UNA STORIA GIÀ VISTA - Quello dell’emergenza targhe sta diventando un appuntamento fisso annuale per il nostro paese, che si segnala per un sistema di produzione e distribuzione unico (oltre che il più costoso) in tutto il panorama comunitario: come nel 2014, l’Unasca (l’Unione nazionale delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica) lancia l'allarme, preoccupata dalle conseguenze che una simile situazione potrebbe produrre per i cittadini e all'intero settore. Non pochi uffici provinciali della Motorizzazione civile, infatti, stanno per esaurire le scorte delle targhe necessarie per immatricolare autovetture e autocarri. Il motivo? Il blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato di Foggia. Da qui la mancata consegna delle targhe agli uffici che ne hanno già fatto richiesta: la situazione è critica, in particolare, a Milano, Firenze e Ascoli Piceno, come pure a Torino, Modena, Grosseto e Trento.
DOPPIO DANNO - "È incredibile”, protesta Ottorino Pignoloni, segretario nazionale dell’Unasca, “che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio, che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso di veicoli già acquistati. Viene danneggiato anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini”. Poi un’ipotesi inquietante: “Il blocco potrebbe essere dovuto a una mancata comunicazione al Poligrafico dello Stato dell’autorizzazione a produrre e consegnare da parte del ministero dell'Economia”.