OBIETTIVI A LUNGO TERMINE - Può sembrare strano che fino a oggi, in un periodo dove l’auto elettrica è diventata una vera e propria ossessione per politici e costruttori, la Suzuki non abbia ancora presentato un veicolo a zero emissioni. In realtà la casa di Hamamatsu aveva già pronto il progetto alcuni anni fa, ma non era ancora il momento, sia per motivi tecnici che di opportunità. Il paletto del 2035, anno in cui l’Europa ha previsto lo stop alla vendita delle auto a benzina o diesel, ha accelerato i tempi: il primo dei cinque modelli elettrici Suzuki attesi per il 2030 sarà lanciato entro i primi mesi del 2025. La strategia del brand giapponese prevede poi orizzonti molto più ampi, per trovare soluzioni che convivano e si adattino a ogni Paese: per raggiungere la neutralità carbonica in Europa entro il 2050 (e in India entro il 2070) la strada è ancora lunga, ma il programma Visione Suzuki si basa su cinque punti ben precisi.
L’ELETTRIFICAZIONE SI FA PER TRE - Le uniche informazioni disponibili sulle auto elettriche del costruttore sono relative alla Suzuki eVX (foto qui sopra), un prototipo di suv che sarà alla base del primo modello a zero emissioni di serie. Ma la casa giapponese opera anche nel settore delle motociclette e della nautica. Ed entro il 2030 arriveranno otto moto (destinate principalmente all’uso in città) e cinque fuoribordo per imbarcazioni a cui bastano potenze contenute. Tutte a batteria. Quando si parla di grosse cilindrate, invece, la Suzuki ritiene che la soluzione più efficiente e sostenibile per contenere le emissioni di CO2 sia legata ai biocarburanti, che potrebbero avere un ruolo chiave anche nell’automotive.
SUZUKI PER I BIOCARBURANTI - Insieme ad altre sei aziende private, tra cui Subaru, Daihatsu e Toyota, nel luglio del 2022 la Suzuki ha istituito la Research Association of Biomass Innovation for Next Generation Automobile Fuels (Associazione di ricerca sull'innovazione delle biomasse per i carburanti di prossima generazione). Inoltre, ha investito nella società giapponese Fujisan Asagiri Biomass LLC., che produce energia da biogas derivato da bovini. C’è poi l’India, dove la Suzuki ha una forte presenza e gran parte delle sue vetture sono alimentate a metano: l’iniziativa prevede di supportare la produzione di biogas derivato dagli scarti e dai rifiuti organici degli allevamenti del settore lattiero-caseario, con focalizzazione proprio sul territorio indiano. Questo investimento non mira solo alla neutralità delle emissioni di carbonio, ma anche a promuovere la crescita economica della società indiana.
L’IDROGENO SÌ, MA ANCHE PER LE AUTO? - Se nel mondo delle auto l’elettrico a batteria va per la maggiore, nelle moto c’è chi non ci crede. I quattro colossi giapponesi (Honda, Kawasaki, Yamaha e, per l’appunto, Suzuki) si sono alleati per esplorare l'uso dell'idrogeno come fonte di energia pulita per i veicoli. La casa di Hamamatsu fa che parte della società HySE (Hydrogen Small mobility & Engine technology), che punta a stabilire uno standard di progettazione per i motori a idrogeno per la piccola mobilità.
COME RIUTILIZZARE LE BATTERIE - Il tema “caldo” relativo ai mezzi elettrici è la batteria, che richiede molto tempo per la ricarica. Il consorzio dei quattro colossi giapponesi delle “due ruote” ha raggiunto un accordo per standardizzare un sistema di condivisione delle batterie per piccoli scooter, così da consentire in pochi istanti di sostituire una “pila” scarica con una al 100%; per le auto ci sono progetti simili, ma ancora allo stato embrionale. La Suzuki ha invece investito su due impianti di produzione (il primo per batterie dedicate alle auto elettriche e il secondo per la produzione di veicoli EV, operativi rispettivamente dal 2025 e dal 2026) e su una tecnologia che consente di riutilizzare le batterie raccolte da dieci veicoli fuori uso per far funzionare dei lampioni a energia solare.
COL SUPPORTO DELLE START-UP - Nell'ottobre 2022, la Suzuki Motor Corporation ha fondato la Suzuki Global Ventures (SGV), una nuova società che collabora attivamente con start-up innovative. Tra i progetti c’è quello di Applied EV, che, partendo dal telaio del fuoristrada Jimny, ha dato vita a un veicolo commerciale elettrico a guida autonoma. Sul fronte delle consegne a corto raggio, Lomby ha creato un robot utilizzando sedie motorizzate e prodotte da Suzuki. Facendo lavorare un po’ più la fantasia, invece, all'Esposizione Mondiale di Osaka 2025 dovrebbe essere lanciata la prima auto volante: si tratta di un progetto nato dalla collaborazione con SkyDrive. Con PowerX, invece, si sta lavorando alla progettazione di sistemi di accumulo di energia innovativi, quali batterie di nuove generazione per ricariche più rapide e autonomia più estesa.