NEWS

Salvare l'auto negli Usa è costato 7,6 miliardi

01 gennaio 2015

Il Tesoro americano ha fatto il bilancio dell’intervento statale nella crisi che sei anni fa colpì l’industria automobilistica americana.

Salvare l'auto negli Usa è costato 7,6 miliardi
IL CONTO DEL SALVATAGGIO - L’automobile ha un posto di rilievo dei consuntivi di fine anno delle autorità economico-finanziarie americane. Secondo quanto contenuto nella relazione del Dipartimento del Tesoro di Washington, dal 2008 il governo americano è intervenuto con 79,69 miliardi di dollari (65,7 miliardi di euro) per prestiti alla General Motors, alla Chrysler e alle due relative società finanziarie. Di questa massa di denaro prestato le casse del Tesoro statunitense hanno recuperato 70,43 miliardi di dollari (58,07 miliardi di euro), con una perdita di 9,6 miliardi di dollari, pari a 7,63 miliardi di euro. Se si considerano anche gli interessi non incassati, la perdita per le casse pubbliche ammontano a 16,56 miliardi.
 
RITORNI DIVERSI - Il bilancio complessivo  scaturisce da dati di segno opposto. Da un lato la GM (nella foto in alto la sede di Detroit) e la Chrysler hanno avuto rispettivamente 49,5 miliardi e 11,96 miliardi di dollari di finanziamenti pubblici, restituendone rispettivamente 39 e 10,67. Dall’altro la finanziaria Ally, precedentemente nota come GMAC, ha avuto 17,2 miliardi e ne ha restituito 19,6, permettendo al Tesoro di guadagnare 2,4 miliardi di dollari che hanno almeno parzialmente limitato le perdite registrate con i prestiti elargiti direttamente alle case automobilistiche. 
 
PERDITE INFERIORI AL PREVISTO - Va comunque detto che all’inizio del 2009 il presidente Obama aveva fatto una previsione di perdite per 44 miliardi di dollari, poi ridotte a 30 miliardi nel dicembre dello stesso anno. Dunque l’intera vicenda ha poi avuto una evoluzione più positiva di quanto si fosse previsto. E ciò senza contare che oggi si può ben dire che l’industria automobilistica americana è tornata a essere viva e vegeta, mentre nel 2008 si parlava esplicitamente di collasso e fallimento dal quale difficilmente si sarebbe ripresa da sola.
 
ALTRI PUNTI DI VISTA - Nel dibattito sulla vicenda non manca comunque chi pone l’interrogativo su ciò che per la Ford (che non ha beneficiato di aiuti statali) e per gli altri costruttori presenti negli Usa, avrebbe significato il fallimento totale della GM e della Chrysler. Intendendo con ciò che la produzione che sarebbe venuta meno sarebbe stata realizzata da altri i quali avrebbero lavorato e fatto lavorare di più. A proposito di lavoro, uno studio del 2009 stimava in 1,2 milioni i posti di lavoro persi nel caso di un fallimento completo della GM, ma altre analisi avevano ritenuto eccessive queste valutazioni.


Aggiungi un commento
Ritratto di TurboCobra11
1 gennaio 2015 - 17:46
Lo stato doveva quantomeno recuperare tutto più qualcosina di interessi, non far pagare ai cittadini gli errori di qualche supermanager incapace. Certo ha salvato l'occupazione, e magari è giusto aver salvato un colosso più la Chrysler, e anche la Fiat, perché se non dava i soldi alla Chrysler il giochetto finanziario non era fattibile, ma poi i soldi bisogna farseli ridare e con gli interessi, non si fa beneficenza con le tasse della gente. Comunque bisogna dare atto che Obama ha rimesso in piedi gli Usa e non solo, dal punto di vista economico-finanziario, con politiche che ora vedono gli Usa in piena crescita mentre l'europa con politiche di scellerato monetarismo Friedmaniano in un momento dove applicarlo è la più folle e insulsa delle scelte. Quindi al netto il bilancio è positivo, è la questione di principio il motivo per cui non mi è piaciuta questa cosa. ...Saluti
Ritratto di erminio82
1 gennaio 2015 - 18:51
Alla UE salvare i 2 costruttori generalisti di 4 ordine francesi...
