ALLA CONQUISTA DELLA CINA - La Skoda ha in programma di far crescere ulteriormente le vendite in Cina entro la fine del 2020 e di raggiungere per quella data il traguardo dei 600.000 esemplari l’anno (erano 310.000 nel 2016). Per riuscirci ha deciso di puntare sulle suv. Non a caso dopo la grande Kodiaq e la compatta Karoq arriva un terzo modello, che sarà mostrato in anteprima al prossimo Salone dell’automobile di Pechino (25 aprile-4 maggio): è la Skoda Kamiq, una suv sviluppata espressamente per la Cina che dovrebbe posizionarsi un gradino sotto alla Karoq in termini di prezzo, pur avendo dimensioni simili (439 cm la prima e 440 cm la seconda). Il costruttore del gruppo Volkswagen ha rilasciato oggi le prime immagini e informazioni sull’auto, che sarà in vendita fra circa 2 mesi e sarà una diretta concorrente di suv molto popolari in Cina, come ad esempio le Citroën C3-XR, Hyundai ix25 e Nissan Kicks.
LA PIATTAFORMA È DIVERSA - La Skoda Kamiq utilizza come base la non più giovanissima piattaforma PQ, la stessa impiegata dalla Rapid, e non la più moderna MQB della Karoq, che è anche 6 cm più larga a tutto vantaggio dello spazio interno. Sulla Kamiq lo stile è caratterizzato da forme rigorose e linee tese, con un frontale dominato dalla grande mascherina “a sorriso” e dai fari squadrati, un po' come sulle sorelle maggiori Karoq e Kodiaq. Non sono state diffuse immagini degli interni ma la Skoda annuncia un sistema multimediale con schermo di 8” nella consolle, che integra un software per il riconoscimento dei comandi vocali in grado di capire svariati dialetti cinesi. L’unico motore della Skoda Kamiq, per il momento, è il benzina 1.5 TSI da 110 CV, disponibile anche con il cambio automatico.