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Via libera alla seconda fabbrica Fiat in Brasile

15 dicembre 2010

Il nuovo stasbilimento produrrà 200.000 auto l'anno e impiegherà 3.500 lavoratori. Affiancherà quello di Minas Gerais che ha una capacità produttiva di 800.000 unità.

ORA È UFFICIALE - Le indiscrezioni di settimana scorsa (leggi qui la news) trovano conferma: il gruppo Fiat ha ufficializzato l'apertura di un secondo stabilimento in Brasile. La nuova fabbrica verrà costruita nel complesso industriale portuario di Suape, nello stato di Pernambuco, dove verranno riuniti anche i fornitori di componenti per ottenere il massimo dell'efficienza da un punto di vista logistico. Per questo progetto la Fiat investirà 3 miliardi di reais, l'equivalente di circa 1,3 miliardi di euro. Una cifra che fa parte dei 4,4 miliardi di euro che saranno stanziati dal gruppo torinese tra il 2011 e il 2014 per potenziare la propria presenza e difendere la “leadership” quale primo costruttore in Brasile per numero di auto vendute.

3.500 POSTI DI LAVORO - La nuova fabbrica sarà in grado di “sfornare” a pieno regime 200.000 auto l'anno e occupare 3.500 addetti. Qui, secondo quando annunciato dalla Fiat, verranno assemblati nuovi modelli destinati a tutta l'America Latina: entro la fine del 2011 la Fiat prevede di presentare 20 novità tra nuovi modelli e versioni “rinfrescate” di quelli già in commercio. Questo stabilimento affiancherà quello di Minas Gerais che opera già al massimo della sua capacità produttiva di 800.000 auto l'anno (nella foto in alto una linea di produzione).

PAESE STRATEGICO
- Come ha precisato Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, il nuovo stabilimento “rappresenta un passo molto importante nell’ambito della strategia di rafforzamento internazionale della Fiat. Il Brasile, dove nel 2014 puntiamo a raggiungere la quota di oltre un milione di vetture vendute all’anno, è un’area strategica per la nostra espansione. Obiettivo del Gruppo è anche quello di contribuire ulteriormente allo sviluppo economico, tecnologico e industriale di questo Paese in cui siamo presenti con l’automobile da quasi quarantanni”.



