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Sicilia: giù il viadotto, su le polemiche

07 gennaio 2015

Divampano le discussioni sul ponte parzialmente crollato a Capodanno lungo la strada statale che collega Palermo ad Agrigento.

Sicilia: giù il viadotto, su le polemiche
INDAGINI IN CORSO - L'inaugurazione ha avuto luogo il 23 dicembre 2014, ma già una settimana dopo, alla vigilia di Capodanno, metà della carreggiata è sprofondata: pessimo debutto per il viadotto di Scorciavacche, sulla strada statale Palermo-Agrigento. Sulla questione (gravissima, anche se per fortuna non transitavano veicoli al momento del crollo) è subito intervenuto il premier, Matteo Renzi: "Ho chiesto conto all'Anas". Mentre il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha puntato il dito contro "chi ha costruito l'opera, chi non ha controllato e chi ha dato via libera alle auto". Intanto, la procura di Termini Imerese, che coordina l'inchiesta, ha disposto il sequestro di tutta la documentazione relativa ai lavori. 
 
IL GESTORE PRECISA - Nell’occhio del ciclone c’è la società che gestisce quel tratto di strada: l’Anas. Che, però, non mostra alcuna intenzione di fare da capro espiatorio: l’ente, infatti, parla di “un anomalo abbassamento del piano stradale”, aggiungendo che “il cedimento non ha riguardato il viadotto, ma il tratto di rilevato di accesso all'opera”. La stessa Anas, dopo avere accertato il 30 dicembre un avvallamento del piano stradale, aveva deciso di procedere alla chiusura della strada tra i km 226,04 e 227,04, in località Mezzojuso, in provincia di Palermo, ripristinando la deviazione sulla SP55 bis. Spiega il suo presidente, Pietro Ciucci: "Nel pomeriggio del 30 dicembre, ho immediatamente disposto la chiusura preventiva e cautelare della variante. Ciò ha evitato ogni eventuale rischio per gli utenti." Ora l’ente si dice pronto a un’azione legale nei confronti sia della ditta costruttrice sia del direttore dei lavori: “Tutti gli interventi di ripristino saranno a carico della ditta costruttrice, senza alcun onere per l'Anas".
 
IL COSTRUTTORE RIBATTE - Alla voce dell’Anas ha dato risposta, nelle scorse ore, in un’intervista a Repubblica.it, Massimo Matteucci, presidente della Cmc di Ravenna, la più grande cooperativa di costruzioni d’Italia, alla guida del consorzio di imprese Bolognetta Scpa titolare dell’appalto per il grande cantiere da 220 milioni tra Palermo e Agrigento. “Era una cosa che non doveva accadere”, ha detto Matteucci. “Laddove esistono problemi servono accorgimenti preventivi. Ma, nella vita di un cantiere grande come quello, di smottamenti simili ne succedono. Io proverei anzitutto a togliere di mezzo il termine crollo, perché quello che si è verificato è stato solo uno smottamento". E polemizza contro Renzi, il qualche ha twittato “è finita la festa, chi deve pagare pagherà”: "Io penso che prima di scrivere quel tweet il premier non sia stato informato bene, perché, insisto, non è crollato il viadotto. Capisco la vita sul filo del secondo di Renzi, ma dal tweet sembrava davvero che fosse venuto giù tutto".