Ritratto di Luzzo
1 gennaio 2015 - 19:03
questo però è un conto 'nudo e crudo', perché i costi che avrebbe supportato l'amministrazione in caso di fallimento sarebbero stati di molti ordini superiori a questi esposti. Senza contare poi che grazie alla ripresa del mercato le due aziende sono vive e vegete producono utili e pagano conseguenziali tasse, mentre in caso di fallimento si sarebbe avuta un voragine: diciamo quindi che quella differenza più che un costo è stato un investimento.
Ritratto di Subaru_Impreza
1 gennaio 2015 - 21:13
......... anche perchè già il mercato automobilistico USA è ai minimi storici come marchi nazionali, se fallivano pure GM e Chrysler... negli ultimi anni sono spariti marchi come Oldsmobile, Pontiac, Plymouth, Saturn, Mercury, Hummer, ecc. dopo gli sarebbe rimasta praticamente solo Ford.
Ritratto di selvaggio
1 gennaio 2015 - 19:15
Ai contribuenti italiani il contributo di "salvataggio" dell'industria auto italiana dagli anni "80 in poi è costato molto di più e non ha prodotto l'occupazione e la ricerca come negli USA.
Ritratto di erminio82
2 gennaio 2015 - 03:42
Sarebbe stata cosa buona e giusta da parte dello stato e degli operai .. una bella azione "punitiva" nei confronti degli agnelli, con tanto di ingresso forzoso nell'azionariato del gruppo torinese ... Visto anche che in germania, usa, inghilterra e in francia (soprattutto in francia..) certi "exploit" sono sempre stati all'ordine del giorno, in molti settori industriali nazionali.. con buona pace della UE e delle sue (assurde) regole..
Ritratto di Montreal70
2 gennaio 2015 - 18:20
Ti pareva, ogni tanto ritorna qualcuno che parla ancora di Fiat mantenuta dallo stato. State meno su facebook e più su google news, evitando magari il fatto quotidiano o panorama.
Ritratto di erminio82
3 gennaio 2015 - 09:24
Lo stato, gli operai e i sindacati si comportano come garanti e controllori delle regole in molti settori industriali. Solo nel nostro paese, il privato può permettersi di fare e disfare le regole, senza che nessuno possa alzare un dito per contrastare certe decisioni anti-economiche, anti-democratiche e anti-costituzionali.
Ritratto di Montreal70
3 gennaio 2015 - 13:52
Benissimo, sono concorde, ma spiegami cosa c'entra con presunti aiuti a Fiat, specie in questo articolo, che dovrebbe al contrario simboleggiare quanto sia sbagliata la convinzione di molti italiani.
Ritratto di erminio82
3 gennaio 2015 - 15:24
Infatti secondo me è inutile colpevolizzare sempre e solo la FIAT per qualcosa che è deficitario in tutto il sistema economico sociale e industriale del nostro paese. Cerco di spiegarmi meglio.. la mia critica non verte solo ed esclusivamente la FIAT, la mia è solo una constatazione in merito a quanto sia fragile la nostra democrazia. Nel nostro paese infatti, l'industria privata, (tranne rarissime occasioni tipo la FIAT) non è mai riuscita ad andare oltre il proprio provincialismo e il proprio finto paternalismo di estrazione ottocentesca... Una industria che non è mai riucita ad andare oltre una visione minuscola dell'industria, dove la condizione era spesso di tipo familiare e il classismo era (ed è) ancora molto forte.. L'industria privata dunque non è mai riuscita ad uscire dal paradigma ottocentesco del capo "padre" e "padrone" dei "signori dirigenti" (99,9% dei casi, parenti o amici del padrone) e dell'operaio (l'equivalente del mezzadro feudale) il cui unico diritto era quello di lavorare per il padrone... Concetti come lo stato, i sindacati e l'innovazione sono sempre stati interpretati più come dei nemici da abbattere, piuttosto che delle opportunità di crescita o di cooperazione economica e sociale.
