ALLA RADIO - L’eco dello scandalo per le
tangenti Anas non si spegne: vedi news
qui. A Radio 24, il presidente Gianni Vittorio Armani ha appena confermato che, se la truffa verrà accertata, i dirigenti dell’ente nazionale per le strade (non solo Antonella Accroglianò, detta la Dama Nera, ma anche Oreste De Grossi e Sergio Serafino Lagrotteria) finiti nell'inchiesta che ha portato agli arresti del 22 ottobre “verranno licenziati senza indennizzo”. “Sulla base di eventi corruttivi, ho licenziato i dipendenti di Firenze”, ha detto Armani, “e licenzierò anche questi di quest'ultima inchiesta”.
CONTROLLI A TAPPETO - “Quando sono arrivato all'Anas” ha dichiarato Armani alla radio, “sapevo di entrare in un'azienda disorientata con problemi di organizzazione tecnica. Controlli su ponti e gallerie e queste sono questioni tecniche su cui ci si può organizzare e lavorare. Ma quando si parla di corruzione invece i fenomeni sono difficilmente intercettabili se non si ha l'aiuto delle procure. A Firenze, abbiamo avviato, su basi anonime, un progetto di audit interno, che però non ha portato a nulla perché le carte alla fine, quando si ha a che fare coi corrotti, sono sempre prodotte perfettamente e ad hoc per coprire la corruzione”. Chiusura sulla Dama Nera. “Appena insediato”, ha aggiunto Armani, “mi ero attivato, con gli strumenti che consentono alla pubblica amministrazione di non incorrere in ricorsi, e avevo avviato una valutazione oggettiva da parte di aziende esterne di tutto il mio top management, 50 dirigenti tra cui anche la Accroglianò che non voleva essere valutata. Il colloquio sarebbe stato utile per me per poterla rimuovere, risultando la peggiore dei 50”.