CONCEPT UTILE - La
Renault Eolab è un prototipo che dichiara un consumo pari a 100 km/litro: le linee sono futuribili e le dimensioni, secondo la casa, paragonabili a quelle di una Clio (quindi, siamo nell'ambito dei 4 metri di lunghezza, anche se le forme potrebbero prefigurare, opportunamente reinterpretate, quelle della prossima Mégane). Il motore è ibrido, le emissioni di CO2 dichiarate pari a 22 g/km.
DOPPIO MOTORE - Il motore termico abbinato a quello elettrico è una versione del noto 3 cilindri turbo a benzina da 0.9 di cilindrata, con 75 CV e 95 Nm di coppia. Il cambio della Renault Eolab, sul quale è montato il motore elettrico (da 68 CV e 200 Nm di coppia), prevede solo tre rapporti (e l'assenza della frizione): una per il motore benzina, due per la marcia elettrica. La prima marcia serve per velocità da 0 a 70 km/h, la seconda arriva a 120 km/h (con autonomia “solo elettrico” di 60 km); sopra questa soglia viene innestata la marcia dedicata al motore termico. Prevista anche una logica di funzionamento combinata: si parte in elettrico, i motori lavorano in tandem e la batteria dell'elettrico viene ricaricata durante la decelerazione e la frenata.
TANTI ACCORGIMENTI - L'aerodinamica della Renault Eolab è particolarmente curata, con un Cx dichiarato pari a 0,235 (migliore del 30% rispetto a una Clio); il fondo è piatto e uno spoiler anteriore devia l'aria in direzione di quest'ultimo. L'altezza è demandata a sospensioni ad aria, che abbassano l'assetto di 25 mm superati i 70 km/h (e in questo caso lo spoiler si abbassa di 10). I pneumatici hanno una sezione ridotta (145 mm contro i 185 della Clio), basso coefficiente di rotolamento e il profilo studiato per ridurre la resistenza aerodinamica; i cerchi si ostruiscono automaticamente, per migliorare il flusso d'aria, grazie ad un sensore di temperatura, ove i freni non abbiano bisogno di essere raffreddati. Tutto questo concorre al consumo dichiarato, prossimo a quello della Volkswagen XL1, la prima auto regolarmente in vendita (costa circa 110 mila euro) a raggiungere questi risultati. Ridotto anche il peso: sulla bilancia la Eolab fa segnare 955 kg, grazie a una scocca in acciaio, alluminio e compositi, al tetto in magnesio (materiale in sé costoso, impossibile da utilizzare per una produzione di serie) del peso di soli 4 kg, e dei vetri dallo spessore ridotto.