CAMBIAMENTO STORICO - Ci sono voluti 111 anni tondi, ma soprattutto la prima Rolls-Royce elettrica, che arriverà nelle concessionarie alle fine del 2023, perché ai piani alti del quartier generale di Goodwood decidessero di riprendere in mano e “rinfrescare” i disegni originali dello Spirit of Ecstasy, la mitica statuetta il cui marchio fu registrato il 6 febbraio 1911 e che da allora adorna l’imponente calandra delle ammiraglie della casa britannica. Con la Spectre, che sarà la Rolls-Royce più aerodinamica di sempre e farà da apripista per il graduale processo di elettrificazione della gamma, il cui completamento è fissato al 2030, il corpo della donna appare come sempre proteso in avanti, a simboleggiare una costante tensione verso il futuro e il progresso, ma più snello e aggraziato, accovacciato per fendere meglio il vento.
LA VELOCITÀ COME FORMA D’ESTASI - A differenza del disegno originale, realizzato dall’illustratore e scultore inglese Charles Robinson Sykes per regalare un tocco di unicità e lusso alla Silver Ghost acquistata nel 1909 dall’amico John Douglas Scott, secondo Barone di Montagu e grande fautore dell’automobile nel Regno Unito, il nuovo Spirit of Ecstasy non ha più i piedi uniti e le gambe semi dritte. La postura della statuetta è ora assai più dinamica, con le vesti molto più aderenti al corpo, restituendo con grande efficacia l’idea di velocità. Non certo un caso, visto che inizialmente l’emblema era conosciuto come Spirit of Speed.
TRA STORIA E LEGGENDA - Come in tutte le storie che si rispettino, anche quella dello Spirit of Ecstasy è circondata da un alone di leggenda. Si dice, e pare del tutto plausibile, che a ispirare le forme dell’argentea statuetta fu una donna in carne e ossa, tale Eleanor Velasco Thornton, segretaria e (molto probabilmente) amante di Lord Montagu. Osservandola, Sykes avrebbe avuto l’intuizione delle braccia distese all’indietro, verso l’alto, come fossero un paio d’ali spiegate verso orizzonti lontani. Con il restyling “Emily” - uno dei soprannomi più famosi dello Spirit of Ecstasy, conosciuto anche come “La signora d’argento”, “La signora volante” e, più simpaticamente, anche come “Nelly in camicia da notte” - si è abbassata un po’. Prima era alta una decina di centimetri, ora, dopo essere stata modificata da un modellatore informatico della Rolls-Royce con la passione per la scultura e i ritratti dal vero, ne misura poco più di otto.
FATTA A MANO - La sezione frontale della scultura, quindi, diminuisce in osservanza delle leggi dell’aerodinamica propio come il muso della nuova Spectre, una bella coupé filante e slanciata il cui Cx di 0,26 rilevato nei test in galleria del vento sui muletti potrebbe addirittura migliorare in vista della produzione in serie della vettura. Quando sarà il momento, la nuova versione dello Spirit of Ecstasy, realizzato proprio come una volta, secondo l’antica tecnica della fusione a cera persa, svetterà anche sul cofano delle future Phantom, Ghost, Wraith, Dawn e Cullinan. Le statuette, come vuole la tradizione, verranno rifinite a mano una a una e saranno, perciò, tutte diverse. Un’usanza ormai ultrasecolare inaugurata e portata avanti dallo stesso Charles Sykes, che fino al 1939, con perizia e dedizione rare, scolpì e lucidò personalmente ogni singolo Spirit of Ecstasy.