L’AUTOMOBILE BLUE JEANS - L’auto dei contestatori, degli alternativi degli anni sessanta e settanta. Ma anche l’auto da lavoro, per tutti i giorni: pratica, fedele, indistruttibile. La “4”nasce da un concetto del 1956 firmato Pierre Dreyfus, presidente della Régie nationale des Usines Renault, che lancia il progetto “l’automobile blue jeans". Alla stregua di un capo di abbigliamento, diventato universale, Dreyfus immagina appunto un’auto versatile, economica, mondiale, adatta all’evoluzione delle società che si delinea agli albori degli anni sessanta.
33 ANNI DI CARRIERA - Dopo cinque anni di sviluppo, la Renault 4, primo veicolo della marca a trazione anteriore, è svelata alla stampa e poi esposta al Salone dell'Auto di Parigi, nel 1961. Al lancio vengono presentate tre versioni e una furgonetta, denominata R3, che scomparirà dai listini l’anno successivo. E la R4 e R4L, dove "L" sta per lusso, che diventeranno invece rapidamente l’appellativo di Renault 4 nel cuore dei francesi. L’auto seduce immediatamente per i bassi costi di esercizio e la capacità di adattarsi a qualunque esigenza di utilizzo. Ad appena sei anni dal lancio, supera il traguardo della milionesima unità prodotta. Da allora, continuerà ad inanellare record, fino a toccare una produzione totale di 8.135.424 di unità, in 33 anni di carriera, con la produzione cessata, nel 1994, in Slovenia e in Marocco. Durante il suo lungo periodo di commercializzazione, la Renault 4 si fa conoscere anche in versione quattro ruote motrici e cabriolet. Saranno proposte anche delle varianti (la Rodeo) e numerose serie speciali, tra cui le più celebri, in Francia. Come la Parisienne (1963), la Safari (1975), la Jogging (1981) e la Sixties (1985). Pezzi da collezione doverosi per un’auto che resta il 3° veicolo più venduto al mondo, dopo Maggiolino Volkswagen e Ford T. Ovvero vetture che hanno mantenuto sostanzialmente invariata per tutta la loro produzione, la tecnologia di base. Una precisazione doverosa, se si pensa che l’auto più prodotta al mondo è finora la Volkswagen Golf, ma con mutazioni ben più sostanziali da una serie all’altra.
SERIE DI FESTEGGIAMENTI - Per festeggiare i cinquant’anni della Renault 4 la casa francese organizzerà e parteciperà a numerosi eventi, durante tutto il 2011. Tra gli appuntamenti principali la Mostra Modulo 4, un evento itinerante che accompagnerà diversi raduni automobilistici nel 2011, tra i quali: Rétromobile, World Séries by Renault, Autoworld a Bruxelles e Museo Nazionale dell’Automobile di Mulhouse. Ideata da Histoire & Collection, la mostra, articolata intorno a tredici modelli, ripercorrerà la storia ed evidenzierà tutte le qualità della Renault 4. Non solo. Per ricordare la partecipazione al Rally di Montecarlo, tre Renault 4 sono state iscritte al rally Storico 2011. I 50 anni della 4 consentiranno anche alla Renault di essere nuovamente presente al Salone Rétromobile, che si terrà dal 2 al 7 febbraio 2011 a Porte de Versailles, a Parigi. Dove saranno esposti tutti modelli, con le principali motorizzazioni adottate: 603, 747, 782, 845, 956 e 1108 cm3, queste ultime tre le più diffuse e gettonate nel tempo. Giova ricordare come all’esordio il motore a 4 cilindri in linea e la trasmissione fossero quelli della Dauphine, ma con l’allora innovativa trazione anteriore. Altra novità tecnica di rilievo per l’epoca, l’adozione del vaso di espansione che recupera l’eccesso di liquido dilatato dalla temperatura, con l’impianto di raffreddamento che funziona a circuito chiuso, senza perdite né aggiunte. Questa tecnica consentiva all’utente di Renault 4 di non occuparsi del livello di liquido e, al contempo, lo liberava dalla necessità di aggiungere l’antigelo durante l’inverno. Nessuna preoccupazione neppure in tema di lubrificazione, poiché le articolazioni erano coperte da protezioni a tenuta. In un’epoca in cui molte automobili impongevano ancora lunghe operazioni di manutenzione, non erano cose da poco.
