E-FUEL PER 28 MILIONI DI MOTORI - Nonostante il ceo Carlos Tavares abbia ribadito che il passaggio all’elettrico non verrà influenzato dagli e-fuel, il gruppo Stellantis sta testando i carburanti sintetici su 28 famiglie di motori a combustione. Ciò nell’ottica di una potenziale riduzione delle emissioni per 28 milioni di motori termici costruiti in Europa dal 2014, quindi rispondenti alla normativa Euro 6, sia diesel che a benzina. Il protocollo prevede test su emissioni allo scarico, capacità di avviamento, potenza del motore, affidabilità, interazioni con l’olio lubrificante, il serbatoio, i filtri e l’impianto di alimentazione.
AUTO PULITE SENZA CAMBIARLE - L’obiettivo rimane quello di vendere solamente veicoli elettrici nel Vecchio Continente entro la fine del decennio. Tuttavia, secondo Stellantis una larga adozione degli e-fuel sarebbe una possibilità semplice e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo per decarbonizzare le proprie auto senza la necessità di sostituirle. L’uso degli e-fuel sul parco auto di Stellantis in circolazione potrebbe consentire, secondo le stime, una riduzione fino a 400 milioni di tonnellate di CO2 tra il 2025 e il 2040 in Europa. “Dobbiamo individuare alternative intelligenti per gestire le emissioni per gli 1,3 miliardi di auto ICE esistenti”, ha affermato Tavares.
AVANTI CON L’ELETTRICO - Parallelamente Stellantis prosegue verso il piano strategico a lungo termine Dare Forward 2030 che prevede, entro il 2025, investimenti di oltre 30 miliardi di euro nell’elettrificazione. L’obiettivo è di arrivare entro il 2030 a una riduzione delle emissioni di CO2 del 50% rispetto al 2021 e di azzerarle completamente entro il 2038.