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Ritratto di samu95
15 dicembre 2010 - 16:10
s
Ritratto di samu95
15 dicembre 2010 - 16:10
La FIta non sa piu cosa fare
Ritratto di mattypinna
15 dicembre 2010 - 19:35
quanto sei ingenuo e superficiale...
Ritratto di LinUs62
7 ottobre 2011 - 10:04
..scusa ma se in Brasile vende un sacco di auto cosa dovrebbe fare? Importarle dall'Italia? sai quanto è il dazio sulle auto importate in Brasile? quante ne venderebbe? perdonami ma è un commento un pò banalotto il tuo... se, per esempio in Italia la Fiat vendesse il doppio delle Punto ovviamente impiegherebbe + lavoratori a melfi per produrle...nò?
Ritratto di 19miki90
15 dicembre 2010 - 16:38
4
Ma mi sapete dire che Fiat é quella nell'immagine? Una palio brasiliana? perché non é malaccio il muso... anzi! potrebbe essere una buona low cost da mettere al posto della Punto Classic e Grande Punto, che non ho ancora capito come mai sono ancora in vendita nonostante ci sia la evo... alla fine il prezzo di listino non é che cambi moltissimo...
Ritratto di davitonin
15 dicembre 2010 - 17:18
1
Dal frontale sembra essere la Palio Fire Economy: http://www.fiat.com.br/monte-seu-carro/conheca/170/PALIO+FIRE+ECONOMY+2011
Ritratto di 19miki90
15 dicembre 2010 - 17:44
4
Grazie mille per la risposta :) Comunque il muso é carino, ma a vedere il resto della macchina il muso é l'unica cosa che si salva...tra interni e posteriore é bruttina...
Ritratto di MarioMatteo
15 dicembre 2010 - 17:43
Le note e, oserei dire, "strabilianti" strategie del Gruppo Fiat prevedono una riduzione dei posti di lavoro e degli investimenti in Italia e un investimento invece in Brasile: a questo punto mi chiedo, la Fiat è ancora una azienda italiana? Rappresenta ancora un punto stabile e prezioso della nostra economia? Oppure progressivamente la sua produzione verrà esportata altrove (Polonia, Serbia, Brasile)? Dunque oggi come oggi la Punto, la 500 o altri prodotti Fiat sono meno stranieri di quelli Opel o Hyundai? (ovviamente sono domande retoriche)
Ritratto di alberto89
15 dicembre 2010 - 20:31
ma bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! avete stufato anche i muri! lo sapete benissimo che tutti producono tutto dappertutto solo che siccome bisogna sputarsi addosso allora avanti con la retorica inutile!
Ritratto di madeinchina
17 dicembre 2010 - 17:56
quello che dici e' vero e la fiat e' una multinazionale mondiale e puo' fare cio' che vuole, ma non so' se tu sei informato sull'argomento. nei paesi dove la fiat jha siti produttivi tipo turchia serbia brasile polonia e adesso stati uniti x avere tutti i quattrini che ha avuto e avra' e legata a dei vincoli in cui deved chiarire x iscritto e sottolineo x iscritto i piani di investimenti i livelli occupazionali e garantirli x diversi anni e in mancanza di cio' sarebbe obbliogata dai governi di questi stati a rispettare tali accordi, altro che decide il mercato in quei paesi glielo fanno cosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.in italia tutto questo non avviene e si consete a fiat di fare il bello e il cattivo tempo rimanendo ambigua su i piani industriali dei singoli stablimenti e lasciandogli il monopolio della prod. automobilistica facendogli contratti ad hoc che consentono l'arretramento dei diritti dei lavoratori.e vero che negli u.s.a. i lavoratori hanno fatto parecchie concessioni ma li prendono da 25 a 30 euro l'ora contro gli 8.50 degli operai italiani ed in piu' sono proprietari al 51 xcento dell'azienda.Perche' fiat non propone ai sindacati riluttanti (fiom)un aumento della paga base a15 euro l'ora epoi vediamo se non firmano gli accordi : io penso che il frutto di un accordo sia il dare e avere non solo avere approfittando della fame dei lavoratori che in questo momento sono abbandonati da tutti. ma se ci fossero vincoli anche nel nostro paese non so se fiat avrebbe cosi campo libero.................................
Ritratto di LinUs62
7 ottobre 2011 - 10:07
E la nuova Panda, scusa, dove verrà costruita? A San Marino? ;) praticamente sarà l'unica auto del suo segmento/tipologia costruita in Europa occidentale...non mi sembra poca cosa... e poi, ricorda che, per es., la 500, pur essendo fabbricata in Polonia contiene molti componenti fatti in Italia...
Ritratto di Lu1gi92
15 dicembre 2010 - 18:21
voglio far notare che l'apertura di un impianto in brasile il quale non produce vetture che vengono vendute sul nostro mercato non influisce minimamente sulla situazione italiana delle fiat ^^ ne potrebbero aprire anche altri cento in brasile ma a noi non cambierebbe nulla sapete?
Ritratto di wiliams
15 dicembre 2010 - 19:28
FIAT ha deciso di aprire questo nuovo stabilimento in modo da mantenere il primato di vendite in BRASILE,e come dargli torto?Assumeranno anche molti operai.Perchè VW non stà facendo la stessa cosa?Non solo in BRASILE,ma anche in CINA?Questi sono mercati in continua espansione,e quelle imprese che non ne approfittano, trà qualche anno avranno seri problemi di mercato.Oggi per sopravvivere bisogna pensare in "grande"e non fermarsi al proprio solito "orticello".
Ritratto di wiliams
