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Targhe, è ancora emergenza scorte

16 gennaio 2015

Come l’anno scorso, molti uffici provinciali della Motorizzazione stanno per esaurire le targhe necessarie all’immatricolazione di veicoli nuovi.

Targhe, è ancora emergenza scorte
UNA STORIA GIÀ VISTA - Quello dell’emergenza targhe sta diventando un appuntamento fisso annuale per il nostro paese, che si segnala per un sistema di produzione e distribuzione unico (oltre che il più costoso) in tutto il panorama comunitario: come nel 2014, l’Unasca (l’Unione nazionale delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica) lancia l'allarme, preoccupata dalle conseguenze che una simile situazione potrebbe produrre per i cittadini e all'intero settore. Non pochi uffici provinciali della Motorizzazione civile, infatti, stanno per esaurire le scorte delle targhe necessarie per immatricolare autovetture e autocarri. Il motivo? Il blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato di Foggia. Da qui la mancata consegna delle targhe agli uffici che ne hanno già fatto richiesta: la situazione è critica, in particolare, a Milano, Firenze e Ascoli Piceno, come pure a Torino, Modena, Grosseto e Trento.
 
DOPPIO DANNO -  "È incredibile”, protesta Ottorino Pignoloni, segretario nazionale dell’Unasca, “che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio, che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso di veicoli già acquistati. Viene danneggiato anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini”. Poi un’ipotesi inquietante: “Il blocco potrebbe essere dovuto a una mancata comunicazione al Poligrafico dello Stato dell’autorizzazione a produrre e consegnare da parte del ministero dell'Economia”.


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Ritratto di mecner
16 gennaio 2015 - 13:08
Si era parlato - come sempre - di 1 targa unica. O no.................????
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
16 gennaio 2015 - 13:24
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Mattia Bertero
16 gennaio 2015 - 15:28
3
Certo che siamo proprio in Italia, nemmeno riuscire a produrre le targhe in tempo a causa anche di una burocrazia più lenta di un bradipo. Come dice giustamente Marco sopra di me è molto meglio avere delle targhe che seguono il conducente invece che la vettura, così si avrebbe anche un dato più attendibile per l'identità del conducente stesso come è adesso il Codice Fiscale e poi non ci sarebbero tutti questi problemi di approvvigionamento delle stesse.
Ritratto di cris25
16 gennaio 2015 - 16:58
1
cioè i veicoli da immatricolare rischiano di rimanere senza targa per una "mancata" comunicazione :(
Ritratto di Challenger RT
17 gennaio 2015 - 01:25
Non potete immaginare il senso di libertà che si prova uscendo da un concessionario su un'auto nuova senza targa. Si, avete letto bene: senza targa! E' quello che normalmente accade negli avanzati Stati Uniti quando si acquista un'auto nuova. Non c'è alcun obbligo di attendere che la "license plate" venga stampata e/o consegnata per poter iniziare ad usare la macchina nuova. Nessuno negli Usa accetterebbe mai di aspettare i comodi di tutti quegli incompetenti strapagati che infestano i ridicoli ministeri e il poligrafico del disgraziato Stato italiano!
Ritratto di PongoII
17 gennaio 2015 - 11:45
7
L'Italia, nel suo farsesco apparato burocratico non smetterà mai di stupirmi... Già si immatricola poco, adesso mancano pure le targhe! Se gli pneumatici dovessero essere vidimati dallo stato, probabilmente ce le consegnerebbero sui carrelli... In un clima di riduzione della spesa (ovviamente nominale, non effettiva!) credo che sia da cogliere la palla al balzo per attribuire la targa al proprietario e non all'auto, come si faceva coi cinquantini con la targa esagonale. Credo che se la Redazione lanciasse questo utile sondaggio ci sarebbero percentuali bulgare in favore del passaggio a nominale!
Ritratto di Carlo Recla
17 gennaio 2015 - 11:50
Nel lontano 1975 "Quattroruote" pubblicò una mia lettera in cui, tra l'altro, caldeggiavo l'introduzione di una targa personale, che seguisse il veicolo come in Svizzera e in Inghilterra. Ero giovane e ingenuo... non avevo capito bene che l'interesse del nostro Stato è quello di far soldi su tutto... e ricordo i tempi in cui le auto nuove si ritiravano con la targa provvisoria di cartone (B6 la sigla per chi era di Milano)... ma allora le vendite erano fuori controllo, perfino la Fiat non riusciva ad esaudire le richieste e l'auto occorreva aspettarla anche per diversi mesi. Non riuscire a produrre targhe ora, con la crisi delle immatricolazioni, mi sembra pazzesco. Ma non solo non avremo la targa personale, ma nemmeno si potrà fare come in Francia, dove ognuno può farsi fare la targa perfino nei centri commerciali.
Ritratto di danilocancro87
17 gennaio 2015 - 13:08
Io personalmente sono contrario alle targhe personali, o meglio ritengo che un'auto nuova con una targa vecchia e rovinata (soprattutto quella anteriore che con il pietrisco autostradale dopo pochi anni si riempe di sbeccature) non si può proprio vedere. Detto questo che è una questione di gusti, io lascerei la massima libertà di scelta a ciascuno: il numero di targa deve essere legato alla persona (questo si), la quale al momento del cambio della macchina potrà decidere se tenersi la targa e portarsela sulla nuova macchina senza alcun costo oppure lasciarla sulla macchina vecchia cedendola al nuovo proprietario insieme al passaggio di proprietà dell'auto e richiederne dunque una nuova per la nuova auto. In quest'ultimo caso dovrebbero fare come in Francia e cioè che una volta ottenuto il numero di targa si può andare in un normalissimo tabacchino e farsela stampare come se fosse una marca da bollo, il tutto con una spesa che a mio avviso non dovrebbe superare i 50,00 €. Infatti nell'era di internet si potrebbe anche pensare di inviare la richiesta di una nuova targa via email allegando un documento di identità ed ugualmente via email la motorizzazione potrebbe risponderti con il numero di targa assegnato e un documento di autorizzazione a stampare con il quale recarsi al tabacchino. In questo modo i cittadini potrebbero fare tutto da soli come fanno per il contratto di assicurazione senza necessità di agenzia di immatricolazioni, istituti poligrafici o altro. In fin dei conti la targa non è altro che il metodo di identificazione del proprietario dell'auto.
Ritratto di lucios
18 gennaio 2015 - 11:19
4
.....andiamo viaaaaaa!
Ritratto di aquilone
19 gennaio 2015 - 14:27
Si Danilo, vero quello che hai scritto, condivido. C'è però un problema: siamo sicuri di avere sufficienti impiegati per l'invio delle email? i potenziali richiedenti una targa, hanno tutti una email? Certamente (siamo in italia, il regno della burocrazia) dovrà poi trattarsi di posta certificata e l'incaricato all'invio dovrà godere di speciali autorizzazioni ministeriali ecc. ecc.
Ritratto di danilocancro87
20 gennaio 2015 - 21:50
Si quella della mail forse era quasi utopia... però esistono sempre le raccomandate oppure le file all'italiana negli uffici pubblici :))) Insomma come si faceva un tempo per le targhe dei 50ini solo che invece di darti la targa loro te la vai a far stampare in un tabacchino, un supermercato insomma dove ti pare al prezzo più conveniente. Insomma i modi volendo ci sono, ma il problema è che lo Stato e le Province non rinunceranno mai agli alti costi di immatricolazione di un veicolo
Ritratto di SINISTRO
24 febbraio 2015 - 17:03
3
Dall'introduzione della nuova targa alfanumerica, ci risiamo! Ma non si era parlato di quella personalizzata?