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Seat: la micromobilità è già una realtà

10 maggio 2019

Il costruttore spagnolo, con l’utilitaria Minimò e il monopattino eXS, punta sui brevi e rapidi spostamenti in città.

Seat: la micromobilità è già una realtà

TEMA ATTUALE - L’avvio delle sperimentazioni sulle strade italiane ha fatto salire alla ribalta anche nel nostro Paese il tema della micromobilità, i brevi spostamenti in città con veicoli per la mobilità personale a propulsione elettrica quali monopattini elettrici. Il “tema” è d’attualità, anche sul fronte della legislazione, perché sono molti a pensare che queste forme di trasporto possano affiancare quelle con i mezzi pubblici, spesso inaffidabili o poco flessibili. Le case automobilistiche stanno iniziando ad investire in questa direzione, nell’ottica di affiancare gli spostamenti a lungo raggio con l’auto privata a quelli di pochi chilometri con monopattini o veicoli simili. La Seat è fra le più avanti su questo fronte e sta sperimentando diverse soluzioni, complice il supporto della città di Barcellona (dove la Seat ha la sua sede), che si sta dimostrando particolarmente attenta alle richieste del costruttore.

LA PARCHEGGI IN SENSO TRASVERSALE - Un veicolo per la micromobilità è la Seat Minimò (foto qui sopra, esposta al Salone di Barcellona), il prototipo di una piccola 4 ruote elettrica con 2 sedili uno dietro l’altro che può diventare una valida alternativa alle utilitarie, a maggior ragione se la casa spagnola porterà a termine con successo il dialogo avviato con le autorità catalane per ottenere alcune modifiche alle regole stradali. Il Codice della Strada in Catalogna, come in Italia, prevede che gli autoveicoli siano parcheggiati nella direzione del senso di marcia. La Seat però sta discutendo per far sì che la Minimò possa essere parcheggiata anche trasversalmente al senso di marcia, perché la sua lunghezza (250 cm) non eccede la larghezza dei parcheggi a raso, larghi proprio 250 cm. Se la modifica passasse, nello spazio occupato in lunghezza da un’auto si potrebbero parcheggiare trasversalmente 3 o 4 Minimò, con grande vantaggio per il traffico e la facilità di trovare parcheggio, perché secondo alcuni studi il 25% delle auto per strada è guidato da persone alla ricerca di un parcheggio. La Minimò misura in larghezza 124 cm e può essere parcheggiata anche negli stalli a raso per le moto o gli scooter (larghi 125 cm).

REGOLE SNELLE - Il compito di trattare con le autorità catalane è stato affidato alla Seat fra gli altri a Fabiàn Simmer, a capo dei servizi digitali per la casa spagnola, che ha partecipato ad incontri con fino a 14 enti pubblici diversi, segno che il pubblico sta facendo fronte comune con i privati per arrivare a migliorare la situazione di traffico e parcheggi. Nel corso di un incontro, Simmer ci ha spiegato che le maglie dell regole a Barcellona sono piuttosto larghe con i monopattini elettrici, nei quali rientra la Seat eXS, l’altro veicolo per la micromobilità urbani sul quale si sta concentrando la casa spagnola, che lo ha già messo in vendita anche in Italia a poco meno di 600 euro. Il comune di Barcellona si è dimostrato molto aperto quando ha dovuto mettere a punto le regole per i veicoli per la mobilità personale, che non ne devono rispettare di particolari se non avere piccole luci, circolare nelle piste ciclabili (di cui la città è ricca) ed essere condotti con il casco. La città però ha rivolto un monito alla Seat e agli altri operatori, avvisandoli a non derogare sulla sicurezza perché da ora in avanti inizierà a non tollerare le violazioni, considerato l’alto numero di monopattini elettrici già sulle strade.

