NASCE COME AZIENDA DI STATO - Il 9 maggio 1950 in Spagna nasceva un’azienda che avrebbe cambiato radicalmente l’immagine automobilistica di quel Paese. Si tratta ovviamente della Seat che festeggia i primi 70 anni della propria storia: un percorso lungo e, almeno gli inizi, faticoso che ha segnato profondamente la storia della Spagna a quattro ruote. Seat, l’acronimo di Sociedad Española de Automóviles de Turismo viene fondata dall'Instituto Nacional de Industria che deteneva le quote di maggioranza e dall’italiana Fiat. Nel 1953 venne inaugurato il primo stabilimento di Zona Franca vicino a Barcellona da dove uscì la la prima auto Seat: era la 1400 (foto qui sotto), basata sulla Fiat 1400.
ANNI DI TRANSIZIONE - Questo assetto aziendale rimase in pratica fino al 1982, quando si ruppe l’intesa con Fiat: nel mese di settembre dello stesso anno la Seat firmò alcuni accordi di collaborazione con la Volkswagen. Nel frattempo, in attesa dei nuovi modelli, si continua la produzione di quelli Fiat, modificati in alcuni dettagli. Come nel caso della Seat Ronda (la Fiat Ritmo) o la Marbella (la nostra Panda).
LA SVOLTA DELL’IBIZA - L’auto della svolta per la Seat (all’epoca ancora marchio indipendente, con una quota della Volkswagen nell’assetto azionario) fu l’Ibiza che uscì dalle catene di montaggio nel 1984. Questo modello ottenne un successo straordinario (tra l’altro per la costruzione del motore Seat si avvalse della collaborazione di Porsche), diventando il cavallo di battaglia della casa spagnola. E arriviamo finalmente al 1986, anno in cui Volkswagen rileva il 51% del capitale Seat, portando la sua quota azionaria al 75%.
LO SVILUPPO - Da allora la strada di Seat è stata un crescendo continuo in termini di volumi produttivi e di qualità di prodotto, fino ai giorni nostri. Ora Seat è una realtà di dimensioni globali ed è l’unico costruttore che disegna, sviluppa e produce vetture in Spagna. L’azienda naturalmente continua a far parte del Gruppo Volkswagen e ha ben tre stabilimenti: Martorell, Barcellona e El Prat de Llobregat, da cui escono 2.300 unità al giorno tra Ibiza, Arona e Leon. Ma Seat costruisce anche in Repubblica Ceca, la Ateca, la Tarraco in Germania, la Alhambra in Portogallo e la Mii electric, la prima full electric di Seat, in Slovacchia. I numeri dicono che Seat ad oggi ha prodotto oltre 19 milioni di vetture.
LE SUV - In questi 70 anni insomma Seat è cresciuta in modo continuo e costante sotto ogni punto di vista: in totale la Casa ha lanciato sul mercato 67 modelli, in diverse versioni e generazioni. La più importante? Ovviamente la Ibiza che dal 1984 non è mai uscita di produzione, diventando generazione dopo generazione un’icona per il marchio. L’ingresso nel mondo dei suv è invece datato 2016 con i progressivi ingressi di Arona, Ateca e Tarraco.
UN FUTURO AVANGUARDISTA - Quanto al presente e al futuro della Seat, tra quest’anno e il 2021, verranno lanciati nuovi modelli elettrici e ibridi plug-in che si aggiungeranno alla Mii: si tratta della nuova famiglia di Leon, che offre una mild hybrid e una ibrida plug-in (PHEV), la Tarraco ibrida plug-in e la Cupra Formentor, appena presentata, anch’essa disponibile in versione ibrida plug-in. Infine, el-Born si aggiungerà a Mii electric come secondo modello 100% elettrico del marchio. L’anima sportiva della Seat è rappresentata dal marchio Cupra che identifica i modelli più sportivi: il brand nasce nel 2018.
ESPERIMENTI DI MOBILITÀ - Da sottolineare anche che dal 2019 la Seat è stata selezionata come centro di competenze per la micromobilità per l’intero Gruppo Volkswagen, allo scopo di progettare prodotti destinati alla mobilità urbana. Così è nato Seat Urban Mobility, il cui primo frutto tangibile è rappresentato dall’eScooter Concept, il primo scooter di Seat, e l’eKickscooter Concept, a cui si aggiunge EXS Kickscooter elettrico. In termini di numeri, nel 2019 Seat ha registrato un fatturato di 11,16 miliardi di euro nel 2019 ed è la principale azienda esportatrice di Spagna. Analogamente, Martorell è oggi lo stabilimento che produce il maggior numero di auto nella penisola iberica, secondo mercato produttivo in Europa.