MONTAGGIO LOCALE - Eppure la storia della Renault 4, almeno in Italia, era iniziata tra alti e bassi. Pur con un del 3,8% del mercato nel 1962, incontra l’opposizione dell’Alfa Romeo, che all’epoca costruiva nei suoi stabilimenti anche la Dauphine. Il Biscione rifiuta infatti di aumentare il ritmo produttivo della Renault 4 e decide di creare una seconda rete distributiva, separando la sua clientela da coloro che acquistano Renault 4. La Renault deve formare, in tutta fretta, piccole officine intimidite da un sistema di vendita e post-vendita moderno. Inoltre, nel 1963, la legislazione fa crollare le vendite che passano da 100 a 40 al giorno. Complice un decreto del Parlamento, che introduce una nuova imposta, calcolata in funzione della lunghezza e della superficie al suolo delle automobili. Da un giorno all’altro, la tassa sulla Renault 4 passa da 30.000 lire – inizialmente identica a quella di Fiat 500 e 600 - a 62.000 lire. Il divorzio dall’Alfa è inevitabile.
I MAGNIFICI ANNI SETTANTA - La generazione successiva è quella degli anni 70. I giovani accedono progressivamente all’automobile, ragazzi e ragazze, nella logica della moda unisex del momento. Il successo della Renault 4 è tale da aver portato la Renault 4 ad essere assemblata in 27 Paesi diversi, un autentico record: sono rari i mercati da cui è assente. Su dieci unità, sei sono vendute fuori dalla Francia e cinque sono nate all’estero. La Renault 4 è persino protagonista, nel 1987, della campagna elettorale di “Cicciolina”, la pornostar poi eletta in Parlamento. Mentre nel 1978, purtroppo, era stata anche la vettura a bordo della quale venne trovato ucciso Aldo Moro, vittima delle Brigate Rosse.
40.000 KM IN RENAULT 4 - Ma la francese senza tempo è protagonista anche nelle corse e nelle grandi imprese. Nel 1965, Michèle Ray, Eliane Lucotte, Betty Gérard e Martine Libersart partono all’assalto di un continente: 40.000 km tra Ushuaia, nella Terra del Fuoco, e Anchorage, in Alaska, pari alla traversata di tutto il continente americano. Per quattro mesi e mezzo, i due equipaggi affronteranno regioni difficili e contrastate come le Ande, la foresta amazzonica o ancora il deserto salato dell’Utah, prima di raggiungere i pendii ghiacciati delle Montagne Rocciose, dimostrando, senza ombra di dubbio, la robustezza e l’agilità della Renault 4. Solo una delle tante imprese sportive di cui si è resa protagonista la “4”, dal Rally di Montecarlo alla Dakar.
RENAULT 4 CLAN “BYE-BYE” - Dal motore di 747 cc e il cambio a 3 marce dei primi anni sessanta, al 1992. Quando la Renault 4 saluta il suo pubblico con un’ultima serie limitata, la “Bye-Bye”. Ogni modello esce dallo stabilimento con una piastrina, apposta sul cruscotto, numerata da 1000 a 1. La meccanica prevede il 4 cilindri di 1108 cc, la trasmissione a 4 rapporti, i dischi sulle ruote anteriori e i tamburi su quelle posteriori. Parliamo degli ultimi esemplari costruiti a Parigi, presso lo storico stabilimento di Billancourt. Perché poi la produzione termina definitivamente nel 1994, in Slovenia e in Marocco.