AL POSTO DEI MEZZI PUBBLICI - Sull’argomento della micromobilità è intervenuto anche il numero uno della Seat, l’italiano Luca De Meo, che ha smentito l’idea secondo la quale i servizi di micromobilità possono togliere clienti alle automobili. In realtà questo non è vero, secondo il manager, perché chi si sposta utilizzando monopattini o veicoli similari lo fa al posto di viaggiare su mezzi pubblici. Questo vale per le grandi città, dove i mezzi pubblici non rispondono alle esigenze di molti pendolari. De Meo ha spiegato inoltre che per la Seat non è vantaggioso costruire internamente monopattini elettrici, perché i margini di guadagno non sarebbero sufficienti (la eXS viene realizzata dallo specialista Segway), ma ciò non vale per veicoli come la Seat Minimò, che nelle previsioni della Seat potrebbe rivelarsi assai redditizia. Secondo le prime ricerche di mercato, i clienti sarebbero disposti a pagare fino a 99 centesimi di euro al chilometro per noleggiare la Seat Minimò. Considerando una media di 20.000 chilometri l’anno per 3 anni, nell’arco di un triennio ogni Minimò a noleggio potrebbe arrivare a generare ricavi per 60.000 euro, contro un prezzo non superiore a 10.000 euro se fosse venduta ai privati. La Seat però sta valutando se la produzione della Minimò è sostenibile da un punto di vista industriale, perché questa vetturetta ha poche parti condivise con altri modelli e rischia di rivelarsi piuttosto costosa da produrre.

VERSO LE EMISSIONI ZERO - Nei programmi della Seat, i veicoli per la micromobilità dovranno affiancarsi alle automobili vere e proprie, da guidare per spostamenti a medio/lungo raggio o per quando si trasportano dei bagagli. La casa spagnola ha le idee ben chiare su questo fronte, perché da qui al 2021 lancerà sei modelli ibridi ed elettrici per tagliare le emissioni inquinanti: la Seat Mii e la versione di serie del prototipo Seat El Born (foto qui sopra) saranno dotate di un motore a batterie, mentre un sistema ibrido verrà riservato alla prossima generazione della Seat Leon, alla suv Tarraco e a due vetture del marchio sportivo Cupra, le Leon e Formentor. La casa spagnola sta lavorando inoltre per sviluppare una variante più piccola della piattaforma MEB impiegata per la El Born. Questa ossatura sarà impiegata da tutte le marche del Gruppo Volkswagen per le future utilitarie elettriche lunghe circa 400 cm.

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Ritratto di Gwent
10 maggio 2019 - 11:17
2
Per gli spostamenti in città nulla batte la bici in praticità d'utilizzo e fa bene alla salute. Ed' è nettamente più veloce di un monopattino (le Fat Bike con pedalata assistita arrivano anche a 40-50 km/h come nulla fosse) quindi trovo il monopattino elettrico utile solo per gli agenti di Polizia a stazione Termini o quelli di quartiere che ho vistoba Long Beach nel 2008. Se da allora a oggi non ha ancora avuto successo dubito possa averne in futuro. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di FOXBLACK
10 maggio 2019 - 12:43
Per gli spostamenti in città nulla batte la moto. ..io sono pigro. .comunque da noi la vetturetta parcheggiate in trasversale hanno due possibilità. .o ti becchi la multa in. ..trasversale o ti becchi una botta sullo sportello da quello davanti. .
Ritratto di Gwent
10 maggio 2019 - 12:53
2
Ma la moto paga bollo e assicurazione e ci vuole il casco. E non ti mantiene in forma. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di deutsch
10 maggio 2019 - 13:30
4
fat bike a 40/50km/h ?!?!?! peccato che quelle sono considerate moto con obbligo di immatricolazione, casco, assicurazione. hanno già pescato qualche volpone che toglieva i blocchi superando i 25km/h previsti per legge e gli hanno dato una sfilza di multe che se le ricorderà per un pò
Ritratto di Gwent
10 maggio 2019 - 16:10
2
Davvero prevedono obbligo di casco e assicurazione? Qui nel basso lazio mai visto nessuno guidarle col casco e ci corrono tutti come matti, non sapevo neppure del limitatore a 25 km/h, in ogni caso sono arcicontento visto che quando sono in giro in Graziella vengo sistematcamente superato dai soliti sboroni con le fat bike che se la ridono perché vanno molto più veloce di me, ora che so che devono pagarci l'assicurazione e hanno anche l'obbligo del casco me la ridero' io quando li vedrò tutti belli convinti con quegli attrezzi ignobili. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di deutsch
10 maggio 2019 - 16:22
4
di fatto diventa un motorino con tutti gli obblighi consequenziali
Ritratto di Gordo88
10 maggio 2019 - 16:30
1
Be del resto se uno scooter dovrebbe fare i 45km/h e questi mezzi ibridi raggiungono queste velocità è chiaro che si debba indossare il vasco e debbano pagare assicurazione+bollo