Le Skoda Superb e Kodiaq alla prova del gelo

LINEE PIÙ DINAMICHE - Manca sempre meno al debutto delle nuove generazioni delle Skoda Kodiaq e Skoda Superb. Dopo averne visto i profili, possiamo vedere le prime immagini ufficiali dei modelli reali (sebbene ancora nascosti da pesanti camuffature) della suv e dell’ammiraglia, che come d’abitudine sarà disponibile sia in versione berlina che station wagon. La casa ceca appartenente al Gruppo Volkswagen ha mostrato le nuove Superb e Kodiaq impegnate in un’intensa serie di test completata con successo al Circolo Polare Artico. Vediamo una Superb, in questo caso nella variante wagon, che mostra una silhouette più slanciata rispetto al modello attuale, mentre la Kodiaq appare meno spigolosa della generazione che andrà a sostituire. 

L’EFFETTO DELLA NEVE - La Skoda è solita sviluppare i suoi nuovi veicoli in condizioni di freddo estremo. Al Circolo Polare Artico ogni aspetto della quarta generazione della Skoda Superb e della seconda della Skoda Kodiaq sono stati messi a dura prova: telaio, carrozzeria, motore, riscaldamento e impianto elettrico. Nelle condizioni dell’estremo nord, la Skoda esamina l’impatto della neve sulla carrozzeria e gli effetti dell’ingresso della neve nel vano motore e nelle prese d’aria. Alla fine dei test, a temperature di -25 gradi, tutto deve funzionare alla perfezione: dall’impianto elettrico al motore, che deve avviarsi senza problemi. Allo stesso modo, anche le portiere, il cofano, il portellone posteriore, il tappo del serbatoio e pure il coperchio della presa di ricarica delle versioni ibride plug-in devono aprirsi e chiudersi senza difficoltà.

DURA PROVA - Nel freddo artico, percorrendo migliaia di chilometri, si valuta anche il comportamento di guida nelle condizioni estreme. Per esempio come si muovono i nuovi modelli sul fango o mettendo alla prova la robustezza delle sospensioni e del sottoscocca su blocchi di ghiaccio. Vengono testate anche cose come il funzionamento dei sistemi di assistenza, le prestazioni della trazione integrale o il comfort delle sospensioni. Sui veicoli PHEV si prova la ricarica delle batterie ad alta tensione in stato di congelamento, per stabilirne l’autonomia massima. Nel programma dei test rientrano anche le funzioni interne, per esempio il sistema di riscaldamento e il livello di comfort termico dell’abitacolo a temperature esterne estremamente basse. Senza dimenticare la valutazione sulle risposte dello schermo touch quando il termometro scende sotto lo zero.