Ritratto di Montreal70
3 gennaio 2015 - 15:58
Guarda, premetto che non voglio essere offensivo ma solo sintetico viste quante energie che ho già sprecato per questi discorsi con decine di utenti, ma i sindacati erano una cosa positiva fino agli anni '70, quando avevano qualcosa per cui lottare nell'interesse dei lavoratori. Poi si è ottenuto tutto e per giustificare i loro stipendi hanno inventato falsi nemici e falsi abusi. Si sono affiliati alla politica e oggi si può dire tranquillamente che i sindacati sono il peggior nemico dei lavoratori.
Ritratto di erminio82
3 gennaio 2015 - 16:46
Non a caso, ho parlato di debolezza della democrazia e di una visione da parte degli industriali nostrani.. che è ancora ancorata a certi stilemi ottocenteschi di stampo pseudo familiare (nepotismo) In parole povere, una piccola e media azienda poteva essere utile in altri periodi storici.. ma non oggi. L'industria odierna infatti.. ha bisogno di grosse sinergie industriali, di una pianificazione degli obiettivi prefissati attraverso la concertazione con lo stato i sindacati e i politecnici... di molta ricerca e soprattutto.. di grossi investimenti.... Tutte cose che le piccole e (spesso) piccolissime industrie nostrane a conduzione familiare sono incapaci di fare... Anche le grosse industrie nostrane come la fiat (oggi FCA) soffrono ancora di una consistente mancanza di democrazia e di cooperazione tra i vari livelli (o classi lavorative) dirigenziali e gli operai... Così come sono ancora evidenti certe repulsioni e intolleranze,.. nei confronti dello stato (buono solo quando paga la cig ecc.) e dei sindacati... Da questo punto di vista (secondo me..) i nostri industriali, hanno ancora molto da imparare... nei confronti di molti paesi del nord europa...
Ritratto di selvaggio
3 gennaio 2015 - 16:44
Non ho mai citato fiat, o semplicemente detto " aiuti statali all'industria auto" ed in italia non era solo fiat..."innocenti, alfa r., lamborghini, maserati" oltre ai gruppi moto salvati dallo stato e regalati ai privati.
Ritratto di erminio82
3 gennaio 2015 - 17:05
Comunque il tuo discorso era riferito anche alla FIAT..no? Negli anni 80 vi furono delle grandi manifestazioni sindacali contro certe scelte della dirigenza FIAT... La mia risposta era riferita a quel periodo.. P.S. Chi conosce la storia del gruppo sa a cosa mi riferisco..
Ritratto di Montreal70
3 gennaio 2015 - 21:40
Io ricordo che prima di Marchionne gli operai prendevano il sole sul tetto dello stabilimento, che alle elezioni per magia tutti avevano diritto alle ferie per presidenziare gli scrutini, che ognuno si portava a casa quel che voleva, che ognuno poteva "manifestare" tramite vandalismo sulle auto da consegnare e che si andava a lavoro meno spesso che in ferie. Non avrei giudicato padronesco voler tenere sott'occhio gli operai, che più che altro erano parassiti come dipendenti pubblici. E allo stesso modo non considero tale voler tagliare i rapporti con certi sindacati che nel 2014 continuano a difendere le sopracitate categorie di lavoratori. Sul resto, se agli imprenditori italiani mancassero le capacità di cui parli, penso che sarebbero in mezzo ad una strada. Nessuno li mantiene, se sbagliano ci pensa il mercato a toglierli di mezzo.
Ritratto di onlyroma
4 gennaio 2015 - 07:50
Sono d'accordo il sindacato è morto,si è venduto l'anima al diavolo. Oggi gli sono rimasti solo gli statali da tutelare. Dove stavano quando c'era da boicottare la legge Fornero? Dove stavano quando perdevamo il diritto allo sciopero? Dove stavano quando l'Italia iniziava a colare a picco? Detto ciò però,io spero che il sindacato sopravvivi,anche se qualcuno al governo sta cercando di eliminarlo del tutto. Magari rifondarlo e dargli nuovi dirigenti, onesti e competenti.
