VOGLIA DEL BIS - Nel 2014 la Seat realizzò una versione speciale insieme alla casa di moda spagnola Mango, basata sulla citycar Seat Mii, aspirando così al pubblico femminile e lanciando un modello più curato rispetto a quello di partenza: fra le nuove dotazioni c'erano ad esempio alcuni rivestimenti interni in Alcantara, il volante e il pomello del cambio in pelle e una colorazione esterna specifica. L'esperimento si dimostrò riuscito: la Mii by Mango vendette il doppio di quanto previsto e superò già nel primo anno l'obiettivo dei 5.000 esemplari in tutta Europa, fissato inizialmente per due anni di vendita. La Seat ripete oggi l'operazione e lancia una seconda versione dai contenuti più esclusivi, la Seat Mii by Cosmopolitan, rivolta sempre al pubblico femminile ma ispirata dalla rivista statunitense Cosmopolitan, nota in tutto il mondo, che molte donne considerano una fonte di ispirazione in termini di moda e stile di vita.
VERNICE INEDITA - La nuova versione Seat Mii by Cosmopolitan sarà in vendita da inizio 2017 (i prezzi per l'Italia non sono stati ancora comunicati), con carrozzeria a 3 o 5 porte e non prevede accorgimenti di natura meccanica, ma riceve anch'essa una serie di personalizzazioni a livello estetico: sono specifici per il modello la colorazione esterna Violetto (ma c'è anche il bianco Candy) e una serie di particolari color champagne, ovvero il guscio esterno degli specchietti laterali, il contorno delle bocchette d'aria e finiture sui tappetini. I sedili anche in questo caso sono rivestiti parzialmente in Alcantara. In opzione si possono ordinare il sostengo per lo smartphone sulla plancia (così da trasformarlo in navigatore satellitare), un impianto audio da 300 watt e la basetta per ricaricare il telefonino senza fili. I motori disponibili sono quelli già a listino, ovvero il benzina 1.0 (60 CV o 75 CV) e il bifuel da 68, capace di funzionare anche anche a metano. Il cambio automatico è previsto solo in abbinamento al motore da 75 CV. La Seat Mii by Cosmopolitan verrà costruita in 7.000 esemplari.
LE DONNE COME RIFERIMENTO - La Seat considera operazioni quella che ha portato alla realizzazione della Seat Mii by Cosmopolitan molto valide a livello commerciale, tanto da approvare investimenti poco usuali per un'automobile dalla 'tiratura' così ridotta. Secondo la Seat, la colorazione Violetto richiede un processo industriale più complesso del solito e cambia sfumatura quando osservata di giorno o di notte, caratteristica molto apprezzata dal pubblico femminile, che desidera cambiare 'vestito' all'auto quand'è guidata per lavoro o per svago. Sono proprio le donne a costituire il bacino di riferimento per modelli di questo genere, in quanto disposte a pagare un supplemento sul listino pur di avere un'automobile più curata, esclusiva e accattivante rispetto alla classica utilitaria, spartana e poco curata, che non viene considerata di solito un oggetto di tendenza. Gli uomini, secondo le indagini mercato condotte dalla Seat, non avvertono questa esigenza e sono meno sensibili al fascino di una vettura dedicata per esempio allo sport.
IL COLORE PRIMA DI TUTTO - Per realizzare la Seat Mii by Cosmopolitan casa spagnola ha lavorato per 18 mesi insieme a Cosmopolitan e scelto colorazioni più inusuali rispetto a quelle di serie, come il violetto, l'arancione o il lavanda, decidendo poi di mettere in commercio soltanto il primo. La Seat spiega che il processo di selezione dev'essere curato nel dettaglio, anche dal reparto marketing, perché il colore influisce molto nell'acquisto delle automobili da città: in mancanza di raffinatezze esclusive di modelli più grossi e costosi, come ad esempio la tecnologia o le ultime dotazioni per la sicurezza, il colore esterno diventa uno dei pochi elementi grazie ai quali preferire un'utilitaria dall'altra. Questa giustificazione spiega in parte il motivo per cui nel reparto della Seat dedicato ai colori e agli allestimenti lavorino un solo uomo e dieci donne, a cui molti riconoscono una sensibilità maggiore in materia. Di contro la sezione design, dove regna la praticità, occupa gli uomini per il 90% del personale.