ANAS CONFERMA - L’Anas dà atto di quanto già svelato da Ilfattoquotidiano: dopo il crollo del 30 dicembre 2014, c’è stato un nuovo “fenomeno progressivo di deformazione del piano viabile del rilevato di accesso della variante Scorciavacche alla SS121 Catanese”. In altre parole, un nuovo cedimento nella rampa d’accesso di quel viadotto che mandò su tutte le furie il premier Renzi, il quale invocò sin da subito un’indagine per punire i colpevoli. E infatti l’area è sottoposta a sequestro probatorio dalla procura di Termini Imerese.
QUALI CAUSE? - L’Anas precisa: il fenomeno, che ha provocato il cedimento del piano viabile ad una distanza di circa 150 metri dal viadotto Scorciavacche, in direzione Palermo, è da attribuire alle stesse cause che hanno determinato il precedente dissesto. Che, a sua volta, ha contribuito a ingenerare il nuovo evento. Ma chi pagherà, alla fine? “Non appena l’area sarà dissequestrata, il contraente generale dovrà ripristinare l’intero rilevato, con costi dell’intervento interamente a suo carico”. Inoltre, una volta accertate le responsabilità dalle commissioni di esperti nominate da Anas e ministero delle Infrastrutture, saranno avviate azioni legali per il recupero del danno subìto, compreso quello di immagine. Il seguito alla prossima puntata…