AUMENTO DEL TRAFFICO - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ufficializzato la data del 4 maggio come quella della fine delle misure restrittive per contenere la diffusione del virus Covid-19; i dettagli del piano di riapertura (che sarà graduale), noto come “fase 2”, saranno resi noti in settimana e dovranno contemplare la voglia di tornare alla normalità, e la priorità di riprendere il lavoro, con la necessità del distanziamento sociale. Una delle possibili conseguenze della fase 2, che porterà alla riapertura delle grandi città come Roma, Napoli e Milano, potrebbe essere quella dell’aumento incontrollato del traffico, determinata dalla ritrosia delle persone verso i mezzi pubblici come autobus, metro e treno, e dall’incremento dell’impiego del mezzo privato.
I MEZZI PUBBLICI - Rischio di sovraffollamento delle strade che il governo intende tenere sotto controllo con l’ausilio dei comitati tecnici (come quello guidato da Colao), che mediante l’esame dei dati storici di utilizzo dei mezzi pubblici (limitandone l’accesso quando l’afflusso è eccessivo e aggiungendo dei contapasseggeri) e privati, starebbero pensando di scaglionare gli orari di apertura delle aziende e di incentivare l’utilizzo delle bicicletta a pedalata assistita (sono previsti degli incentivi economici su scala nazionale).
COSA DICONO I SINDACI - Per controllare il traffico, i sindaci starebbero contemplando l’idea di consentire il momentaneo accesso alle ZTL (spegnendo quindi le telecamere), di incrementare i servizi di condivisione e di creare delle piste ciclabili provvisorie (con cordoli mobili). Nello specifico il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato di essere disposto a limitare l'accesso alle stazioni della metro quando l'afflusso è eccessivo (la capacità scende del 10-15% perché sarà possibile solo stare seduti a distanza), di sospendere momentaneamente l’Area B e C e di incentivare la condivisione di bici a pedalata assistita (aumentando le ciclabili provvisorie, ossia senza cordoli fissi) e di scooter elettrici. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che vuole privilegiare il trasporto attraverso bici o monopattini elettrici, puntando a realizzare rapidamente corsie ciclabili (eventualmente dedicando le controlaterali delle strade più larghe alle due ruote), e programmando dei contapasseggeri sugli bus.