PROGRAMMI VARI - Proposta bifronte sullo stand
Renault di Francoforte. La
concept car
Initiale Paris può essere letta come la prefigurazione della prossima
Renault Espace (è la stessa casa francese a dirlo) ma anche come il “campione” dimostrativo di ciò che sarà la presenza della Renault nel mondo delle auto Premium, magari proprio con uno specifico sottomarchio chiamato appunto Initial Paris.
MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ - Perché la concept esposta a Francoforte elenca una serie di soluzioni e dotazioni che rivelano ambizioni molto forti della Renault, appunto decisa a essere protagonista nell’agone delle auto che fanno prestigio. Questo, secondo la sua visione dell’auto di lusso, che intende essere la proposizione dell’arte di vivere alla francese.
STILE OBLUNGO - La Renault ha comunicato soltanto la misura della lunghezza (485 cm) che appare abbinata a un’altezza non esagerata. L’immagine laterale mette dunque in risalto lo sviluppo prevalentemente longitudinale, filante e aerodinamico. Esteticamente un elemento fondamentale sono le ruote di grandi dimensioni: 22 pollici, una misura che si fa notare e connota l’intera estetica.
RIFLETTERE IL FASCINO DI PARIGI - Altri elementi non strutturali sono poi parte importante nel colpo d’occhio offerto dalla Renault Initiale Paris: per esempio la vernice color Ametista con il quale le superfici della vettura assume diverse tonalità a seconda della luce e dall’angolo con cui le si guarda. Originale - molto originale - è poi il padiglione del tetto. È trasparente, ma la sua intera superficie è stata come lavorata ricavando una sorta di incisione della pianta di Parigi. L’effetto è assolutamente inedito e trasmette all’interno un’atmosfera tutta particolare.
PARIGI O CARA - L’operazione è una grande e vistosa citazione della capitale francese, cuore e culla dell’eleganza “made in France”. Concettualmente l’operazione è molto semplice: Parigi è universalmente riconosciuta come la indiscutibile capitale della moda e dell’eleganza, cerchiamo dunque di trasportare tale fascino al mondo dell’auto francese? Una strategia che la Renault non è l’unica a perseguire (la linea DS della Citroën è sostanzialmente la stessa cosa) ma che saranno gli anni a venire che diranno se davvero concretizzabile.
NUOVA ELEGANZA - Parte probabilmente più sorprendente è l’abitacolo della Renault Initiale Paris, che evoca la cabina di un aereo executive, per l’abbondanza di luce, la foggia dei sedili, le tinte impiegate e il design della strumentazione e della plancia. Oltre all’effetto-aereo, comunque l’abitacolo della Initial Paris offre un livello di allestimento e finiture di alto livello, come una decisa dichiarazione d’intenti della Renault sul come intende andare alla ricerca dei consensi sulle sue proposte Premium con il sotto-brand Initial Paris. Quanto alla struttura, l’accesso all’abitacolo avviene da due parte per fiancata, con incernieratura alle estremità.
TURBODIESEL 1.6 TWIN TURBO - Per quanto concerne il motore della Renault Initiale Paris, non ci sono proposte elettriche o ibride che pur ci si poteva aspettare, ma un motore in sintonia con la filosofia di riduzione delle cilindrate imperante. Si tratta di una versione rivista del turbodiesel Energy dCi 130, cioè il 4 cilindri di 1.598 cc. La potenza disponibile è 130 CV con coppia massima di di 400 Nm, e il 90% di essa disponibile già a 1500 giri al minimo. Il motore è sovralimentato con due turbocompressori: uno piccolo per i bassi regimi e uno più grande per quando il motore comincia a “girare alto”. Il cambio è a doppia frizione con 6 rapporti.