PER DECRETO - Pessime notizie per gli automobilisti sul fronte Rc auto. Come se non bastassero gli aumenti imposti dalle compagnie assicuratrici (+186% dal 1994, stando alle associazioni dei consumatori), ora è la volta delle tasse sulla Rca. Che dal 1° luglio aumenteranno in 31 Province, coinvolgendo 10 milioni di italiani, con un rincaro di 12-15 euro per un’auto di media cilindrata. Secondo il decreto legislativo 68/2011, infatti, le Province (nelle Regioni a statuto ordinario) sono libere di variare fino a 3,5 punti percentuali le imposte sulla Rca, oggi al 12,5%: è l’effetto del federalismo fiscale.
DUE CONTI - Ora, sulla Rca, oltre al 12,5% di imposte, versiamo il contributo al Servizio sanitario nazionale (10,5%): totale, 23%. Dal 1° luglio, nelle Province che applicheranno l’aumento di 3,5 punti percentuali, le imposte saliranno dal 12,5 al 16%; nel complesso, le tasse schizzeranno dal 23 al 26,5%.
A VALANGA - Delle 86 Province nelle Regioni a statuto ordinario, sono 31 quelle che hanno alzato l’addizionale Rca; altre 16 sono orientate per il sì; le restanti 39 sono indecise. Ma tutto lascia presagire che le tasse cresceranno ovunque: da anni gli enti locali lamentano che le entrate sono in calo. E giustificano questi aumenti delle imposte con l’esigenza di ammodernare le strade. Grazie alla stangata Rca, solo la Provincia di Milano incasserà, negli ultimi tre mesi del 2011, otto milioni di euro, che diventano 32 milioni in dodici mesi.
CHI AUMENTA - Ecco le 27 Province che, dal 1° luglio, alzeranno l’imposta dal 12,5 al 16%: Alessandria, Arezzo, Asti, Belluno, Benevento, Bologna, Chieti, Cremona, Ferrara, Forlì-Cesena, Imperia, La Spezia, Lecce, Massa Carrara, Milano, Perugia, Pesaro e Urbino, Pescara, Reggio Emilia, Rimini, Rieti, Rovigo, Savona, Treviso, Verbano-Cusio-Ossola, Verona, Vibo Valentia. Invece, L’Aquila e Pistoia si sono fermate al 15,5%. Mentre Ancona e Terni decideranno l’aliquota esatta nelle prossime ore.