FRENATE INQUINANTI - La lotta all’inquinamento non ha nel mirino soltanto i gas di scarico. Gli studi dello stato dell’aria hanno rilevato che un effetto parecchio negativo lo producono anche gli impianti frenanti, che nello svolgere la loro importantissima funzione inevitabilmente liberano polveri microscopiche di materiali inquinanti. E non sono poche, tanto che superano di gran lunga quelle emesse dai moderni motori diesel.
PIÙ CHE DAL MOTORE - Secondo uno studio dell’Inse - Istituto nazionale di scienze applicate di Lione - la frizione e abrasione degli impianti frenanti produrrebbero ogni anno 20 mila tonnellate di polveri di cui circa 9 mila resterebbero sospese nell’aria, e quindi respirate dall’uomo. In pratica, il 35% delle polveri che ammorbano l’aria sarebbero appunto prodotte dalle frenate degli autoveicoli (le altre provengono dalla strada, dalle gomme, dalle combustioni eccetera). Ancora, si calcola che un veicolo medio rilasci nell’aria in media 30 milligrammi al chilometro di particolato; e più le vetture sono grandi e pesanti, più aumenta questa quantità di polveri. Questo quando lo scarico dei motori turbodiesel omologati Euro 5 non emette più di 5 mg/km di particolato.
IDEA SEMPLICE MA EFFICACE - C’è però chi si è dato l’obiettivo di eliminare, o ridurre, questo problema, ideando un sistema che interviene nel momento in cui avviene la frenata e assorbendo appunto le polveri. È la piccola azienda francese Tallano Technologies che ha messo a punto un sistema semplice ma a quanto pare efficace che entro breve dovrebbe fare la sua comparsa sulle auto di serie. Tutto funziona a partire dal momento che si tocca il pedale dei freni. In quel momento entra in funzione un dispositivo sistemato in prossimità delle pastiglie (foto sopra) che va a rasentare i dischi freno producendo e fornendo così l’energia per far girare una turbina che aspira appunto il particolato creato dall’effetto abrasivo delle pastiglie contro i dischi. Il sistema prevede la canalizzazione delle polveri per farle arrivare a un apposito contenitore di raccolta, dotato di un apposito filtro. Periodicamente il contenitore va vuotato e il filtro sostituito.
APPUNTAMENTO TRA DUE ANNI - Secondo la Tallano Technologies il sistema è semplice e interamente meccanico, senza ricorsi all’elettronica, cosa che rende il tutto affidabile e poco costoso. La produzione del dispositivo non è a cura della Tallano, che ne affida la diffusione su licenza. La società ha fatto sapere che sono già stati definiti accordi per cui la prima vettura di serie dotata del dispositivo di aspirazione delle polveri dei freni sarà in commercio nel 2016. Senza peraltro rendere nota la marca che lo adotterà.
NEGLI USA PIÙ SENSIBILI - Da notare che negli Stati Uniti già sei stati si sono dati delle norme che mirano a regolamentare le emissioni di polveri di freno. Per esempio la California ha previsto che dal 2025 le pastiglie dei freni non dovranno più contenere rame. Al momento il sistema della Tallano pare essere l’unico sistema in grado di eliminare le polveri delle pastiglie freni.