AIUTI, MA NON SOLDI - Dopo le pressioni fatte dal presidente Vladimir Putin a Renault per aiutare i “compagni” di Avtovaz (leggi qui la news che chiarisce chi è Avutovaz), il primo ministro Igor Shuvalov ha annunciato che la Casa francese, proprietaria del 25% di Avtovaz, si impegnerà ad investire nel Costruttore russo. Ma, l'aiuto non dovrebbe essere di natura economica, ma prevedere la produzione di un modello nelle fabbriche della Avtovaz.
BRACCIO DI FERRO - Venerdì scorso, Putin aveva “fatto la voce grossa”, imponendo un ultimatum: la quota di partecipazione della Casa francese in Avtovaz sarebbe stata ridotta, se Renault non si fosse impegnata ad aiutare il partner.
Una minaccia pesante, dato che per le leggi russe, solo gli azionisti che detengono il 25% o più del pacchetto azionario hanno potere decisionale nel consiglio di amministratore di una società. E Renault fino ad oggi ha considerato strategica la sua collaborazione con la Avtovaz per espandersi nei paesi dell'Est.
DEBITO PESANTE- Ieri, sia Putin che Shuvalov hanno incontrato separatamente Christian Esteve, vice presidente della Renault, per cercare di giungere a un compromesso.
A conclusione del colloquio Putin ha dichiarato che il governo si impegnerà a devolvere nuovi fondi per la ristrutturazione di Avtovaz. Mentre Esteve ha fatto sapere che Renault vuole rimanere partner del Costruttore russo e che si sente coinvolta nel dramma economico che lo coinvolge (si prevedono tagli di 27.600 operai, un quarto della forza lavoro).
L'aiuto che i francesi stanno pianificando prevede lo sviluppo di un nuovo modello sulle linee di montaggio della Avtovaz. Sarà sufficiente?
Ieri il quotidiano economico Kommersat ha riportato che, per non affondare, Avtovaz ha bisogno di circa 1,60 miliardi di dollari. Sicuramente la partita non è ancora chiusa.