Ritratto di erminio82
4 gennaio 2015 - 14:25
A parte il fatto che uno che ruba non è un operaio o un dirigente ma un ladro, e uno che danneggia una vettura non è un operaio ma è un vandalo.. I ladri e i vandali esistono in tutti gli ambienti e in tutte le categorie professionali... Per certe persone andrebbe semplicemente applicata la legge... ------- Sicuramente nel pubblico ci sono tanti che cercano di fare i furbi, ma non credo che nel privato la situazione sia poi così tanto diversa rispetto al pubblico... Proprio perchè nel nostro paese siamo aggrappati a certi canoni ottocenteschi la nostra considerazione e il nostro rispetto nei confronti dei nostri colleghi è sempre pari a zero, l'ambiente lavorativo è quasi sempre paragonabile a una officina ottocentesca dove vige la guerra di stracci tra gli appartenenti alle categorie inferiori, il leccaculismo per le classi dirigenziani e il nepotismo e gli appoggi "giusti" nelle alte sfere.. Io credo che l'industria privata nostrana abbia sempre avuto per vocazione, quella di essere una industria estremamente artigianale.. fatta di conoscenze che si sono tramandate (guarda caso...) da padre a figlio per diversi secoli... Questa concezione dell'industria ha molti pregi, ma anche enormi difetti... Soprattutto in un periodo come il nostro, dove la globalizzazione ha massacrato le piccole e medie imprese e ha concentrato il potere industriale in pochi grandi gruppi x settore.. La grande sfida del futuro della nostra industria, sarà proprio quella di riuscire a mantenere le nostre capacità "arigianali", nella trsformazione e nella personalizzazione dei prodotti, attraverso un aumento considerevole della produzione e soprattutto attraverso l'utilizzo di nuove e più moderne tecnologie... in modo da colmare l'eventuale gap industriale nei confronti dei nostri maggiori concorrenti globali..
Ritratto di erminio82
4 gennaio 2015 - 15:49
dirigenziani----> dirigenziali
Ritratto di erminio82
6 gennaio 2015 - 04:43
Prima di postare i miei msg controllo sempre il tutto con il correttore ortografico del browser, e tutto sembra andare per il meglio.. Però, dopo che il msg viene postato, cominciamo a spuntare strane frasi tipo "dirigenziani" ecc. Allora qui le cose sono due: i Font che usa il mio OS non sono completamente compatibili, o sono settati alla membro di segugio.. oppure sono i form di questo blog che non sono pienamente compatibili con il mio OS. Scusate l'OT Mah
Ritratto di erminio82
3 gennaio 2015 - 15:35
non ho mai comprato giornali come il fatto, il giornale, la padagna, libero, panorama o altra immondizia simile in tutta la mia vita!
Ritratto di erminio82
3 gennaio 2015 - 17:02
Comunque il tuo discorso era riferito anche alla FIAT..no? Negli anni 80 vi furono delle grandi manifestazioni sindacali contro certe scelte della dirigenza FIAT... La mia risposta era riferita a quel periodo.. P.S. Chi conosce la storia del gruppo sa a cosa mi riferisco.. http://it.wikipedia.org/wiki/Marcia_dei_quarantamila
Ritratto di erminio82
3 gennaio 2015 - 17:08
il mio messaggio 3 gennaio 2015 - 17:02 ha quotato il messaggio sbagliato.
Ritratto di SINISTRO
2 gennaio 2015 - 10:43
3
Il sistema USA è bilanciato: da un lato gli aiuti di stato, dall'altro il sindacato-azionista. A ciascuno la sua fetta di responsabilità!
Ritratto di erminio82
4 gennaio 2015 - 15:27
il tuo amato padroncino in miniatura.. ha sempre amato i sindacati.. si si
Ritratto di SINISTRO
4 gennaio 2015 - 17:05
3
N:1 ho solo detto che preferisco lui e lo Zar alla Sig. ra coi baffetti, come dire: tra i 2 mali, scelgo il minore. N.2 cerca di dare risposte con cognizione di causa. La teoria è buona, però ti perdi in attacchi personali che non hanno nulla a che vedere con queste discussioni; parli di cloni, padroni, auto.... A proposito: ma la tua auto? Attacchi tutti, pro e contro Fiat, Italia, ecc.... Per es.: cosa c'entra questa risposta con quello che ho detto?
