983, equipaggeranno anche il Defender.


> Qui sopra la seconda generazione della Range Rover.

SUPERA A PIENI VOTI LA PROVA DEL TEMPO - La carriera della Range Rover, che nel frattempo aveva preparato il terreno per il lancio, nel 1989, della Discovery - baluardo contro l’invasione europea dei fuoristrada giapponesi che, dalla sorella maggiore, ereditava il telaio e le sospensioni -, prosegue con il modello di seconda generazione nel 1994. Con la nuova Range Rover, nata sotto l’egida della BMW ma sviluppata interamente in casa Land Rover a partire da un progetto avviato nel 1990, il marchio di Solihull punta su uno stile ancor più elegante, pur mantenendo ben saldo il legame con il modello classico, che affiancherà il nuovo fino al 1996 per soddisfare le richieste dei clienti affezionati al layout originale. Per rimanere al passo coi tempi la silhouette, inconfondibile, si fa più imponente, con il frontale che assume un aspetto più moderno grazie ai nuovi proiettori di forma rettangolare. La seconda Range Rover è la prima dotata di sospensioni ad aria a funzionamento completamente automatico e l’ultima equipaggiata con i classici motori V8 Rover a benzina, disponibili con cilindrate di 4 e 4,6 litri in alternativa al sei cilindri diesel di 2,5 litri di derivazione BMW.


> Qui sopra la terza generazione della Range Rover.

PER IL TERZO MILLENNIO DIVENTA UNA SUV - Nel 2001 vede la luce la terza generazione della Range Rover, che per la prima volta nella storia del modello abbandona il classico schema del telaio a traverse e longheroni in favore di una moderna carrozzeria monoscocca. Molti componenti elettronici derivano dalle coeve berline BMW, in particolare dalla Serie 5 E39, mentre per la progettazione dell’autotelaio gli ingegneri s’ispirano agli scafi dei panfili Riva, famosi in tutto il mondo per la loro struttura leggera e affusolata. Anche le pelli e i legni che ornano l’abitacolo, lussuosissimo, omaggiano i leggendari motoscafi costruiti a Sarnico, sulle rive occidentali del Lago d’Iseo. L’elettronica, presente in misura massiccia già sul modello precedente, si fa ancora più sofisticata, con alcuni dispositivi che facilitano la guida in off-road e un riduttore che consente al cambio (per la prima volta solo automatico) di funzionare con i rapporti normali o ridotti senza dover azionare il meccanismo a ruote ferme. Nel 2005 debutta la versione Sport, più compatta, equipaggiata con potenti motori a benzina e diesel e dotata di sospensioni pneumatiche a interconnessione incrociata che consentono di variare l’altezza del veicolo in funzione delle condizioni di guida.


> Qui sopra la quarta generazione della Range Rover.

TUTTA IN ALLUMINIO E PER LA PRIMA VOLTA ANCHE IBRIDA - Nel 2012, con la Range Rover di quarta generazione, la Land Rover reinterpreta, introducendo stilemi inediti, uno stile che, pur ammodernandosi, rimane ancorato alla tradizione. La linea, in parte anticipata nel 2011 dalla Range Rover Evoque - costruita sull’architettura Ford, opportunamente modificata, già alla base della Freelander 2 -, è semplice ed elegante. Costruita per la prima volta interamente in alluminio, la carrozzeria è immediatamente riconoscibile per il passo lungo e il tetto rastremato. Prevista, nella dotazione di serie, l’ultima evoluzione del sistema Terrain Response, che consente di selezionare automaticamente le impostazioni di guida migliori in base alle condizioni della strada. Nel 2013 arriva la prima Range Rover ibrida, con la quale la Land Rover migliora l’efficienza energetica dell’auto senza comprometterne le doti fuoristradistiche: per dimostrarlo, la casa britannica la metterà alla prova in un avventuroso viaggio di 16.000 chilometri da Solihull a Mumbai. La famiglia si amplia con la nuova versione Sport (2013), la SVAutobiography e la Evoque Convertibile (2015), la Velar e la versioni ibride ricaricabili (2017), le ibride “leggere” (2019) e, infine, la Fifty Limited Edition, serie limitata di 1.970 esemplari per celebrare il cinquantesimo anniversario del modello.


> Qui sopra la quinta generazione della Range Rover.

IL MITO CONTINUA - Rinnovata nella tecnologia, nello stile e nei motori, la quinta generazione della Range Rover, che nell’impostazione generale rimane fedele al Dna del modello di cui raccoglie il testimone, s’inserisce appieno nella strategia Reimagine con cui il gruppo Jaguar Land Rover punta a una progressiva e completa elettrificazione di entrambi i brand. Grazie all’architettura Mla-Flex, infatti, la nuova Range Rover è compatibile con l’adozione di motori termici e ibridi, ma anche completamente elettrici, gli unici che la casa di Solihull prevede di produrre a partire dal 2030.

