RESILIENTE ALLA PANDEMIA - Soddisfazione da parte dello staff Skoda durante la Digital Annual Press Conference 2021, anno del trentennale dell’ingresso nel Gruppo Volkswagen. Il costruttore ha infatti evidenziato una sostanziale tenuta anche nell’annus horribilis 2020, quello della pandemia avendo consegnato più di un milione di veicoli (è il settimo anno consecutivo) nonostante lo stop produttivo di 39 giorni nei suoi impianti in Repubblica Ceca. A questo impedimento va aggiunta la chiusura dei canali di vendita in Europa durante la prima ondata della pandemia. Il fatturato di Skoda Auto ha toccato 17,1 miliardi di euro con un utile operativo di 756 milioni; i dati del 2019 erano stati 19,8 miliardi di euro e 1,66 miliardi di euro rispettivamente.
EFFICIENZA DI ALTO LIVELLO - Il rendimento delle vendite nel 2020 è stato un buon, vista la situazione, 4,4% mentre i costi fissi sono stati contemporaneamente ridotti di più di 550 milioni di euro. Alla crisi del 2020, anno definito dal ceo Thomas Schäfer "estremamente impegnativo", si è risposto con il lancio del programma Next Level Efficiency, che vuole liberare fondi per dare solidità alla trasformazione e alla futura redditività dell'azienda. Anche Skoda ha sperimentato la ripresa del secondo semestre 2020 e ha confermato Octavia come modello più venduto con 257.400 unità. Le suv Karoq, Kodiaq e Kamiq hanno rappresentato più di un terzo delle vendite con 397.300 consegne. In Europa la casa boema ha aumentato la quota di mercato dello 0,5% salendo al 5,4%. il 2020 è stato importante anche per l’inizio della produzione di serie dell’elettrica Enyaq iV: la prima Skoda basata sulla piattaforma MEB ha già ricevuto più di 20.000 ordini.
INVESTIMENTI IMPORTANTI PER IL NEXT LEVEL - Nel corso della conferenza annuale la Skoda ha annunciato ambiziosi investimenti per circa 2,5 miliardi nei prossimi 5 anni, 1,4 dei quali per la mobilità elettrica, 650 milioni per la digitalizzazione e 350 milioni di euro per modernizzare i suoi stabilimenti. Il programma Next Level Skoda, poi, prevede l’espansione dell’offerta, lo sviluppo commerciale in nuovi mercati e la sostenibilità e la diversificazione di ogni aspetto del business. Si pianifica quindi l’aggiunta di una versione entry-level a ciascuno dei modelli attuali, l’entrata nei mercati del Sud-Est asiatico e la riduzione delle emissioni di CO2 del 30% nel periodo 2015-25. Lo stabilimento di Vrchlabí in Repubblica Ceca, inoltre, è già a zero emissioni di CO2 dalla fine del 2020. Skoda vede anche con favore la possibilità di una Gigafactory che metta a frutto l’esperienza fatta nell’impianto di Mladá Boleslav, che produce da più di un anno le batterie per le Superb iV, Octavia iV e Octavia RS iV e per molti modelli ibridi plug-in Volkswagen, Audi e Seat.
GUARDARE AD ALTRI PAESI - La Skoda sta inoltre assumendo più “responsabilità” nel Gruppo Volkswagen e sta entrando in nuovi mercati. Dopo l'India, Skoda Auto è ora responsabile anche in Russia e il Nord Africa (Egitto, Algeria, Marocco e Tunisia). L’impegno si rafforza anche in India, Paese per il quale Skoda Auto ha assunto nel 2018 la responsabilità di sviluppare una piattaforma locale per le attività del Gruppo. Un impegno sfociato con la recente presentazione della Kushaq (nella foto qui sopra), una suv di medie dimensioni basata sulla piattaforma MQB. Si è parlato anche del sostegno di Skoda per le organizzazioni e istituzioni che lavorano contro la pandemia. Il costruttore ha donato 100 Octavia ai servizi, ha investito 38 milioni di euro per tutelare la salute e ha aperto centri di vaccinazione per vaccinare il personale rapidamente e gratuitamente. Riportiamo anche la risposta ad un giornalista che chiedeva riguardo un’eventuale data di fine dei motori a scoppio per Skoda. Il ceo Thomas Schäfer ha detto che è difficile prevederlo, evidenziando comunque che il New Green Deal europeo va verso una grande riduzione delle emissioni, così come accade in altre aree. Previsioni oltre il 2030 (è l’anno nel quale la gamma europea sarà elettrificata al 50%) sono difficili, ma Schäfer ha escluso un rapido abbandono dei modelli correnti, molti dei quali appena rinfrescati, che hanno molti estimatori globali: la fase di transizione sarà graduale.
I MODELLI FUTURI - L’evento dedicato alla stampa è stato anche l’occasione per fare il punti sui modelli, annunciati o già presentati. Fra questi ultimi si segnala la nuova Octavia, offerta in versioni per tutti i gusti: gasolio, metano, benzina, ibrida mild e plug-in, a trazione integrale e a metano. Nel 2021 vedremo la versione Pro, specifica per la Cina, e la nuova Skoda Fabia (qui sopra ancora camuffata), la cui versione Wagon dovrebbe arrivare nel 2023. Della Kushaq abbiamo già detto mentre nel 2021 è atteso il restyling di Kodiaq e Karoq e anche la versione coupe dell’elettrica Enyaq iV. La nuova Superb arriverà nel 2023, prodotta a Bratislava insieme alla nuova Passat. Un’elettrica più compatta della Enyaq iV è invece attesa nel 2025.