Ritratto di erminio82
5 gennaio 2015 - 00:41
---Io invece ho una grande simpatia per la socialdemocrazia (quella vera) e meno per certi criptofascisti che dicono tutto e il contrario di tutto pur di ingrassare la pancia.. (ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale..) :P ---- Cosa posso dirti? sarà una mia impressione ma.. in certi blog o pseudo blog, ci sono persone che hanno un evidente pregiudizio nei confronti di noi italiani e di tutto ciò che produciamo (soprattutto le auto).. Alcuni cercano di capovolgere la situazione accusandomi di essere un "fiattaro", un "talebano" italiano, un mediocre "itagliano" medio ecc.. Successivamente.. quando si accorgono che non sono una persona che può essere inquadrata come un fazioso "itagliano" che non si "abbassa" a leccare le natiche al padrone di turno...( a differenza di altri..?) allora cominciano a dare di matto...accusandomi di essere uno che attacca tutti ecc. Quello che non hanno capito i lor signori stranieri.. e pseudo stranieri (Vedere alla voce fanta cantone svizzaro esentasse della berlu-padagna..LOL) è che personalmente.. non ho alcun problema nel leggere critiche nei confronti del nostro paese, delle nostre industrie auto ecc.. l'importante è che queste "critiche" siano COSTRUTTIVE. Solo che spesso, per criticare un gruppo (in maniera costruttiva..) bisogna anche essere degli appassionati con i controcaz.. capisci? Quello che i lor signori fanno fatica a comprendere dunque... sono sempre e solo le mie argomentazioni.. Argomentazioni che sono sempre frutto di approfondite analisi "maturate" da diversi anni di studi (personali) sul settore, il tutto alimentato da una incredibile passione per l'automobile. L'unica cosa che posso aggiungere è che spesso.. molte delle mie "perplessità"..che ho evidenziato nel passato per vari gruppi e non solo.. oggi sono diventate realtà.. Questo non lo dico perchè voglio sembrare chissà chi.. lo dico perchè, secondo me, tutte le persone che amano questo settore, sanno con esattezza quali sono i problemi che attanagliano il nostro "sistema" industriale..e soffrono nel vedere che le cose non riescono a migliorare in maniera significativa..(faccio riferimento soprattutto all'industria della componentistica..) Questo naturalmente vale anche per molti altri settori della nostra industria, ma in quella dell'auto (soprattutto..PMI, componentistica), il problema sta diventando realmente complesso oltre che congiunturale sotto molti punti di vista.. Quindi, le critiche nei confronti della nostra industria e nella nostra società sono ben venute sempre se sono costruttive. Anche per quanto riguarda FCA.. il gruppo ha ancora un sacco di problemi da risolvere, ma questo non toglie che negli ultimi 5 o 6 anni, qualche passetto in avanti è stato fatto.. molti prodotti e molte vetture sono tornate ad essere competitive, di strada da fare ce n'è ancora moltissima, ma nessuno può negare che comunque qualche cosa è stata fatta. Questo è quanto.
Ritratto di erminio82
5 gennaio 2015 - 01:31
N.B. Competitive... inteso come auto interessanti. un concetto abbastanza diverso dunque..rispetto a quello della "competizione" di natura puramente mercantilista
Ritratto di SINISTRO
5 gennaio 2015 - 10:02
3
Perché ti scagli contro chi ha sempre comprato italiano, come me, ha sempre posseduto auto italiane, forse perché secondo te è una colpa lavorare, lontano da casa, famiglia e affetti, o pensarla un po' diversamente da te? Ben venga la passione, anche politica, ma ti invito a riflettere su cosa stanno facendo adesso quelli al potere: il tuo amico fiorentino con quali voti governa? Basta vedere le sue riforme.... e la chiami socialdemocrazia?
Ritratto di erminio82
5 gennaio 2015 - 13:55
Perchè? Dove lavori?
Ritratto di SINISTRO
7 gennaio 2015 - 10:36
3
a circa 900 km di distanza.... Scusa se è poco!
Ritratto di Raffaelorenz
2 gennaio 2015 - 21:17
In Europa siamo ormai abituati ai conti della serva.... abbiamo perso il senso della ragione.
Ritratto di mattias93
3 gennaio 2015 - 02:52
perdo 7 miliardi in prestiti, non perdo chissà quante decide di miliardi in disoccupazione e disagi, guadagno miliardi con tasse sui prodotti delle aziende che ho salvato e con le tasse sugli stipendi dei dipendenti che ancora lavorano. Problems? così fu per fiat e così continua ad essere per volkswagen.