> LEGGI ANCHE Range Rover: tutta nuova e sempre elegante

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Ritratto di giulio 2021
2 novembre 2021 - 19:08
Detto sinceramente sono una più bella dell'altra anche se la prima 3 porte del 1970 disegnata da David Bache è talmente perfetta da esser entrata direttamente al Museum of modern art MOMA di New York, ricordo ancora da piccolo il modellino color sabbia con le scritte di un improbabile Safari africano, in scala 1:32, faceva sognare, una vera icona, forse oggi nel modello 1970 si può notare un design per l'epoca degno di "Spazio 1999" ma degli interni piuttosto scarni a parte i sedili complicatissimi da realizzare con le cinture, esattamente l'opposto dei sontuosi interni delle versioni attuali, però forse proprio in questo stava il fascino, un'eleganza britannica superiore a quella della Rolls Royce che poteva essere effettivamente impiegata in un raid africano, oggi è una delle tante SUV superlusso anche se con un design sempre spaziale.
Ritratto di Volpe bianca
2 novembre 2021 - 19:27
Ha subito un'evoluzione simile a quella del Defender. La prima era rustica, robusta, da maltrattare a volontà, ho avuto "il piacere" di salirci. Oggi è tutta bella verniciata, cromata, con degli interni che meritano ben altro rispetto....
Ritratto di Turbostar48
2 novembre 2021 - 20:25
Esatto Volpe bianca, purtroppo è un'evoluzione che quasi tutti i fuoristrada stanno avendo negli ultimi anni. Si sta passando da fuoristrada da maltrattare, a fuoristrada da aperitivo con gli amici.
Ritratto di Volpe bianca
2 novembre 2021 - 20:33
@Turbostar48 almeno una delle due avrebbero potuto non suvizzarla. Sono tutte accreditate di buone doti fuoristradistiche, poi in realtà...
Ritratto di Turbostar48
2 novembre 2021 - 21:20
@Volpe Bianca purtroppo tutta la nuova gamma di modelli Land Rover è così. Mi ricordo il primo Discovery che era davvero ottimo nelle doti fuoristradistiche, tant'è che oggi è molto amato come il vecchio Defender dagli appassionati di offroad, mentre oggi è diventato un Suv per i weekend da famiglia con qualche dote da fuoristrada. Oggi purtroppo la nuova clientela cerca questo stile, quindi Land Rover si adegua ai gusti della gente che ama sempre di più lo stile da aperitivo al Bar......
Ritratto di Alfiere
3 novembre 2021 - 11:19
2
Sicuramente un monoscocca di oggi è piu rigido di un telaio separato di un tempo e va bene per andare in campagna (meno a fare i raid) ma almeno un mezzo a longheroni potevano lasciarlo
Ritratto di Challenger RT
3 novembre 2021 - 01:21
Prima serie 3 porte del 1970 col V8 benzina è e rimane la migliore!
Ritratto di giulio 2021
3 novembre 2021 - 16:33
Anche solo il disegno dei cerchi della Range Rover V8 del 1970 vale quanto una nuova Range Rover che poi è a sua volta un capolavoro.
Ritratto di Challenger RT
3 novembre 2021 - 16:46
Concordo. Il mio ricordo personale, di quando sono salito su una Range Rover 3 porte prima serie 3.5 V8, data 1989 o '90. Un amico di mio fratello aveva fatto ripartire l'allora "vecchia" Range blu di suo padre e ci aveva portato a fare "quattro salti" in una campagna alla periferia della città. Incredibile! Abituato alla rigidità e ai sobbalzi di una Suzuki 410 di un mio amico, quei " salti" mi sembrarono una "crociera" tanto era la comodità e la capacità di assorbimento del fuoristrada inglese. Non so che fine abbia fatto quell'auto... Certo con gli occhi di oggi e i prezzi di ieri me ne la sarei messa in garage. L'unica cosa che sono riuscito a fare negli ultimi anni è acquistare nello stesso colore il bellissimo automodello in scala 1/18, totalmente apribile, della Almost Real.
Ritratto di giulio 2021
3 novembre 2021 - 18:49
Uno dei design più iconici di sempre.
Ritratto di Arreis88
2 novembre 2021 - 19:30
Tutte notevoli, ma personalmente quelle che apprezzo di più sono le prime due serie, forse perché all'epoca c'era poco o nulla con cui confrontarle, sembravano davvero di un altro pianeta.
Ritratto di Terex70
2 novembre 2021 - 20:32
2
Le balestre nelle range, sono rimaste fino alla fine degli anni 80. Solo nelle versioni successive a quegli anni, dopo vennero sostituite con gli ammortizzatori . Quando il marchio si era già avvicinato a BMW per non soccombere. Ho un amico che ha una range del 88 , con il VM 2400 , credo sia una delle prime gasolio prodotte e importate in Italia, che era di suo padre, e' stata ferma un decennio buono e dopo averla revisionata a fine 2009 la usa nei fine settimana e che bene che va!!! Indistruttibile. Terex.