15 dicembre 2010 - 19:31
FIAT ha deciso di aprire questo nuovo stabilimento in modo da mantenere il primato di vendite in BRASILE,e come dargli torto?Assumeranno anche molti operai.Perchè VW non stà facendo la stessa cosa?Non solo in BRASILE,ma anche in CINA?Questi sono mercati in continua espansione,e quelle imprese che non ne approfittano, trà qualche anno avranno seri problemi di mercato.Oggi per sopravvivere bisogna pensare in "grande"e non fermarsi al proprio solito "orticello".
Ritratto di MarioMatteo
15 dicembre 2010 - 22:33
Se fosse stato letto con attenzione il mio commento, forse, vi sareste resi conto che andasse al di là della semplice apertura del nuovo stabilimento in Brasile: criticavo infatti le strategie del Gruppo Fiat a 360%, affermando che la produzione di alcuni modelli che poi ritroviamo sul nostro mercato vengano prodotti nei paesi dell'est e come progressivamente venga dismessa la produzione in Italia. Se lor signori leggessero con maggior attenzione anche le news di Al Volante, si renderebbero conto di come la produzione Lancia avverrà, in futuro, sulla base di prodotti Chrysler (basta leggere, a tal proposito, le pagg 42 e 43 del numero di Gennaio, per altro già in edicola). Vorrei a questo punto sapere come tutto questo (produzione all'estero e sfruttamento prodotti Chrysler) possa andare a beneficio dei lavoratori Fiat, (per altro sempre di meno - v. nuove vertenze sindacali-) e del nostro Paese. Attendo risposte "illuminanti". :-)
Ritratto di Boghero
16 dicembre 2010 - 07:49
La cosa banale è la fiat giustifica in modo preciso le decisioni. Fabrica Italia è vincolata al controllo degli stabilimenti. alias non si vogliono più blocchi di produzione causati da quattrogatti.. sabotaggi... asenteismo stellare ecc... Ossiat la gente (di solito) al mondo viene pagata per lavorare. So che questo è un concetto antidemocratico per qualcuno. Il dramma è che comunque Fiat sta facendo un'altra cosetta che ai più è sfuggita. Sta portando fuori la produzione dei modelli di fascia alta e portrà in italia le "macchinette" In Polonia non si mettono a piangere perchè la Panda va a Pomigliano.. Loro faranno la nuova Y... Dove verranno fatte le nuove "Thema e alfa Giulia"??.. Peccato..
Ritratto di Gianfranco84
16 dicembre 2010 - 10:34
Si hai ragione in quello che hai scritto,Fabrica Italia deve essere realizzata al più presto,miliardi di investimenti e nuove assunzioni.Le ricordo che i grandi numeri si fanno con le auto medio-piccole,non di certo con la futura Lancia Thema o grossi SUV Alfa-Maserati-Jeep,che la futura Panda venga assemblata in Italia è una grande cosa"più posti di lavoro",la Panda odierna è una delle auto più venduta in Europa,quindi si prevede che la nuova sarà un successo come è stata l'attuale Panda,spero inoltre che in Italia venga assemblata bene,una qualità paragonabile o superiore a quella che è uscita dallo stabilimento di tichy in Polonia,la Lancia Thema da come ho capito verrà assemblata negli Stati Uniti"dallo stesso stabilimento uscirà la Chrysler 300C",in compenso in Italia verrano assemblate le future Alfa"inclusa la nuova Giulia"e tutte le nuove Jeep destinate all'esportazione in tutto il mondo"questo accadrà solo sè ci sarà un nuovo contratto con gli operai",l'Italia deve ritrovare la competitività persa negli ultimi anni a causa di scelte sbagliate prese dai dirigenti di molte azziende"non solo automobilistiche".
Ritratto di Gianfranco84
16 dicembre 2010 - 10:21
Son contento per la Fiat e i suoi continui successi di vendite in Brasile"il Brasile è il mercato più importante per Fiat",anche in Europa le cose non vanno poi così male,l'Alfa Romeo è uno dei pochi marchi col segno +,a novembre ha segnato un +25,8% di vendite"un vero record",grazie all'ottimo successo che stà riscuotendo la Giulietta.Ora spero che vada in porto al più presto il progetto di Marchionne ovvero"Fabbrica Italia",miliardi di investimenti nel nostro paese e migliaia di nuove assunzioni,solo nello stabilimento di Mirafiori si prevede un investimento di 1 miliardo di Euro e migliaia di nuovi posti di lavoro,"a Mirafiori verranno assemblate e costruite le nuove Alfa e Jeep destinate a tutto il mondo",per fare questo serve un nuovo contratto,l'Italia deve ritrovare la competitività che ha perso negli ultimi anni,quindi gli operai devono capire che ci sono mercati emergenti come Cina,India,Brasile,etc.,che lavorano il doppio di noi e a salari molto più bassi,cerchiamo di venire incontro alla Fiat e alle sue richieste,l'alternativa sarebbe restare a casa senza un posto di lavoro,in questi periodi di crisi a tutti è richiesto un sacrificio,qualsiasi settore esso appartenga,non solo operai metalmeccanici,o cambiamo registro oppure non usciremo mai dalla crisi,la colpa è stata quella di aver aperto i mercati ai paesi emergenti,dobbiamo sostenere la nostra economia.Auguri Fiat.
Ritratto di Franchigno
16 dicembre 2010 - 18:23
Ciao Gianfranco il tuo scritto lo condivido in pieno..ma vaglielo a spiegare ai Signori della UIL-CGIL.Questi faranno in modo che gli operai si trovino tutti senza lavoro ad libitum...

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