DIVISIONE AMPERE, DESTINAZIONE BORSA - La notizia era arrivata alla fine del 2022: il Gruppo Renault si sarebbe diviso nelle 5 business unit: Power, Ampere, Alpine, Mobilize e The Future is Neutral (qui la notizia). La prima avrebbe raccolto l’esperienza di Renault e di Geely nei motori endotermici per produrre powertrain classici, ibridi e plug-in: gli stabilimenti sparsi per il mondo assicureranno una presenza capillare lì dove i propulsori tradizionali continueranno a essere usati (qui per saperne di più). La divisione Ampere, che raccoglie le attività nei veicoli elettrici, verrà probabilmente scorporata dal Gruppo Renault già il 1° novembre per poi essere quotata la prossima primavera: a dirlo il ceo Luca De Meo (nella foto sopra) intervistato dall’emittente francese BFM TV.
IN NOME DELLA TRANSIZIONE - Il manager italiano, nominato ceo di Ampere il 19 giugno scorso, ha spiegato che la separazione di Ampere al 1° novembre di quest'anno è un passo preparatorio per l’offerta pubblica iniziale: "opereremo la separazione e poi valuteremo se abbiamo le giuste condizioni per entrare nel mercato. La primavera del 2024 sarebbe il periodo probabile per la quotazione in Borsa”. Questa separazione è stata anche argomento dei colloqui intercorsi fra Renault e Nissan per rimodellare un'alleanza che conta già qualche decennio (qui per saperne di più). La separazione della divisione Ampere è uno dei primi eventi dell’articolato riassetto del Gruppo Renault, che si riorganizza anche per affrontare la complicata transizione verso i veicoli elettrici.
OFFENSIVA DI PRODOTTO - Nel corso dell’intervista Luca De Meo ha anche anticipato che entro il 2025 Renault, Dacia e Alpine lanceranno 20 nuovi modelli, in un’ondata che permetterà a Renault di fronteggiare la guerra dei prezzi lanciata da Tesla. Il 2022 ha visto i primi 16 marchi globali aumentare il loro fatturato del 18% rispetto al 2021 (i margini sono stati invece praticamente costanti) a fronte di vendite in calo del 3% grazie ai prezzi in salita dei veicoli. Il futuro si preannuncia invece turbolento, in particolare per la guerra dei prezzi e per la transizione verso l’elettrico. Il ceo di Renault ritiene che questi 20 nuovi modelli permetteranno di affrontare efficacemente una concorrenza sempre più forte: "avremo il vantaggio di un effetto prodotto molto significativo, se non ci saranno tensioni anomale sui prezzi. Quando si lanciano nuovi prodotti c'è un effetto positivo sui margini praticamente automatico".
SCENIC, LA STORIA SI RIPETE? - Durante l’evento di insediamento di Luca De Meo come ceo di Ampere, il manager ha affermato che “un’azienda focalizzata al 100% sui veicoli elettrici può puntare a una riduzione dei costi del 40% per le future generazione di veicoli. Porremo la tecnologia e l'innovazione al centro dell'organizzazione di Ampere, offriremo prodotti interessanti al miglior prezzo: questo è in linea con la nostra tradizione di democratizzazione della tecnologia e di creazione di valore per i nostri diversi stakeholder. Nel corso dell’intervista De Meo si è soffermato sulla nuova Scénic, che sarà presentata ai primi di settembre al salone di Monaco (qui per saperne di più): la famosissima monovolume cambierà pelle diventando una suv 100% elettrica. È un modello molto importante per Luca de Meo: "nel 1996 ero in Renault quando abbiamo lanciato la Scénic, un'auto che ha cambiato il mercato e la storia della Renault. È stata sottovalutata, anche internamente, e spero che il suo successo inatteso si ripeta. È un prodotto molto importante con un nome molto ‘pesante’". De Meo ha anticipato che la versione di serie, che verrà svelata fra pochi giorni, sarà molto vicina alla concept car svelata all'inizio del 2022.