Ritratto di Biondi stefano
2 novembre 2021 - 21:00
Mah,le vecchie erano pacchiane,banali e inutili auto per diplomatici. Quelle di adesso iper tecnologiche,costruite con la fusoliera di un aereo,neanche una sporgenza. Come le vecchie, pacchiane,banali ,inutili e soprattutto carissime. Che se le comprino gli inglesi per andate a parare i greggi di pecore nei verdi campi del Galles o in Scozia .
Ritratto di Quello la
2 novembre 2021 - 22:54
Poche auto hanno un fascino paragonabile. E io lo subisco anche ora. Dire che le attuali sono perfette per l'apericena e' concettualmente sbagliato. Il figo va all'aperitivo con una del 1973 per essere snob.
Ritratto di Vecchio Caprone
3 novembre 2021 - 18:02
@Quello la, al fascino non si comanda, ma quando leggo delle cosiddette prodezze fuoristradistiche mi viene da ridere e da piangere. Da ridere perchè a molta gente piace più il fumo dell'arrosto. Ovvero la stampa sulla realtà. 1979, sud dell'Iraq, macchine a disposizione (aziendali ma per mio uso esclusivo), Range Rover, Fiat Campagnola, altre macchine aziendali in mano ad autisti, Toyota Land Cruisers. Strade: pista che diventava melma alla prima pioggia, Deserto: tole ondulée. Sulla tole ondulée nessuno batteva la Campagnola (la Range saltava come un grillo e le Toyota si capovoltavano). Nel fango la Campagnola tirava fuori tutti. Vero il povero motore (2000 depotenziato) ne soffriva, la frizione saltava (a forza di salvare gli altri), i giunti avevano vita breve per la stessa ragione (ma avevamo la nostra officina e i ricambi), il comfort su dei sedili spartani era superiore a tutti. Vero che era un monoscocca con 4 sospensioni indipendenti. Naturalmente per gli Italiani non andava bene, era un Fiat. E questo mi fa piangere. Per le Toyota, ne avevamo 19, e 19 si sono capovolte. Rimpiazzate con Suburbans, due ruote motrici (solo l'ambulanza ne aveva 4), mai più avuto problemi. D'altra parte arrivare ad una festa con il Range faceva migliore impressione che arrivarci con una Campagnola. Immagine che vince sulle prestazioni (in fuori strada, perché su strada asfaltata la potenza limitata del motore della Campagnola si faceva sentire, a 110 ti sedevi, mentre con il Range non avevi problemi).
Ritratto di Oxygenerator
3 novembre 2021 - 00:50
Bellissime
Ritratto di Studios
3 novembre 2021 - 10:43
Bene speriamo che le Land/Range Rover riescano ad essere più affidabili in futuro perché in base questa statistica è meglio starci lontano: https://it.motor1.com/news/489358/quanto-sono-affidabili-auto-classifica-jd-power-2020/
Ritratto di Sepp0
3 novembre 2021 - 12:42
In vent'anni il prezzo base è aumentato di QUARANTAMILA euro. Inutile dire che il 90% di noi non guadagna 40k l'anno in più di 20 anni fa. Poi continuiamo a lamentarci che il mercato dell'auto è al collasso, mi raccomando.
Ritratto di ziobell0
3 novembre 2021 - 14:43
Modello sempre elegante e riconoscibile, ha mantenuto alcune delle caratteristiche originali e l'evoluzione in termini di design è molto ben riuscita. Bravi
Ritratto di giulio 2021
3 novembre 2021 - 16:38
In realtà però il capolavoro del 1970 non era paragonabile davvero a niente all'epoca come il Concorde, oggi è una limousine di stra lusso solo con forma (e teoricamente possibilità) da SUV / fuoristrada, quindi paragonabile come utenza e impiego a svariate SUV e a qualche rara berlina limousine, quindi grandiosa la furbata di FAW che con la Hongqi E-Hs9 a 7 posti elettrica, ha in un colpo solo raggruppato l'utenza dagli sceicchi (poveri) come per la Range alle famiglie numerose che possono permettersi grossi SUV MPV da oltre 50.000 Euro...
Ritratto di - ELAN -
3 novembre 2021 - 16:57
1
Nel leggere pensavo: "e non tira fuori una cinese?" ...e invece TAAAAC!
Ritratto di giulio 2021
3 novembre 2021 - 18:52
Secondo la cinese, quella enorme non ha nulla in comune con Rolls ma inventa una nuova categoria, quasi come la Range Rover nel 1970, cioè un misto tra premium, MPV, mega SUV, super elettrica e SW gigante a 7 posti: genialata.
Ritratto di Giulio Menzo
4 novembre 2021 - 15:42
2
Un'icona dell'automobiismo
Ritratto di Velocissimo
9 novembre 2021 - 23:26
Ho avuto tre RANGE Rover (una me la hanno pure guzzata a Milano): che gran bidone ragazzi !!!