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Ritratto di mecner
7 gennaio 2015 - 13:00
Dopo un simile evento, di evitare inutili commenti. Soprattutto da parte di chi, in modo diretto o indiretto, è coinvolto nella vicenda.... incommentabile. No..............???
Ritratto di Robx58
7 gennaio 2015 - 14:07
13
Non è crollato nulla. I soliti giornalisti che scrivono tanto per scrivere, inventandosi pure le cose. La lingua italiana a volte è sconosciuta a molti, in principal modo proprio a coloro i quali dovrebbero divulgare notizie veritiere, invece no, per fare scoop si inventano di tutto. Ha ragione il presidente della CMC di Ravenna, c'è stato uno smottamento, è una cosa che non dovrebbe accadere, ma gli assestamenti del terreno di riporto o dei sostegni ( muri a secco in questo caso ) sono imprevedibili. Ovvio che qualcuno ha le sue colpe, ma scrivere che è crollato il viadotto è un po eccessivo!!!
Ritratto di PongoII
7 gennaio 2015 - 15:02
7
Unica amara considerazione, che reputo oggettiva e non retorica, è che noi italiani dovremmo essere i discendenti di quel lontano popolo Romano che più di 2000 anni fa costruiva strade ed acquedotti sopraelevati che ancora reggono e, se proprio crollano, è solo per colpa dell'incuria di noi indegni loro eredi.
Ritratto di TheStig_97
7 gennaio 2015 - 15:42
Io, studiando in un istituto tecnico per geometri e vivendo in provincia di Agrigento, mi sento davvero indignato! Nel Luglio di quest'anno proprio a Licata, dove vivo, è crollato il viadotto Lauricella a causa della rottura delle travi. Praticamente era senza armatura ed il calcestruzzo era composto con sabbia con alta concentrazione salina. Guardando questa foto, direi che questo ha avuto lo stesso problema.
Ritratto di legacy74
7 gennaio 2015 - 18:15
Nel caso del viadotto collassato le cause sono ben evidenziate secondo quanto hai scritto. Dato che è fatto obbligo il campionamento del cls e dei ferri di armatura mi sorge il dubbio che i cubetti fossero falsi e che il prefabbricatore (presumo sia stato realizzato con travi prefabbricate e varate in cantiere) abbia risparmiato sul ferro! In questo ultimo caso non ha collassato una struttura in c.a. ma il terrapieno. Probabilmente la fretta (la contrazione dei tempi impera per ridurre i costi) ha fatto si che non si sia proceduto alla realizzazione di un rilevato compattato secondo buona regola (innalzamento e rullatura di max 50 cm di materiale) unito magari all'utilizzo di materiali poco leganti. Faccio ipotesi ovviamente.
Ritratto di Mattia Bertero
7 gennaio 2015 - 18:37
3
Come sempre in Italia nessuno ha colpe. Addirittura il costruttore si permette di precisare e di impuntarsi sulla terminologia... Inaudito!!! Qui esiste un chiaro esempio di opera pubblica costruita con i piedi: non è possibile in nessun caso che il piano stradale ceda in questo modo, dopo una sola settimana, in una situazione di normalità. Questo significa che l'opera non è stata costruita in modo corretto, punto e basta. E' inutile che si cercano scuse o si commenta con frasi insensate. Siamo in Italia d'altronde...
Ritratto di Michele 74
7 gennaio 2015 - 21:56
3
Se ci fosse un Procuratore della Repubblica con gli attributi, ora come ora avrebbe già sbattuto in galera chi ha progettato l'opera, chi ha diretto i lavori, chi l'ha materialmente realizzata, chi l'ha collaudata ecc. Innanzi tutto andrebbero immediatamente bloccati tutti i pagamenti finora fatti a tutti i soggetti coinvolti; bisognerebbe farsi restituire ogni ultimo centesimo ed infine chiedere i danni per il danno d'immagine oltre che materiale arrecato. Ma siccome siamo in Italia, alla fine nessuno pagherà tranne noi cittadini; tutti gli altri risulteranno nullatenenti e non gli si potrà cavare niente di tasca. Se invece la legge prevedesse che in caso di inadempimento economico il responsabile del danno marcisse in galera sino all'estinzione totale del debito, forse i soliti papponi ci penserebbero un po prima di commettere simili nefandezze!
Ritratto di Yellowt
8 gennaio 2015 - 13:38
nella'rticolo c'è tutto il peggio dell'Italia. Ci sono le cooperative che lavorano grazie alle mazzette e agli appalti truccati, c'è la Sicilia che quando le fabbriche chiudono si indigna se qualcuno dice che non ci sono le infrastrutture, ci sono le infiltrazioni mafiose che fanno le opere con materiali scadenti tanto nessuno paga mai, c'è il responsabile di chi ha effettuato i lavori che sottolinea smottamento anzichè crollo. un po come dire che anzichè essere completamente ignorante e in malafede gli dicessimo che è diversamente intelligente...
Ritratto di Paglianti
8 gennaio 2015 - 14:31
sappiamo tutti che a capodanno qualche pazia in piu'... e' concessa a chiunque.. anche ad un viadotto!!
Ritratto di nuvolari
8 gennaio 2015 - 17:43
Nelle foto non vedo nulla di elementi costruttivi di un viadotto o ponte come dir si voglia; piuttosto come si evince dalla segnaletica quel tratto di strada è piu' possibile sia un tratto di viabilita' provvisoria e/o da cantiere. Il cedimento del rilevato, si può notare la sola presenza di materiale appunto per il rilevato, puo' anche starci; certo non vedo crollo di travi in cemento armato. Quindi per me è una notizia data al vento per creare solo allarmismi ingiustificati e per un bel po' di pubblicita' politichese.
Ritratto di Roberto Carnevale
8 gennaio 2015 - 18:43
Vabbè, ma il viadotto appena INAUGURATO è STATO CHIUSO!!! Tutti i commenti lasciano il tempo che trovano. Certo non tutti i danni sono uguali per costi e gravità (in questo caso,smottamento di un rilevato e non cedimento strutturale di opere in CLS armato), ma ciò non toglie che a livello di immagine internazionale, considerando tutti gli scandali per mazzette e tangenti che stanno emergendo, è un fatto comunque di estrema gravità. Qualcuno avrà sbagliato o no? E quel qualcuno dovrà almeno risponderne e pagarne le conseguenze (progettista, impresa costruttrice, DL, collaudatore, etc.) basta indagare seriamente e le responsabilità verranno accertate (si spera ovviamente). Ma in Italia ci sarà qualche appalto regolare? Mi viene un forte dubbio purtroppo. Converrebbe (anche se non si può) affidare i lavori a ditte solo estere ed a DL giapponesi. Sarebbero così rispettati i costi di aggiudicazione (senza varianti e suppletive). la qualità delle opere ed i tempi di ultimazione dei lavori. Che tristezza!
Ritratto di Franck Dì
8 gennaio 2015 - 19:10
bah!